#34... Bigliettino

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Mi sveglio come al solito con la sveglia delle 6:30, non credevo di essere cosi felice a ritornare a scuola, sono già passati i due giorni. Lio é venuto sempre a dormire qui da me ma non gli ho ancora parlato, so che é stato qui per le rose, che mi ha lasciato per tutte e 3 le mattine di fila.
Mi preparo e vado a scuola, mi tocca andare a piedi perché con queste costole e il naso mia madre vuole evitare altri incidenti "Sgradevoli".
Arrivo a scuola. Tutti mi guardano, sono a disagio, molto a disagio, mi giro e mi rigiro, vedo finalmente la persona che stavo cercando, Lio, é lì, seduto sul muretto dove é sempre seduto con le solite cuffie e il cappuccio. Mi vede, mi sorride e arrossisce di poco, faccio lo stesso.

-Chiara! Finalmente!-

Mi giro, mi sta correndo in contro Giulia con quel solito sorriso stampato sulla faccia, che oggi sembra più vero che mai prima d'ora.
-Oh, Hey-

-Menomale che sei tornata, a scuola non si parlava d'altro, chiunque veniva a domandarmi qualunque cosa sul tuo conto, e anche il povero Leo bisogna dire che ne ha passate di belle! Tutti a chiudergli di Fede...-

Fantastico, ora che sono tornata sarò ancora di più sulla bocca di tutti, di tutto il mondo scolastico che c'è qui, mi viene quasi da piangere per l'ansia.
La campana suona e tutti entriamo, prendo le mie cose come al solito dal mio armadietto, Giulia entra in classe per prima e io come sempre le dico che arrivo. Nei corridoi ormai non c'è più nessuno, a parte me e lui. Chiude lo sportello e mi guarda, volto lo sguardo da un altra parte, prima che posso dire qualcosa mi bacia, poi, dopo qualche secondo, si stacca, mi riguarda e va in classe senza dire una parola. Dopo poco mi riprendo e raggiungo anche io l'ora di italiano.
Sono seduta in seconda fila, da un lato ho Lio e dall'altro ho Giulia, sento le persone dietro di me bisbigliare, mi giro, vedo che si passano un bigliettino, mi rigiro perché mi stavano fissando tutti.
Continuo a far finta di seguire la lezione finché il bigliettino non arriva a Giulia, con la coda dell'occhio glielo vedo aprire, strabuzza gli occhi, appena la prof si gira cerca di tornare normale, mi passa il bigliettino anche se tutte le persone dietro tentano di dirgli bisbigliando di non farlo. Lo prendo in mano e lo apro.

"Non provate mai a baciare la Martin! Si finisce a Botte! (E non quelle divertenti!)„

Tutti dietro di me si zittiscono. So già benissimo chi é il colpevole, il profumo e la scrittura di questa persona sono inconfondibili, li riconoscerei ovunque, ma proprio ovunque dalla prima media.
La prof arriva vicino a me, mi mostra il palmo della mano, chiudo il biglietto e glielo do, lei legge e io giro lo sguardo verso Giulia che é basita quanto me.

-Molto bene, se trovate divertenti queste cose, domani verifica a sorpresa!-

La campanella in quel preciso istante suona e tutti escono mandandomi occhiate di cattiva vista dal mio lato, a parte i soliti due, gli unici amici che ho ora che ci penso... Mi alzo pure io per ultima, ma quando sto per uscire la prof mi ferma

-Chiara?-

-Si prof?-
Mi giro e le vado vicino.

-So che puo essere difficile, e so anche chi ha scritto quella cosa, sono la prof di italiano del resto... riconosco la scrittura di chiunque, domani per te niente compito, stai a casa tranquilla e riposati... ne parlerò anche con i miei colleghi, prenderemo provvedimenti. Fanne quello che vuoi.-

Mi dà in mano il bigliettino.
-Grazie prof-
Le sorrido ed esco dall'aula, ho un ora buca, scappo nella prima aula vuota che vedo senza farmi notare da nessuno, lancio lo zaino e mi siedo sul banco più in fondo dell' aula, sospiro e rileggo quella spregevole frase.
Dopo un po' che lo rileggo e penso sento la porta aprirsi, é Lio, mi guarda.

-Cos'é successo?-

Mi viene vicino e si siede sul banco vicino al mio, io con velocità fulminea stringo in un pugno il biglietto e me lo ficco in tasca. Non gli rispondo. Abbasso lo sguardo cercando di calmarmi.

-Riformulo,-

Mi prende il mento e fa in modo che io lo guardi

-Cosa c'é? Che succede? Cos'é che hai messo in tasca? Ha un odore strano quella cosa ...-

Oh no, dimenticavo il vizio di Fede di mettere il profumo in qualsiasi, davvero, QUALSIASI cosa.
-Non era nulla, solo un fazzoletto, e poi non é successo nulla-
Allungo un sorriso, ma dalla sua espressione capisco che non ci crede.

-Dammi quel pezzo di carta e smettila di fingere-

Mi mette davanti una mano e mi guarda con espressione seria, sospiro, del resto niente segreti no? Glielo sto per dare quando mi sorge un dubbio, ritiro indietro la mano.
-Se vuoi, puoi fare a botte con la persona che ha scritto questo, se la riconosci, ma non la pesterai a scuola e ribadisco il NON, capito?-

Ci pensa per poco su ma non risponde, riprende a guardarmi con aria seria e con la mano tesa, gli do il biglietto, lui lo apre e legge, l'espressione diventa ancora più seria, incazzata e pensierosa, avvicina il biglietto al naso, lo toglie e poi lo strappa in pezzetti sempre più piccoli,con lo sguardo fisso, si alza e prende lo zaino, gli vado davanti.
-Cosa credi di fare ora?-

-Scusa ma ho da fare.-

-Finiscila, abbiamo un ora buca, tu NON andrai da lui, mi hai capito?-
Gli metto una mano sul petto, sta serio ancora per poco, poi sospira mollando lo zaino per terra e va a sedersi. Lo seguo e mi siedo vicino a lui, si gira e mi guarda, chiude gli occhi e appoggia la testa sul mio petto, lo abbraccio e chiudo gli occhi. Sospiro.
-Hey...-

-Scusa-

Si stacca da me ma non mi guarda, fissa solo il pavimento blu della stanza sospirando.
Quel 'hey' non lo intendevo proprio come uno 'scollati' ma come un offerta di parlare.
Gli prendo in guancia e lo giro, ci guardiamo, vado avanti di poco, chiudo gli occhi e lo bacio, lui acconsente e mette una mano sulla mia Guancia mentre io la tolgo dalla sua. Ci stacchiamo e ci guardiamo, lui schiarisce la gola, si alza, prende lo zaino e si ferma, faccio lo stesso e infine usciamo. Mi apre la porta, lo guardo.

-Prego mia signora-

-Stupido-
Rigiro gli occhi sorrido ed esco, lui chiude la porta dietro di sé e ci guardiamo, sentiamo due presenze di fianco a noi e ci giriamo contemporaneamente ci sono ad un metro da noi Roshelle e Camilla che ci guardano con aria insospettita.
Guardo Lio, alla loro vista é già tornato serio con gli occhi che fissano il vuoto, del resto, deve mantenere la sua reputazione no?
Si gira e se ne va. Io rimango sola li con loro, e ora? Che mi invento se mi chiedono qualcosa?

WOLFHEART : La Ragazza LupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora