Pov Jessica
DATA
9 NOVEMBRE 2038
ORA
21:36:07-Ferndale
Arrivati alla stazione usciamo dal treno, dopodiché mi do un occhiata intorno. Meglio così, che non c'è nessuno. Non vorrei qualche persona indesiderata nei dintorni. Sospiro, sono parecchio agitata ora, cioè.........stiamo per andare a Jericho, in mezzo a tanti androidi. E io sono la prima umana ad andarci. Non so, è strano......?
Non so quale sia la missione di Connor, se è catturare il leader o.....semplicemente ucciderlo. Ma no, Connor non è un assassino, non lo farebbe mai. A meno che non faccia parte della missione, ed è proprio questo che temo. Io vorrei che lui ci rinunciasse e che diventasse deviante al 100%. Si è vero, ci siamo baciati ben più di una volta ma.....sono ancora molto confusa, e lo è soprattutto lui. Chissà cosa sta pensando in questo momento........Vorrei tanto saperlo. In teoria, in parte, è rimasto ancora un po' macchina, e questo mi dispiace. Non è un deviante del tutto. Però, dai, se completa la missione Connor non verrà distrutto, è una cosa positiva questa. E forse, ma dico forse, potremmo finalmente stare tranquilli.........oppure no. Prendo dalla tasca del mio giubbotto il telefono e lo osservo: potrei anche fare uno squillo veloce a casa per sapere come stanno. Ma forse non è il caso. Non solo potrei perdere altro tempo prezioso ma poi non voglio creare altre preoccupazioni a casa. Questa sera fa piuttosto freddo, rispetto alle altre notti, molto di più rispetto a quand'ero in Italia. Indosso un semplicissimo giubbotto marrone, con sotto un maglione grigio, e infine un pantalone pesante nero, con le scarpe marroni. Connor ha dei vestiti simili ai miei, solo che ha anche il cappello. Dopo che il treno si è allontanato un po', Connor proietta dalla sua mano un immagine di un graffito in particolare - "Quindi è così che si arriva a Jericho"- dico e non è una domanda - "Lo spero" - risponde lui - "Bhe, che strano modo per trovare un posto........." - dico tra me e me, seguendo poi Connor. Ci fermiamo di fronte a un grande graffito, lo stesso che ho visto prima. Mentre lui analizza, osservo Connor per un istante: è strano vederlo con vestiti un po' più "umani", ma è bellissimo così. E poi con il cappello........Cazzo, è troppo carino - "Fatto" - dice lui svegliandomi dallo stato post-incantato. Dopodiché esce un'altro graffito dalla sua mano. Quanti ancora ne dovremmo trovare ? Giro leggermente il capo, rendendomi conto di fissarlo forse un po' troppo. Dio, spero che non si veda il rossore in faccia......-"Va tutto bene ?" - mi chiede lui preoccupato, mi giro e lo guardo. Che tenero.....-"No, non è niente, è che......sei carino vestito così" - dico per poi girare il capo dall'altra parte. Ok, adesso sicuramente sarò tutta rossa. Connor mi sorride - "Andiamo" - dice lui, dopodiché continuiamo a camminare........Pov Luke
Camminiamo lungo il corridoio di quella grande nave, soprannominato dagli androidi "JERICHO". Un rifugio dove loro possono essere al sicuro......essere liberi. Almeno così credono loro. Non hanno più bisogno di nascondersi, grazie a Markus possono essere veramente liberi. Essere accettati dagli umani, da noi, come specie vivente. Io, almeno, lo faccio. Ora non so perché......forse è il fatto che sono solo un bambino e, forse, non capisco alcune cose. E quindi il mio giudizio non conta. Così forse pensano loro. Ma io penso che questo non centri assolutamente nulla. Sinceramente adesso sono un po' impaurito, stando qui, forse perché sono con un androide che non conosco, la quale non so se fidarmi veramente o no. Avrei voluto anche Lara qui con me, Jessica vabbè lei sta lavorando.......ma Lara ? Poteva tranquillamente venire. Ha, forse, paura ? E di cosa, poi ? Non ce n'è motivo. Sarebbe stata con altre persone come lei, e poi c'era Markus. Ho capito che lei non mi voleva perché vuole che io sia al sicuro....ma poteva andarci benissimo da sola, a questo punto. Anche se avrei preferito venire con lei, in quel caso, oppure ci andava Jake. Ora che ci penso non so come mi è venuta questa idea: aiutare Markus ? Non è una cosa che farebbero tutti quelli della mia età, anzi penso di essere l'unico a voler fare la cosa giusta autonomamente. A voler reagire. Aiutare.......Ma in fondo sono solo un bambino. Come potrei essere utile ? E invece eccomi qui, da solo, con un androide sconosciuto........all'interno di Jericho. Però da una parte sono contento. Insomma....è la cosa giusta da fare questa. Spero che questo ne valga la pena - "Come ti senti ?" - chiede Claire continuando a camminare - " Mi sento.......bene.....credo" - dico poco convinto - "Non ti preoccupare : Markus sarà felice nel vedere un umano che lo vuole aiutare......."- mi rassicura lei. Non lo so, io non ne sono molto sicuro. Non l'ho detto per Markus, però qualche altro androide potrebbe pensarla diversamente - " Pensi che sarà d'accordo ? In fondo sono solo un bambino" - dico. Non so come mi è venuta in mente questa idea, ho visto che Lara non voleva aiutarli ho deciso di pensarci io. Così, senza rifletterci su. Avrò fatto male ? - " Anche io lo sono, Luke, come tutti gli altri modelli uguali a me e non" - mi spiega lei. Ah, quindi ci sono altri modelli bambini........ - "È diverso: tu sei un androide. Io sono un semplice umano........"- dico per poi fermarmi e osservare tutti gli androidi camminare avanti e indietro. Non so perché adesso mi sto facendo tutti questi dubbi, all'inizio ero partito tutto convinto ma ora.......sono preoccupato per la decisione di Markus -" Hai fatto tanta strada per venire fin qui........posso a stento immaginarlo. Non tirarti indietro ora che sei appena arrivato........"-dice lei, ci penso un attimo......Ma si, ha ragione. In fondo è quello che volevo, quindi perché pensare questo ? Ma adesso sto pensando a un'altra cosa: io sono scappato di nascosto da loro, avranno sicuramente notato la mia assenza e saranno preoccupati. Forse spaventati. E mi staranno cercando a quest'ora. Io non volevo farlo, ma non mi hanno lasciato scelta.......Claire mi da una pacca leggera prima di proseguire - "È ridicolo !" - sento dire da una voce femminile. Mi giro e vedo, in una stanza alla mia destra, un gruppo di tre androidi, una ragazza dai capelli ambrati, quella che ha parlato prima, un ragazzo di colore e uno biondo - "Gli umani non ci ascolteranno mai se non reagiamo. Dobbiamo combattere" - risponde l'androide dai capelli color ambra. Almeno penso sia quel colore, ma non è importante. Quello che conta è.......perché dice così ? Lo sai che è peggio se usate le armi ? Non mi sarei mai aspettato una risposta simile da loro........o forse sono in molti a pensarlo ? E io mi sto facendo tutta un'illusione. Sicuramente sarebbe stato così, e solo che non volevo ammetterlo - "Markus saprà sicuramente cosa fare. Mi fido di lui" - dice l'androide biondo sedendosi su un letto abbastanza malconcio. Per forza, questa nave sarà stata abbandonata da chissà quanto tempo, fino a quando non sono venuti loro. Comunque, sono d'accordo con Quell'androide. Chiunque tu sia... - "La colpa è nostra. Non dovevamo intervenire........" - risponde l'androide di colore, quello biondo lo guarda male - "Fai sul serio, Josh ? Non eri tu quello che voleva agire pacificamente ?" - chiede l'androide biondo - "Stanno morendo molti dei nostri. Non possiamo continuare così" - risponde lui, ehm, Josh si chiama - "Ha ragione. Ed è per questo che dobbiamo reagire" - risponde lei, vedo il biondo abbassare la testa - "No, North. Non intendevo........" - si intromette Josh - "È l'unico modo per vincere" - risponde lei - "Così moriremo, North" - risponde il biondo rivolgendosi a lei - " E anche non fare niente non è una soluzione" - parla con Josh - "Simon........" -continua sempre lui - "Sarà Markus a decidere cosa fare, è lui il leader. Non stiamo qui a litigare per niente" - risponde Simon, North non sembra molto d'accordo. Sembra che vuole dire qualcosa ma non aggiunge niente e se ne va, ignorandoci completamente all'uscita. La vedo mentre se ne va arrabbiata. Ma perché fa così ? Qual'é il suo problema ? Nel mentre vedo che anche Josh esce, e mi scontro per sbaglio con lui - "Oh, scusa" - dice a me seguendo l'androide. Dopo un po' esce anche Simon, mi osserva per qualche secondo sorridendomi, poi continua a camminare - "Andiamo.......Markus è di qua" - dice lei, io la seguo ignorando quel momento abbastanza strano e imbarazzante.
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Detroit become human:infinity
RomanceÈ l'anno 2038, gli androidi esistono già da un po' e sono diventati una parte integrante nella società, cosa che gli umani non possono più farne a meno. Una ragazza italiana, detective di polizia, un giorno va a Detroit e si innamora di un androide...