True Love- Min Yoongi

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Ore 16:30

Sono a casa, che provo a studiare.

Purtroppo non ci riesco, la mia mente è occupata da yoongi.
Non vedo l'ora di andare al luna Park.

Dopo un pò, Iseul mi chiama dal piano di sotto.

Iseul: Yun, vieni un attimo?
Yun: si, arrivo...

Scendo e vedo lei e la mamma pronte per uscire.

Mamma: eccoti tesoro! Mi faresti un favore?
Yun: certamente...

La vedo frugare nella borsa e tirare fuori dei soldi.

Mamma: andresti a fare la spesa? Ti prometto che in cambio ti do una paghetta extra.

A quelle parole, non posso non accettare. Farei di tutto per racimolare qualche soldo in più.

Yun: va bene. Cosa devo prendere?
Mamma: tieni. È tutto scritto qui.

Mi porge un bigliettino su cui c'è scritta parecchia roba.
Ora capisco il perché della paghetta extra.

Il lato positivo, è che devo passare per la strada in cui abita yoongi.
Questo lo so perché spesso lo vedo girare per questa via ed entrare in una delle case al fondo.

Esco di casa, con passo svelto.
Non voglio impiegarci molto tempo.

Arrivo al supermercato e mentre giro per le corsie, mi scontro con Jimin.

Oggi avevo avuto la fortuna di non incontrarlo, ma il destino vuole che io lo veda almeno una volta al giorno. E beh, dovrò farci l'abitudine.

Jimin: ehi, ciao Yun.
Yun: ciao anche a te.
Jimin: che ci fai qui?
Yun: secondo te?
Jimin: già, la risposta può essere solo una...

Mi sembra quasi imbarazzato.

Yun: tu piuttosto, non mi sembri il tipo che va a fare la spesa.
Jimin: no, infatti. Sono venuto a prendere queste.

Agita ciò che tiene in mano. Due bottiglie di birra.
Dovevo immaginarlo.

Yun: sei Park Jimin d'altronde... Vabbe, ora vado. A domani.
Jimin: ciao...

Con il carrello pieno, mi dirigo verso le casse.

Questa volta era quasi... simpatico... non lo so, ma è strano quel ragazzo.

Pago la spesa e, con fatica, sollevo le borse.

Dopo 5 minuti che cammino, mi fermo per riposarmi un attimo.
Non so come farò per i prossimi 20 minuti.
Mi fanno già male le braccia.

Dopo qualche secondo, riprendo le borse con ancora più fatica e inizio a camminare.

Questa volta, sento il bisogno di fermarmi dopo neanche 2 minuti.

Vedo un muretto e ci appoggio le borse, per poi stirarmi un po' le braccia.

Potrei chiamare tae, ma mi dispiace disturbarlo... dovrò soffrire ancora per un pò...