3.2

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"Quindi sei qui con me invece di stare da Luca?" Domanda Simona alzando la voce, sembrando essere un misto tra lo stupita e l'arrabbiata.
"Sì, deve imparare ad avere pazienza" ammetto con fare ovvio "e devo anche farmi desiderare un po'." Le rivolgo un occhiolino divertita, mentre il mio telefono vibra per l'ennesima volta.
"Ma cazzo vuoi rispondere? Tanto sarà lui di sicuro, almeno non romperà più"
"No, fidati, continuerà"
"E allora va' da lui, io posso aspettare fino a domani ma Luca no" la ragazza si sistema la montatura degli occhiali, inclinando la testa e guardandomi male.
"L'attesa del piacere è essa stessa il piacere" le rispondo in modo teatrale, gesticolando bizzarramente e ridendo.
"Quanto sei colta" mi prende in giro Simona per poi riprendere il discorso Luca.

"Visto che insisti magari più tardi passo da lui, non pensiamoci adesso però" alla fine mi sono arresa, dopo i continui messaggi del moro e le esortazioni della mia amica.
"Quando meno se lo aspetta" osserva lei assottigliando gli occhi "Furba"
"Quindi resti da me fino alle 11, o anche 11 e mezza, poi mi dai uno strappo da Luca, d'accordo?"
La ragazza annuisce, al che mi illumino "Ma invece con Paolo come va?"

Le sue labbra si incurvano in un bellissimo sorriso, prima che risponda semplicemente con un benissimo.
"Niente dettagli?"
In tutta risposta ricevo un no secco.
"Non tutti hanno una relazione movimentata come quella tua e di Luca"
"Sfotti pure" le faccio una smorfia imitando la sua voce, facendola ridere.

*

"Hai visto che ore sono?" Domanda Simona, lanciandomi letteralmente l'orologio in faccia.
"Ma sei matta?!"
"È tardi, dobbiamo andare, su!"
In un attimo la ragazza è in piedi di fronte a me, continuando ad esortarmi fastidiosamente.
"Ho capito, ora andiamo!" Sbotto ma senza riuscire a rimanere seria: come ci si può arrabbiare con una come lei?!

Una decina di minuti dopo Simona mi lascia sotto casa di Luca, salutandomi di fretta e con uno strano sorriso sul volto.
"Sì, ciao anche a te" sussurro guardandola sfrecciare via a bordo della sua macchina.

Bene. Per la prima volta non ci sono terze persone di mezzo a rovinare tutto tra me e Luca, e non potrei essere più contenta al momento.
Suono il campanello di casa del moro, immaginando una sua possibile reazione, e mi viene da ridere quando, aprendo la porta, assume una buffa espressione.

"Sei seria?" Mi ammonisce ridacchiando "è mezzanotte"
"Lo so" lo guardo e non sembra volersi spostare dall'ingresso "pensi che mi lascerai entrare oppure no?" Domando facendolo spostare di conseguenza.
"Scusami, ero incantato" mi prende in giro schioccandomi poi un bacio sulla guancia.
"E questo lo chiami bacio?"
Punto i miei occhi nei suoi, incrociando le braccia in attesa di un vero e proprio bacio che, però, non sembra arrivare.

Ma come, prima mi provoca, mi sta addosso, cerca di farmi ingelosire e di baciarmi quando ero fidanzata, ed ora fa il prezioso?!

"Guarda che me ne vado..." ho appena il tempo di pronunciare l'ultima parola che Luca mi tira a sé baciandomi con passione, tanta passione.
Finalmente stiamo iniziando a capire che non abbiamo più bisogno di nasconderci da nessuno, né di trattenere i nostri sentimenti.

"Ringrazia Simona, è merito suo se alla fine sono venuta"
"Volevi farti desiderare?" Luca mi accarezza una guancia, sorridendo.
"Forse" faccio spallucce "è anche giusto così"
"Io avrei voluto prepararti la cena, però, ma ora è troppo tardi" il moro si gratta la nuca imbarazzato "però un bel film con la mia bionda non me lo toglie nessuno, giusto?!"
Annuisco ricambiando il sorriso e gli cingo poi il collo con le braccia, mentre lui prende a sussurrare qualcosa nel mio orecchio, con la voce più roca del solito.
"Stasera non dobbiamo pensare a nessun'altro: niente Sara, niente Mirko, niente Diego. Ci siamo solo io e te."

Spero tanto che la storia vi stia piacendo🖤
Magari fatemi sapere cosa ne pensate🖤

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