E c'avrei scommesso su noi due
Una vita intera sempre in due
E c'avrei scommesso su noi due
Invece ognuno per le sue-Sempre in due, Carl brave x Franco 126.
''Penso di essere ufficialmente cretina! Ho cestinato dei file importanti'' erompo alzando la voce. Sbuffo come una locomotiva a vapore e mi accascio contro la mia sedia. Per fortuna che la signora Ursula ha lasciato l'ufficio già da un pezzo. Io e Jade invece siamo rimaste per ordinare le ultime scartoffie. D'altro canto oggi è venerdì, ciò significa che questa straziante e pesante settimana lavorativa è finalmente giunta al termine. Avere a che fare ogni pomeriggio con quella sottospecie di vipera mi fa uscire fuori di senno.
''Pensi o lo sei veramente?'' contrattacca ironicamente la mia collega. Nonostante gli anni passati, Jade non ha mai perso questo suo estenuante lato sarcastico.
''Ah ah ah! Menomale che ad illuminarmi queste giornate ci sei tu'' alzo lo sguardo verso di lei che si infila il suo cappotto, pronta ad andarsene.
''Sono troppo simpatica, me lo dicono tutti. Senza di me non ce la faresti a sopportarla'' si riferisce al nostro capo. E anche se vorrei risponderle a tono, da una parte ha ragione. Sono divertenti questi nostri battibecchi e mi salvano dal cadere nello sconforto.
''Ti volevo informare di una cosa'' adesso si fa seria e i suoi occhi si velano di...imbarazzo?
''Domani sera ci sarà un'importante serata organizzata dalle migliori case di moda di tutta Italia. Ti parlo di eventi tra vip e come ruolo di prima assistente della signora Rinaldi sono costretta ad andarci. Mi chiedevo se volessi farmi compagnia...'' mi mette al corrente, ma prima che io metabolizzi la notizia, si rimangia le parole.
''Mi sono espressa male. E' ovvio che io mi annoierei troppo da sola tra tutte quelle persone con la puzza sotto al naso. E poi penso che sarebbe interessante per te...'' si arrampica sugli specchi, ragion per cui stringo le labbra nel tentativo di non ridere per il suo orgoglio smisurato.
''Appena torno a casa controllerò nella mia lista degli impegni'' ci scherzo su prendendo del tempo per decidere se accettare o declinare.
''Oh certo, non sia mai che hai qualcosa di meglio da fare'' si prende beffe di me, prima di lasciare l'ufficio e salutarmi con un cenno della mano.
* * *
Quando esco dall'enorme grattacielo sono le nove di sera ed il brontolio incessante del mio stomaco mi ricorda di aver una fame da lupi. La sfortuna vuole che io debba tornare a casa a piedi, poiché sono stata costretta a portare la mia auto dal meccanico per un malfunzionamento. Tuttavia non mi è mai dispiaciuto passeggiare da sola, con la testa assorta nelle nuvole e la leggera brezza che scompiglia i capelli e picchia sul viso.
La routine è una delle maggiori cose al mondo che detesto. E' un circolo vizioso. Svegliarsi, andare all'università, tornare a casa, studiare e poi andare a lavorare. Sembra un dèjà-vu. Questa settimana, proprio come tutte le altre, è stata monotona e noiosa. Eppure va accettata, poichè fa parte della vita. Ciò che ci salva sono quei gesti inaspettati che ci colgono completamente alla sprovvista. Quelle casualità che non ci passerebbero neanche per l'anticamera del cervello per quanto siano improbabili. Ed è proprio una di quelle per cui non sarei mai stata mentalmente pronta, che si imbatte sul mio cammino. Letteralmente.
I miei passi si arrestano, proprio come il mio battito cardiaco. Perchè avanzando incurante per la strada che avrebbe portato a casa mia, mi sono imbattuta in un bar che stava trasmettendo una canzone. Una voce in particolare. E adesso sono congelata sul posto, pregando che sia un errore, frutto della mia immaginazione.
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2 modi 2 mondi.
ChickLitRaul e Amber si sono conosciuti grazie ad un'amica in comune in un periodo difficile per entrambi. Scoprendo quanti lati in comune hanno e come i loro caratteri coincidano alla perfezione diventano degli amici inseparabili. Lei, proveniente da una f...