Disarmato( The power of love #3) COMPLETA

42-Felice come non lo ero mai stato

CAPITOLO 42

MARSHALL

Domattina uscirò dall'ospedale di mia spontanea volontà, firmerò le dimissioni e andrò via. Anzi, come faccio a firmare visto le condizioni in cui vigono le mie mani? Dovrei chiedere aiuto a Daniel e spero che mi faccia questo enorme favore. Ho bisogno di andare da Sara e di parlarle definitivamente.

Sono felice che il tempo stia passando in maniera veloce, tra poco inizieremo la terapia di coppia e finalmente non avremo più quel magone allo stomaco nel parlare del figlio che abbiamo perso. Affronteremo una volta per tutte la questione e saremo persone nuove. La amo da morire Sara, è la donna della mia vita e la voglio sposare, non posso più aspettare.

Anche se per sposarla, deve prima divorziare da quell'essere schifoso a cui devo solo una cosa, il fatto che l'ha salvata l'altra sera portandola in ospedale altrimenti sarebbe marcita nel tombino delle fogne. Sempre che non ci sia lui dietro tutto questo...

Pensavo di stare peggio, di aver perso completamente l'uso delle mani e invece, come ha detto Daniel, l'acido ha colpito il dorso e non il palmo e per fortuna le falangi sono intatte. Il chirurgo è passato più volte a controllare lo stato di salute delle mie mani e secondo lui l'intervento è andato a buon fine. La pelle lesionata è stata ricucita prelevandone una piccola parte da quella sana, per questo adesso sono più sensibile in quella zona, motivo per il quale non posso esporre le mani ai raggi solari.

Non ci sono stati sanguinamenti o infezioni per cui il pericolo è passato, non devo operarmi di nuovo ma solo farmi medicare quotidianamente e prendere le medicine. Sara sarà la mia infermiera personale e non vedo l'ora che si prenda cura di me anche se quando mi vedrà con le mani fasciate le prenderà un accidente. Non le ho detto niente e non ho voluto che Daniel le dicesse niente convinto del fatto che non mi stia cercando e che stia prendendo del tempo per se stessa come le ho consigliato di fare.

''Ci terrei che pensasse alla sua felicità e al suo bene perché é solita anteporre la mia felicità alla sua e non deve farlo più. So però che lo fa perché mi ama intensamente e non perché è masochista o pazza, semplicemente prova verso di me un sentimento molto più forte dell'amore che non ha un nome ma che si può solo vivere''

Penso a lei e a Kira ogni istante e vorrei che fossero accanto a me, vorrei che mi imboccasse la donna che amo e non la mia infermiera e poi ho voglia di fare l'amore con Sara. Sono cinque giorni che non la tocco e mi sembra che l'aria sia diventata pesante e irrespirabile per me. Non so come farò così conciato ma troverò un modo e poi tra un mese tornerò come nuovo, toglierò le bende e sarà tutto come prima.

Le cicatrici mi ricorderanno ciò che ho fatto, chi sono stato a causa della droga e chi non vorrò mai più essere. Le porterò con orgoglio e con coraggio perché esse non mi hanno abbattuto, mi hanno solo piegato.

Prima però di parlare con Ivan, mi dirigo in camera di Maria, la ragazza che ho salvato dalle grinfie dell'uomo che diceva di amarla, una ragazza che ha avuto la sfortuna di incontrare l'uomo sbagliato credendo che fosse quello giusto.

La porta è aperta ma ugualmente busso prima di entrare. Lei volta il capo verso di me, allargando il suo sorriso. E' sorpresa ma felice di vedermi e questo lo si vede ad occhio nudo.

<<Ciao Marshall, entra pure>>

Accetto il suo invito e mi accomodo sulla sedia bianca dinanzi al suo letto.

<<Come stai?Ho saputo che hanno operato anche te per ricucire le ferite e i tessuti bruciati>>

Quello che abbiamo affrontato non è un episodio banale. Ti cambia la vita, in alcuni casi può peggiorartela, per me è stato il contrario invece. Mi ha permesso di guardare il mio vissuto con occhi diversi, con la consapevolezza che la vita che ci è stata data non è eterna. Abbiamo un tempo ed una scadenza e spesso quel tempo lo trascorriamo troppo a pensare piuttosto che ad agire. Dovremmo accantonare la paura e farci guidare dall'amore. Esso non sbaglia mai.