Niente più dubbi

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Pov Jessica

































DATA
7 NOVEMBRE 2038
ORA
01:19:05




































Hank
Fiducia



























Dopo essere stata dimessa dall'ospedale, io e Connor siamo andati a cercare Hank. L'ho chiamato e mi ha detto che si trovava al Riverside Park, che penso sia un parco appunto. Nonostante sia ancora un po' debole, soprattutto per la perdita di sangue dovuta a causa del proiettile inflitto, e anche addolorata.....ho deciso di uscire lo stesso. Io DEVO andare da Hank, è un mio diritto andarci. Ha bisogno di me, di noi. Non posso lasciarlo da solo. Non di nuovo. Un vento leggero arriva dritto sulla mia faccia, che mi costringe a coprirmi di più col giubbotto. Connor ha insistito molto sul fatto che dovevo rimanere a casa a riposarmi, ma gli ho detto molto chiaramente che non posso. Devo esserci per Hank, devo stargli il più vicino possibile, perché se ci provasse di nuovo......non potrei sopportarlo. E se significa dormire a casa sua per impedire una cosa del genere cazzo, lo faccio. Lui rischia davvero la sua vita così, per queste stronzate.....dio, non so più a cosa pensare: al bacio che ci siamo dati io e Connor, che mi è piaciuto tantissimo tra l'altro, o alle condizioni di Hank ? Tra l'altro Connor non ha proferito parola durante il tragitto, e io neppure. Forse è meglio così. Chissà cosa sta pensando adesso......Chissà se lui ha provato qualcosa in quel momento. Se anche lui prova quello che provo io e non riesce a capirlo.......oppure è stato solo un attimo di confusione ed ora è tutto apposto, senza provare la benché minima emozione. Vorrei sperare che non sia del tutto vero  -"Io pregherei di più per la prima opzione......"- la voce nella mia testa, come sempre, ha ragione su tutto. Ma si, basta pensare ai piccoli gesti che faceva, cosa che una macchina non dovrebbe neanche pensare di fare. Mi ha salvata la vita più di una volta. Non penso che faccia parte della missione, no. Non avrebbe senso. Si preoccupa molto per me, tra le altre cose. O forse è solo la mia testa che la vuole pensare così, ma in realtà è il contrario......Scaccio via quel pensiero, ma cosa mi viene in mente ? Cosa vado a pensare ? E poi.......mi piace anche il suo carattere dolce e gentile, oltre al fatto che fisicamente è bello. Ma si sa che conta di più la personalità della persona, perché uno può essere bello ma di carattere è stronzo. Per dire.......Il mio ex, ad esempio, era fatto cosi: da un lato, si, era dolce, ma sapeva anche essere scontroso ed egoista al tempo stesso. Non ha pensato solo ai miei sentimenti quando ci siamo lasciati, a causa di una contestazione violenta causata anche per colpa mia. Quella che urlava di più ero io infatti, lui si limitava semplicemente a dire -"Stai calma"- ma stai calma un cazzo, eh ? Perché, scusami, stavo sempre dalla parte del torto io. E non mi ascoltava quasi mai. Ricordo l'ultima missione......non era andata come previsto: dovevo arrestare un pericoloso criminale che spacciava droga, che alla fine si scopre che era un ragazzino islamico. Non ho avuto il coraggio di fermarlo e l'ho lasciato andare, ma da allora non ha più creato problemi. E lui, invece, si è arrabbiato lo stesso, è così che ho abbandonato tutto. Ho fatto il lavoro da reporter solo per guadagnare qualcosa per me e Luke, ma non era niente di che come lavoro. Non era quello che volevo, anche se ci sapevo fare. Non sono per niente triste o pentita per averlo lasciato, non potrei essere più felice di così. Sono stata molto meglio senza di lui. Tutti potrebbero dire che gli uomini sono tutti uguali ecc.......ma con Connor è diverso. Lui è speciale, unico....Lo dirò all'infinito se necessario, ma è così. Connor si ferma, una volta arrivati all'entrata del parco. Si volta verso di me incrociando le braccia al petto -"Possiamo tornare a casa, se non te la senti"-dice lui a me, mentre il suo led è di un blu accesso. Tocco con la mano sotto, dove tengo la fascia, è normale che faccia male un po. Dopotutto mi ha preso in pieno. Chissà come sono sopravvissuta......-"No"- faccio cenno di no con la testa -"No, c'è la faccio"- gli dico, Connor mi guarda preoccupato -"Ti hanno sparato, Jess"- mi ricorda -"Lo so questo"- gli dico. Certo, non sono mica scema, però ho bisogno di andare da Hank. Non mi impedire di farlo, ti prego  -"Non sei costretta a venire anche tu, lo sai......E poi il medico ha detto che devi riposarti"- dice sempre lui mettendomi una mano sulla mia spalla -"Te l'ho detto, sto bene.....Non preoccuparti"-mi allontano scansando la mano, leggermente seccata. Il suo led diventa giallo e il suo sguardo triste -"Scusa......Sono.......solo preoccupata per Hank.......Non mi sento tranquilla se prima non gli parlo"- mi fermo per un istante, quando poco lontano vedo, appunto, lui seduto su una panchina. È girato di spalle, non riesco a vedere quello che sta facendo -"Hey, senti.....ehm.......riguardo a quello che è successo prima......"- inizia a parlare ma poi si ferma. Il suo led è rosso adesso,fa per dire qualcosa ma lo interrompo. So già di cosa vuole parlare, e penso che non sia il momento adatto -"Perdonami, ma.....non mi sembra il caso di parlarne qui"- dico indicando con gli occhi dietro di lui. Poi si gira e lo vede anche lui -"Ne parleremo più tardi, ok ?"- gli dico facendogli l'occhiolino. Dopodiché cammino, anzi camminiamo, a passo spedito verso Hank. Oddio, l'ho fatto davvero ? Non posso avergli fatto l'occhiolino. Dio, che imbarazzo. Mi metto al suo fianco, e come immaginavo sta bevendo, mentre osservo il bellissimo paesaggio di fronte a me. È bellissimo qui.......così calmo e tranquillo. È non è solo per il fatto che è notte fonda -"Che panorama, eh ?"- commenta Hank con ancora la bottiglia in mano. Cazzo, Hank.....perché ? -"Venivo qui molto più spesso, prima......."- dice bevendosi un sorso. Hank, cazzo, devi smettere di bere. Non puoi rovinarti così. Ma prima di cosa ? Prima della morte di tuo figlio ? Probabile.....C'è un parco giochi qui, quindi è possibile. Ma ti prego, Hank, per il tuo bene e la tua salute SMETTILA DI BERE -"Prima di cosa ?"- chiede Connor -"Mhm ?"-dice Hank -"Ha detto: venivo qui molto più spesso, prima.......Prima di cosa ?"- chiede sempre lui -"Prima......."- dice Hank quando poi si ferma -"Prima di niente"- oh Hank, mi dispiace tanto -"Posso farle una domanda personale, Tenente ?"- chiede Connor a lui -"Tutti gli androidi fanno cosi tante......domande personali ? O è una cosa tua ?"- chiede Hank indicandolo. Lo so che dovrebbe far ridere questa frase, solo che non mi viene neanche un po. Dalla mia bocca non esce alcun suono. Non mi sembra neanche il momento, penso.... -"Ho visto la foto di un bambino, nella sua cucina"- dice lui, ricordandomi il giorno in cui avevo visto la foto di Cole. Oh, no......-"Era suo figlio, giusto ?"- si, Connor, ma.....Forse si arrabbia se glielo chiedi....no ? -"Già, si chiamava Cole"- appunto, "chiamava", Connor io non insisterei su questo -"Hank"- lo chiamo, lui si gira -"Hey, sei qui"- dice per poi tornare a bere. Cazzo no, spero che non stia bevendo anche per colpa mia, per colpa del mio incidente. Potrebbe essere così ? Cazzo..... -"Devi smetterla, Hank"- dico, lui smette di bere e mi guarda -"Non è una soluzione questa......"- gli dico, lui continua a guardarmi senza rispondere -"E tu cosa ne sai ? Hai mai provato ad ucciderti per la perdita di qualcuno ?"- dice riprendendo a bere. Sentire questa frase mi fa perdere un battito. Anzi di più.....-"In realtà si"- dico. Lui volta lo sguardo, mentre il mio fissa il vuoto. Anche Connor mi guarda perplesso -"È successo.......una volta.......avevo 14 anni......."- ed è stato uno dei momenti più difficili della mia vita. È stato prima di avere Luke,ovviamente. E non avevo nessuno accanto a me, che mi avrebbe potuto fermare. Avevo organizzato tutto. Almeno così pensavo.....Tutto a un tratto mi fermo, non riuscendo più a parlare. Poi sento la mano di Connor sulla mia, lo guardo sforzando un sorriso, per poi guardare davanti a me. Se dovessi crollare di nuovo almeno ho Connor vicino a me, che mi sostiene -"Dopo aver perso mia madre a 5 anni, e il mio androide Simon a 13.......era passato circa un anno dalla sua morte. Mio fratello mi tormentava ogni giorno......Beveva....e beveva....."- sospiro, c'è la posso fare.....Devo resistere ancora un po.....Solo che fa male raccontare queste cose.....-"Mi ero tagliata al braccio. Riuscì ad arrivare in ospedale e a salvarmi per miracolo. A mio fratello Will non importava......Non si era minimamente preoccupato per me. Mi aveva solo portato in ospedale "- mi fermo, poi guardo di nuovo Hank -"Non buttare la tua vita in questo modo. Non ne vale la pena. Reagisci prima che sia troppo tardi........"- perché potresti pentirti delle tue scelte. Io mi sono sentita così. Hank mi guarda ma stavolta in modo diverso, più triste rispetto a prima, ma ha sempre lo sguardo vuoto sul volto. Ma io non mi arrendo, insisterò se necessario.......

Detroit become human:infinityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora