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La vittoria della squadra della Columbia fu schiacciante e il boato dello stadio assordante. Isaac scosse la testa quando Stiles  si alzò dal suo posto e si unì all'urlo della folla, scoordinato ed eccitato come un cucciolo.
Quando poi Derek, dopo essersi tolto il casco, si girò nella sua direzione e gli regalò un sorriso smagliante Isaac pensò che il suo amico sarebbe morto sul colpo. Il biondo sospirò esasperato e lo tirò nuovamente a sedere, annotandosi mentalmente di non accompagnarlo mai più a eventi di questo genere.

-Suppongo che vorrai aspettare il tuo ragazzo.-disse, alzando la voce per sovrastare il boato della folla e marcando specificatamente su quelle ultime parole con un sorrisetto malizioso. Stiles, come aveva immaginato, arrossì furiosamente e lo colpì con una gomitata nello stomaco, facendolo piegare in due, in parte per il dolore e in parte per le risate.

-Va bene, va bene. Lo prendo come un sì, non c'è bisogno di diventare violento.-lo riprese Isaac, allungando una mano per scompigliare i capelli dell'amico e cogliendo di sfuggita lo sguardo di Derek, fisso su di loro mentre i suoi compagni di squadra iniziavano a ritirarsi negli spogliatoi.

-Ha detto che mi avrebbe portato a cena.-si decise a dire alla fine Stiles, non riuscendo a trattenere un sorriso felice. Isaac si ritrovò a sorridere a sua volta, intenerito dall'espressione entusiasta dell'amico, e pensò che avrebbe dovuto pensare a un qualche discorsetto intimidatorio da fare a Derek. Magari con la collaborazione di Lydia. 

-Mandami un messaggio quando torni in stanza allora.-si raccomandò Isaac dopo aver accomapagnato Stiles davanti all'entrata degli spogliatoi.

-Va bene mamma.-lo prese in giro l'amico, ridacchiando quando il biondo alzò gli occhi al cielo.

-E per qualsiasi cosa puoi chiamarmi, lo sai vero?-esitò ancora un attimo Isaac, ricevendo un mezzo abbraccio dal più basso.

-Lo so.-ridacchiò Stiles.-Grazie.-aggiunse, più seriamente.

-Mmh.-borbottò il biondo, ricambiando quell'abbraccio un po' frettoloso e incamminandosi verso il dormitorio. Non poteva fare a meno di sentirsi un po' in ansia per quella novità inaspettata, ma allo stesso tempo era contento che Stiles sembrasse finalmente davvero felice. E sperava per Derek che continuasse ad esserlo.

                            *****

Stiles si dondolò sui piedi, osservando senza un particolare interesse i manifesti appesi alla bacheca davanti agli spogliatoi. Per un attimo, quando alcuni dei compagni di squadra di Derek uscirono dallo spogliatoio e si fermarono a guardarlo, si sentì improvvisamente tornato al liceo. Sentì di nuovo l'ansia e la soggezione che lo attanagliavano di fronte a Jackson e agli altri componenti della squadra di lacrosse dell'epoca. Per un attimo si sentì mancare il respiro sotto gli sguardi di quei ragazzi e lo assalì il bisogno di appiattirsi contro il muro e sottrarsi ai loro occhi.

-Stiles Stilinski vero?-domandò alla fine uno di loro, un ragazzone dalla pelle olivastra e lo sguardo sveglio.

Stiles, se possibile, si appiattì ulteriormente contro il muro, annuendo lentamente e fissando quei tre ragazzi che lo scrutavano con interesse come un cervo abbagliato dai fari.

-Sì, sono io.-farfugliò, gettando una veloce occhiata alla porta dello spogliatoio e sperando di vedervi uscire Derek.

Il moretto che aveva parlato gli si avvicinò con una certa irruenza, facendo sì che Stiles chiudesse gli occhi con forza e abbassasse la testa, pronto a incassare un colpo che non arrivò. In compenso si ritrovò stritolato in una mezza presa benevola e quasi atterrato da delle pacche sulle spalle piuttosto irruente ma per nulla minacciose.

-Derek ci ha detto che la nostra strategia di stasera è merito tuo.-affermò uno dei ragazzi, biondo e piuttosto ben piazzato.-Sei grande amico!-aggiunse, supportato dai cenni affermativi degli altri.

-Cosa sta succedendo qui?-intervenne la voce di Derek, che fece capolino in quel momento dalla porta dello spogliatoio.

-Ci stavamo spupazzando un po' il tuo ragazzo.-ghignò il biondino che aveva parlato prima, dando ad uno Stiles ancora confuso un'altra pacca amichevole sulla spalla e rischiando di lussargliela per la forza che ci mise.

Derek alzò gli occhi al cielo, spingendolo via senza metterci realmente forza e afferrando una mano del più piccolo, portandoselo contro il petto.

-Ora lo avete ringraziato. Andate su.-sbuffò, fingendosi arrabbiato. Seguirono delle risate divertite e qualche fischio, poi se ne andarono tutti, lasciando Stiles e Derek da soli, ancora mano nella mano e, almeno per quanto riguardava il più piccolo, ancora con il cuore a mille e le idee confuse, nonchè un senso di scampato pericolo non indifferente.

-Ehi.-sussurrò Derek al suo orecchio, strappandolo bruscamente dai suoi pensieri.

-Ehi.-gli fece eco Stiles, girandosi nell'abbraccio in cui lo aveva stretto il più grande e alzando appena il capo per fronteggiarlo, sentendosi arrossire leggermente.-Avete vinto.-

-Grazie a te.-sorrise Derek.
Stiles scosse la testa, stringendo la mano del più grande nella sua.-Siete stati bravissimi.-disse, indeciso se allungarsi e baciarlo e temendo che il gesto potesse essere sgradito.
Timore che si dissolse qualche istante dopo, quando Derek gli allacciò le braccia ai fianchi e se lo tirò contro per baciarlo come aveva desiderato fare per tutta la partita.

-Beh, penso di doverti una cena.-





Domani parto per il Belgio e sto via fino a mercoledì, quindi non so se riuscirò ad aggiornare da lì. In più ci sarà il Lucca Comics appena tornata e poi avrò un esame quindi può darsi che la settimana prossima gli aggiornamenti non siano regolari 😯 mi scuso già in anticipo e cercherò di fare il possibile 😦😵

Lacrosse team 2 ~ SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora