#40... Nessuno

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È da una settimana ormai che dormiamo tutti tre ore per notte, Di giorno c'è la scuola e di notte tutte le varie Ronde notturne in cui, anche se facciamo i cambi, non si dorme praticamente nulla lo stesso.
Il sonno mi ha procurato varie note per disattenzione e dimenticanze della scuola con in più anche una bella ramanzina dai miei genitori, a volte vorrei che loro sapessero... Ma é meglio non dirgli nulla, continuerò come al solito ad invidiare Lio che ora é da qualche parte in giro per i boschi mentre io sono qui bloccata con diritto.

-Martin?
-Si professoressa?
-Allora sai rispondere alla domanda?
-Mi scusi... Non l'ho capita la può ripetere?

Per tutta la classe partono dei risolini alla fine Delle mie parole, la prof si tocca le tempie e scuote la testa.
-Se proprio un caso perso Martin. Si, Ross puoi rispondere.
A questo punto tutta la classe comincia a ridere, vorrei scomparire o sciogliermi sotto il banco in questo momento, davvero.

E come se le risate non bastassero, è proprio quell'idiota a farmi sentire ancora più male rispondendo con un aria da saputello così santo... Mi fa veramente schifo.

|2h dopo|
Finalmente un'ora buca, prendo il mio quaderno degli schizzi e mi dirigo verso l'aula in fondo al corridoio che è sempre vuota, qualcosa o meglio, qualcuno con la furia di un terremoto mi tira una spallata,vorrei far finta di non vedere ma non posso, senza neanche girare lo sguardo so chi é, sento il suo odore... Essere schifoso che non è altro... Lo odio così tanto, ma non so perché mi sento in colpa, non c'è un motivo preciso, questa cosa mi sta sfinendo...

Mi alzo, chiarisco la voce e lo guardo.
Sì gira verso di me, sputa per terra e riprende a camminare senza voltarsi più.

Riprendo il mio viaggio verso l'aula e finalmente ci arrivo, entro e mi chiudo dentro, vado in fondo all'aula e mi siedo sul davanzale interno. Sbuffo. Guardo fuori, piove.

Inizio a disegnare sul mio quadernino, la pioggia mi ispira in un modo tutto suo
Sento un rumore, alzo lo sguardo, non c'è nessuno, riabbasso lo sguardo sul disegno, ancora lo stesso rumore, guardo la finestra, un sasso la colpisce, la apro.

-Lio?Che ci fai qua?
-Secondo te? Sono venuto a prenderti! Ci sono stati 3 avvistamenti nelle ultime 4 ore
-E io cosa dovrei fare? Ti ricordo che io ho genitori umani !
-Tu salta giù, a quello ho già pensato io
-Ma sei impazzito?! Sono al secondo piano!
Mi guarda con una faccia a dir poco scettica, incrocia le braccia e sospira
-Scendi. Veloce.

Alzo gli occhi al cielo, lascio il taccuino sul davanzale e mi infilo in cellulare nella tasca posteriore dei Jeans, mi lancio, cado nella siepe, sento ridere
-Al posto di stare lì così vuoi darmi una mano?!
Sento dei passi, mi afferra per le braccia e in un secondo sono fuori da quella siepe maledetta.

Ci incamminiamo per andare al bosco
-Allora a cosa hai pensato come stratagemma per farmi evadere?
-Ho fatto tingere a tua sorella i capelli di biondo... E niente ora lei é al posto tuo in aula.
Lo guardo intontita per un secondo, é diventato scemo?
-Scusa???! Mia sorella a scuola? Questa é bella! Non so se ti ricordi del tragico incidente dell'ultima volta!
Mi fissa, più che altro mi studia per pochi secondi,
-Ti rinfresco la memoria, era sotto ipnosi, andrà bene vedrai

Lo fisso tentando in tutti i modi possibili di fargli capire la mia rabbia in questo momento, mi giro e faccio per tornare a scuola, i miei piedi si staccano da terra
-Lasciami andare!
-Non ci penso proprio! Abbiamo bisogno di te! Ora più che mai!

Sbuffo, ha ragione, é importante la vita del branco, molto più importante di una ramanzina come tante dai miei genitori, mi calmo, mi lascia andare.
Ci muoviamo in silenzio ancora verso il bosco, non ne so il motivo ma sto già immaginando il peggio... Mia sorella a scuola, c'è da aver paura. Davvero.

Sono preoccupata per tutti... Anche per Camille... Senza Roshelle nell'ultimo periodo sembra persa, quella povera ragazza é ancora in coma...

Arriviamo finalmente al bosco, non ho voglia di strappare ancora i vestiti... Guardo Lio alza le mani e si gira, mi tolgo i vestiti, li metto sotto ad una radice e li copro con dei rami e un po' di foglie secche, mi trasformo, vado davanti a lui e mi siedo dandogli le spalle, lo sento spogliarsi e trasformarsi, mi passa davanti, fa cenno di andare, iniziamo a camminare per poi finire a correre come al solito.

Arriviamo al villaggio, il vuoto, non c'è nessuno
-Ok la cosa é preoccupante...
Lo guardo
-La cosa é più che preoccupante...
Ci guardiamo in faccia, guardiamo in giro, nessuno, il vuoto, il silenzio, non si sente nulla.

Iniziamo a girare a vuoto per il villaggio, la vita sembra essersi immobilizzata ad un secondo preciso, ma senza persone, sul bancone del bar ci sono ancora bicchieri semi vuoti, gli sgabelli ancora spostati, niente impronte per terra.

Andiamo alla caverna, il vuoto anche qui, nessuno, controlliamo tutte le stanze, sento il cuore di Lio partire a mille, il suo respiro inizia a farsi affannoso, gli arrivo vicino piano, gli appoggio una mano sulla spalla, deglutisce e prende fiato
-Sto bene... Credo
La sua voce spezzata mi inizia a preoccupare.

-Ragazzi... Di qua...
Una voce strozzata ci chiama verso il fondo del corridoio, l'unica stanza che non abbiamo controllato! Ci guardiamo, corriamo, arrivati vediamo uno spettacolo orribile, Giulia é per terra a pancia sotto in un bagno di sangue in fianco alla pozza, la regina é a terra a pancia in su e respira a malapena, rimaniamo imbambolati.

Mi riprendo per prima, corro da Giulia, Leo fa lo stesso e va da sua madre, le prendo la testa e la appoggio sulle mie gambe, il suo respiro si fa sempre più affannoso, gli occhi iniziano a bruciarmi, inizio a piangere,
-Non lo sopporto... Cerco di essere forte ma non ci riesco... Mi dispiace... Mi dispiace! Mi dispiace tanto!

La mano di Giulia prende la mia,
-No.. non é..
Inizia ad uscire il sangue dalla bocca, mi giro a guardare Lio, impassibile sta già medicando
Mi giro verso Giulia, ha gli occhi chiusi e ai lati della bocca le esce ancora sangue, le accarezzo i capelli, continuo a piangere in silenzio.
La prendo in braccio a fatica e la lascio scivolare nella pozza della luna, Lio fa lo stesso con la regina.

Stiamo a fissare i corpi che galleggiano.
Lio dopo poco va verso un angolo della stanza, si siede per terra rannicchiandosi,  appoggia la fronte sulle ginocchia e sospira.
Gli vado vicino, mi appoggio a lui, lo sento singhiozzare, inizio a piangere anche io gli prendo le mani, lo abbracciò, esita per un secondo, trattiene il respiro, poi si lascia andare e mi stringe anche lui.

WOLFHEART : La Ragazza LupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora