Capitolo 3

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«Alice, stai bene? Sei un po' pallida.» Chiese Angela. All'improvviso Clara urlò. Era proprio lui, il ragazzo che l'aveva morsa nove anni prima.
«È lui!»Indicando il ragazzo. Si girò verso Angela, che non capiva, equando si rivoltò verso il ragazzo lui era sparito.
«Era lì, lo giuro! Il ragazzo che mi ha morsa da piccola!»
«Clara, lì non c'è nessuno. Forse hai avuto un'allucinazione.»
«No! Ti dico che era lì! Ne sono sicura. O quasi.»
«Ancora con la storia del vampiro? Pensavo ti fosse passata la paura.» Disse Leo.
«Si, mi è passata... ma io l'ho visto!»
«Come vuoi. Ma adesso andiamo: ci sono due anziani che vivono non lontano da qui e hanno un sacco di dolcetti e cioccolatini.» Disse Nicola.

Arrivarono alla casa degli anziani e presero un sacco di dolcetti. Poi passarono la casa della professoressa di grammatica, perché Nicola disse a tutti che l'anno prima aveva ricevuto da lei dei dolcetti biologici senza zuccheri.
Poi arrivarono ad una casa piena di croci. Clara la riconosceva:era la casa del ragazzo che l'aveva morsa.
«Da poco una coppia di cinquantenni ha preso la casa. Credo che abbiano messo la croce per via dell'omicidio che era avvenuto.»
«Grazie Nicola, ma sappiamo tutti la storia.» Sbuffò Angela, vedendo la faccia spaventata di Clara.
«Bussiamo?» Aggiunse Angela.
«Certo! Perché non vai tu, Clara? O hai troppa paura? Uhhh...»
«Leo! Ti sembra il caso! Vado io.» Affermò Angela.
«No, vado io. Questo è il momento giusto per superare ogni paura.» In realtà Clara lo faceva solo perché non voleva farsi vedere fifona da Leo. Così bussò. Uscì un uomo barbuto, con una croce al collo e un vestito da prete.
«Salve, ragazzina. Vuoi dei dolcetti, immagino. Vado a prenderli.» Tornò poco dopo con una ciotola di dolci. Glieli diede in mano, ma poco dopo urlò. Aveva visto la cicatrice al collo di Clara, del morso del ragazzo.
«Vampiro! Figlio di Satana!Che tu sia maledetta! Prese dal tavolino accanto alla porta una ciotola piena di acqua, per poi lanciargliela addosso e sparire dietro la porta. L'acqua scottò tantissimo Clara, che indietreggiò.
«AHI! Signore, ma lei è PAZZO!» Le sue braccia avevano iniziato ad emettere vapore.
«Wow! Ti ha lanciato... acqua santa!»
«Scottava!»Aggiunse Clara urlando.
«Clara, mi è arrivata dell'acqua addosso ed era terribilmente fredda.»
«Non è possibile... mi ha bruciato!»
«Uh...c'è una vampira tra di noi...»
«Finiscila Leo!» Continuarono ad urlarmi a vicenda finché di nuovo Clara urlò.
«Eccolo, è lì!«
«O mio dio! È proprio lui!» Disse Angela.
«Sì certo, come no.» Disse Bridget, che per tutto il tempo era rimasta a guardare il telefono.
«Sentite, le mie amiche stanno guardando un film favoloso e non posso perdermeli. Perciò addio, sfigati.» E poi se ne andò, con la lunga chioma bionda e il cerchietto da diavolo.
«Angy, ma sei sicura?» Chiese Nicola alla sorella maggiore.
«Si! Avevi ragione Clara, c'è un ragazzo che ci sono a seguendo! E ora... è sparito.»

Ci fu silenzio dopo l'imprevisto. Continuarono a camminare in gruppo guardando gli altri bambini che passavano accanto a loro, felici, con i loro amici o genitori. Ormai mancava poco alla mezzanotte. Poi di nuovo Clara vide il ragazzo.
Ma stava venendo verso di loro.
«Correte!»Urlò. «È là! Dobbiamo scappare!» E così iniziò l'inseguimento.

Clara, la mezza-vampiraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora