CAPITOLO 27

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Vieni, avvicinati un di più,
voglio conoscerti
non avremo segreti tra di noi
iniziando dalle lenzuola tra di noi stanotte
parlami, andiamo più a fondo
tu sai già che ho bisogno di te

Talk to me, Zayn.

RAUL'S POV.

''E' un bel posticino qui'' proferisce Amber, guardandosi bene intorno. Il suo entusiasmo mi fa capire che non è mai stata in un bed & breakfast, e il pensiero che sia stato io ad averla condotta fin qui, mi emoziona. Proprio come deciso quand'eravamo fidanzati, alloggeremo qui, insieme. Inizialmente volevo prenotare una stanza con un letto matrimoniale, ma lei ha insistito tanto per avere due letti separati. Non posso biasimarla, stavolta vuole fare le cose con calma e per bene; ed io non farò altro che portare pazienza finché non si sentirà pronta.

''Tu sei già stato a dormire fuori?'' si gira su sè stessa. Annuisco.

''In presenza di qualche altra donna?'' vorrei ridere per il suo viso tirato, nel tentativo di non fare alcuna smorfia di disgusto. Sono incapace di articolare qualsiasi parola, di fatti interpreta il mio silenzio e poi si rabbuia all'istante.

''Che ne dici di bere qualcosa?'' cambio argomento e sorpasso la sua bassa figura per raggiungere il frigorifero. Trovo, con mia grande sorpresa, una bottiglia di Whisky che alzo in aria in modo da fargliela vedere. Nel frattempo recupera due bicchieri da liquore e li appoggia sul tavolo.

''Sarà più semplice parlare in questo modo'' dico, mentre inizio a versare il liquido scuro.

''E di cosa vorresti parlare?'' si rigira il bicchiere tra le sue piccole mani, facendo traballare il Whisky.

''Di tutto, ogni cosa successa in questo periodo di assenza. Non risparmiarmi alcun dettaglio'' la guardo dritto nei suoi occhi caldi, color cioccolato, per farle capire la serietà delle mie intenzioni.

''Bene'' fa una piccola pausa per bere il contenuto del bicchierino, tutto d'un fiato. A ruota lo faccio anch'io. Sento immediatamente la gola andarmi a fuoco, ma non lo dò a vedere, a differenza sua.

''Finché non mi sono trasferita, la mia vita è stata abbastanza noiosa. Mi sono concentrata unicamente sulla scuola, mi sono diplomata con il massimo dei voti. Sembrava finalmente che i miei genitori fossero fieri di me, mio padre non aveva più motivo di essere geloso. Le acque si erano calmate, finquando non ho fatto le valigie'' con una mano che mi sorregge il mento, faccio attenzione ad ogni sua parola, nonostante il mio cervello sia più rapito dalla sua immensa bellezza.

"Perché mi fissi così?" blocca il discorso.

"Perché sei bellissima" rispondo schiettamente. Ed è vero, col passare degli anni, proprio come il vino, è diventata ancora più irresistibile. I suoi capelli sono cresciuti, adesso le arrivano quasi fino alla pancia. Non è più presente nessuna rasatura o tintura, sono al naturale. Ciò le conferisce un'aria più seria e più matura, e non come l'adolescente ribelle che viveva sotto il tetto dei suoi. Le forme, già presenti, si sono accentuate. Il viso invece non è cambiato molto: gli occhi grandi, il naso piccolo e le guance piene, sono elementi che hanno sempre caratterizzato il suo volto dolce.

In tutta risposta arrossisce, abbassando il capo per non farsi notare. Incredibile come certe cose tra noi non siano mai mutate.

"Mi sono trasferita a Milano con Greg e Rose e attualmente sono al secondo anno di università. La facoltà già la sai"
Sorrido a trentadue denti dopo questa rivelazione, ho sperato intensamente che avesse continuato il suo corso di studi.

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