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-Quindi.-esordì Isaac, sorseggiando il suo caffè in un modo che Stiles poteva solo definire ammiccante e non c'era modo che una cosa del genere fosse possibile, ma a quanto pare il suo amico possedeva la speciale abilità di interrogarti con una certa malizia semplicemente bevendo uno stupido caffè.-Penso tu mi debba qualche spiegazione.-disse, inarcando le sopracciglia e avvicinando leggermente la sedia del tavolino a cui erano seduti a quella di Stiles.

-Non pensavo fossi il tipo da pettegolezzi. In questo momento sembri Lydia, il che è abbastanza inquietante. Ma possiamo sempre tingerti i capelli biondo fragola, saresti più credibile.-ribattè Stiles, maledicendosi al contempo poichè sentiva il rossore pervadere le sue guance.
Isaac, comunque, non sembrò farci caso e si limitò ad alzare gli occhi al cielo e a scrollare le spalle.

-Beh scusa tanto se ieri sera ti ho lasciato appiccicato a un tipo niente male e improvvisamente ti ho visto essere trascinato via da un Derek che era un misto tra Hulk nel momento che precede la trasformazione e mamma chioccia che protegge il suo piccolo. Quello è stato inquietante.-replicò il biondo con sicurezza, scrutando Stiles da sotto le folte ciglia.-Per non parlare del fatto che stamattina ti ho trovato nel suo letto. Con addosso i suoi vestiti. E sembravi non avere idea di come eri arrivato lì. E visti i tuoi trascorsi con Derek...-

-Non è successo nulla tra noi. Mi ha accompagnato a casa quando mi ha visto parecchio ubriaco e mi ha prestato la sua felpa per dormire perchè non aveva ancora sfatto le valige. E ho dormito nel suo letto perchè, nel caso non lo avessi notato, era l'unico letto nella stanza.-

-Vuoi dirmi che dormirete insieme da oggi in poi?-strabuzzò gli occhi Isaac. Forse avrebbe dovuto chiamare Lydia, perchè lui non era bravo a gestire quelle situazioni.

-Certo che no.-sbuffò Stiles.-Oggi monterò il mio letto. Mi hanno dato una specie di brandina.-

-Oh.-commentò Isaac.-Bene.-disse, salvo poi incrociare lo sguardo di Stiles e inarcare le sopracciglia.-O no?-chiese, vagamente incerto.

-Certo che è un bene!-sbottò Stiles, fissandolo come se fosse improvvisamente impazzito.
Isaac si sentì punto sul vivo, perchè incrociò le braccia e strinse le labbra in una linea sottile.

-Beh, scusa se non capisco bene la natura del vostro rapporto.-commentò acido.

-Non abbiamo nessun rapporto.-si difese immediatamente Stiles, addentanto la sua ciambella glassata in modo piuttosto aggressivo.

-Oh, certo. Ed è per questo che ieri ti ha trascinato via da quella festa.-

-Io...-fece per ribattere Stiles, interrotto dall'improvvisa percezione di una mano posata sulla sua spalla.

-Stiles.-esordì una voce ben conosciuta.

-Matt.-mormorò il più piccolo, accennando un saluto un po' impacciato.

-Vedo che ti sei ripreso bene da ieri sera.-ammiccò, sedendosi al tavolo con loro senza che nessuno lo avesse invitato. Stiles ricordava ancora, benchè solo a sprazzi e piuttosto vagamente, la sensazione sgradevole delle mani dell'altro su di lui e della sua bocca che andava a posarsi in punti in cui non avrebbe dovuto. Non mentre Stiles era ubriaco perlomeno.

-Abbastanza.-annuì lui, grattandosi una guancia come faceva sempre quando si sentiva particolarmente imbarazzato.

Seguì un momento di silenzio, mentre Isaac sorseggiava il suo caffè in modo quasi giudicante e Stiles si chiedeva ancora come fosse possibile giudicare qualcuno in quel modo.

-Ecco, non vorrei aver esagerato ieri sera.-si schiarì la voce Matt, cercando lo sguardo di Stiles, che si irrigidì.-Ero un po' ubriaco anche io e...beh, diciamo che tu sei particolarmente irresistibile.-

Isaac si soffocò con il suo caffè, e Stiles ne avrebbe anche goduto se non fosse stato impegnato a cercare di non sputare pezzi di ciambella glassata in faccia al ragazzo che aveva davanti. Doveva avere un'espressione abbastanza stordita, perchè Isaac si schiarì la voce e gli tirò un calcio sotto al tavolo.

-Ecco, io dovrei proprio andare. Devo ritirare gli orari delle lezioni per la prossima settimana.-mugugnò, alzandosi dal tavolo e poggiandoci sopra un paio di dollari per il suo caffè, prima di lasciare una pacca sulla spalla di Stiles e allontanarsi quasi di corsa.

-Ti ho messo in imbarazzo?-ghignò Matt, appoggiando il mento su una mano e chinandosi leggermente in avanti, così da avere una visuale chiara e appagante delle guance arrossate di Stiles.

-Mmh no.-farfugliò quest'ultimo, guardandosi nervosamente intorno come in cerca di una via di fuga, salvo poi scuotere la testa e abbozzare un sorrisetto.-In effetti un po' sì. Ma non in modo negativo.-si affrettò a chiarire.-È solo che non ci sono abituato. Dove abitavo prima non...mmh, non c'erano tante persone come...-

-Tanti gay?-lo incoraggiò Matt.

-Già.-annuì Stiles, sentendo il viso andare a fuoco.

-Dove abitavi?-domandò il più grande, e Stiles fu grato per il cambio di argomento.

-Beacon Hills, California.-rispose.

-Oh, ma dai. Anche Derek, giusto?-

-Mmh già. Eravamo nello stesso liceo.-

-Ma davvero?-sorrise Matt, e Stiles lo trovò stranamente inquietante.-Perchè non mi parli un po' di lui?-

-E tu perchè non ti fai un po' gli affari tuoi?-ringhiò una voce appena dietro Stiles, facendo voltare entrambi. Stiles la riconobbe immediatamente. L'avrebbe riconosciuta sempre. Era la voce di Derek.

Lacrosse team 2 ~ SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora