AMBER'S POV.
Urla.
Mi sveglio di soprassalto con la fronte imperlata di sudore. Non era un incubo, qualcuno sta veramente urlando a squarciagola. Con ancora gli occhi chiusi, tasto la superficie del mio comodino finché non agguanto il mio cellulare.
Sbloccandolo spontaneamente, e aprendo i miei occhi a fessure, quanto basta per scoprire l'orario, è ancora tarda notte. Sono a malapena le tre del mattino.Tonfi si susseguono uno dopo l'altro, obbligandomi a sgusciare via dalle mie calde coperte e ad appoggiare prima un piede scalzo, poi l'altro, per non congelarmi all'istante date le temperature basse.
Stringendomi le braccia intorno al mio pigiama di flanella a forma di mucca -l'antisesso in persona- cerco un oggetto presente nella mia stanza in grado di mettere KO il ladro, il killer o un'anima vendicativa venuta dall'oltretomba.
Saettando lo sguardo in tutti gli angoli della stanza, non trovo nulla che mi convinca abbastanza. Potrei sgattaiolare furtivamente in cucina in modo tale da usare come arma una semplicissima padella, quella che di solito uso per prepararmi la colazione, ma non sapendo la posizione dell'inquietante intruso, potrebbe risultare una mossa più che azzardata. Dunque, dopo attimi di riflessione, passo in rassegna i miei comodini. E subito trovo ciò che può far al caso mio.
Inizialmente la forma fallica che si erge dinanzi ai miei occhi mi provoca un risolio, ma udendo altre strilla, mi faccio seria.
Non so quanto può far male un dildo di plastica assestato bene sulla testa, ma di sicuro la comoda impugnatura tra le palle e la lunghezza del mio simpatico utensile, mi agevolano nei movimenti.
Faccio un respiro profondo. Raccattando il mio coraggio, esco alla scoperta mettendo davanti alla mia figura il mio amico da compagnia, che chiameremo Bob, sperando che mi difenda. Avanzando a due a due, assottiglio lo sguardo in modo da scrutare bene ciò che mi circonda. I gemiti sono al femminile. Oddio. Sta facendo del male a Rose!
Mi si mozza il fiato ad ogni passo che faccio verso la sua porta in legno, e cerco di essere leggiadra come una farfallina in modo tale da non produrre rumori dovuti al mio peso. L'ansia mi attanaglia il corpo, di fatti le mani iniziano a formicolare quando impugno la maniglia.
Chiudendo gli occhi ed ispirando per un'ultima volta, spalanco di scatto la porta senza troppe cerimonie, sentendomi parte di un film horror. Quando ho una visione completa della situazione, però, la stanza è vuota, completamente in ordine ed il letto inusato.
Ma certo! Il ladro dev'essere passato nella camera di mio cugino, nonchè la stanza di fianco a quella della mia migliore amica. E se si fosse già sbarazzato di Rose? E' questo il motivo per cui non c'è nella sua stanza?
Apro a poco a poco la porta di Greg, timorosa di cosa possa trovarvi all'interno. Cigolante, inaspettatamente si blocca, impedendomi di aprirla maggiormente. Una mano calda afferra il mio polso.
Urlo dallo spavento colpendo dove posso il killer intrufolatosi nella nostra abitazione. Tuttavia anche l'altra persona prende a gridare e si difende da Bob con le sue braccia portate all'altezza del viso.
''Basta! Basta ti prego!'' piagnucola e solo ora mi rendo conto che non si trattava di un ladro, nè di un killer e nemmeno di un'anima assetata di vendetta.
''Greg?'' abbasso la mia arma da combattimento così da vederlo bene in faccia attraverso la stretta apertura della porta.
''Si! Che cosa ci fai strepitante nel bel mezzo della notte con un dildo in mano?'' chiede esasperato. Nel frattempo che i nostri respiri si regolarizzano, mi prendo una manciata di secondi per osservare il suo aspetto trasandato: i suoi capelli dorati sono scompigliati e i boxer girati all'incontrario.
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2 modi 2 mondi.
ChickLitRaul e Amber si sono conosciuti grazie ad un'amica in comune in un periodo difficile per entrambi. Scoprendo quanti lati in comune hanno e come i loro caratteri coincidano alla perfezione diventano degli amici inseparabili. Lei, proveniente da una f...