Capitolo 14

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Quando Clara tornò, i suoi "genitori" la accolsero a braccia aperte.
Preparò lo zaino per andare a scuola e il mattino dopo ci andò senza alcuna voglia.
«Stai bene?» le chiese l'amica umana al telefono.
«Bene ma non troppo. Dopo la giornata di ieri, sono confusa.»
«Su cosa?»
«Su tutto. Sul mio passato, la mia famiglia, mia madre...»
Chiacchierarono ancora un po' sulla giornata precedente e su Luna, che per loro era una "ragazza mistero".

Clara arrivò in classe appena in tempo seguita da Angela. Si stupirono quando videro che alla cattedra non c'era la loro professoressa, ma un uomo con dei vestiti molto costosi e uno strano oggetto in mano., che assomigliava ad una grossa pistola.
«Buongiorno ragazzi. Io sono il vostro supplente. Chiamatemi professor Lockwood. Sarò con voi fino alla fine del mese e forse anche di più, perché la vostra professoressa si è rotta una gamba.»
Tutta la classe iniziò a sussurrare al proprio compagno di banco, finché il supplente alzò l'oggetto bizzarro.
«Questo ragazzi è uno strumento molto complesso. Fa una cosa molto utile: serve a cacciare i vampiri.» gli studenti risero credendolo pazzo, tranne Clara e Angela, che si guardarono spaventate.
«Pensi che sia...» iniziò Clara.
«Un cacciatore di vampiri?»
«Si, proprio quello.»

«Ora ragazzi vi mostrerò come si usa.» continuò il professor Lockwood «Basta mettere questa sostanza, un miscuglio di aglio e altre cose, nella pistola, come quelle d'acqua, poi si schiaccia il grilletto e...Boom!»
La pistola emise una specie di piccolo sparo, che al posto di una pallottola rilasciò un gas che odorava di aglio. Era davvero vomitevole.
Alcuni studenti tossirono, altri furono sorpresi. Invece Clara cadde in terra svenuta. Quando il gas si dissolse e Clara fu ben vedibile, il supplente la guardò male. Poi ghignò.
«Mhh, credo di aver preso un vampiro.»

Clara, la mezza-vampiraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora