2.6

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"Tubino nero, tacchi e rossetto rosso" Sara, sorridente, mi squadra compiaciuta da capo a piedi "vuoi proprio far impazzire Mirko, eh?"
"Tu non sei da meno" le sorrido di rimando "e neanche tu" questa volta mi rivolgo a Simona.
"Niente in confronto a te, però" risponde quest'ultima per poi rivolgersi a Sara "ieri ero in studio con Charlie e, a quanto pare, Sfera potrebbe essere interessato a te"
"Non mi stupirebbe visto tutte le battutine che sta facendo ultimamente" afferma la ragazza.
"Davvero?" Domando incredula "e cosa ne pensi?"
"Niente, insomma sto con Luca..."  fa spallucce sorvolando sulla questione, al che Simona mi rivolge uno sguardo complice, insistendo sull'argomento.
"E se ci provasse con te?"
"Perché dovrebbe?"
"Perché è Sfera" ridacchio io.
"Alla fine è un bel ragazzo, no?" Continua Simona.
"Sì ma non so cosa farei. Dipende se fa lo scemo come al solito o se ci prova seriamente"
"E se ci provasse seriamente?"
"Allora potrei pensarci. Dopotutto prima di mettermi con Luca avevo preso una sbandata per lui"

*

La porta di casa di Luca si apre, rivelando la figura del ragazzo stretta nella sua solita giacca di pelle nera; il suo sorriso si spegne non appena il suo sguardo di posa su Mirko, in particolar modo sulla sua mano attorno alla mia vita, che stringe maggiormente come per sfidare Luca.
I due ragazzi si fulminano con lo sguardo per un istante mentre varco la soglia della porta, in completo imbarazzo.

"È una serata tra amici o una sfilata di moda?" Domanda subito Sfera appoggiato al muro squadrando me, Simona e soffermandosi poi su Sara.
"Di che ti lamenti? Guarda che belle ragazze che c'abbiamo" Ridacchia Diego un attimo prima di abbracciarmi.
Mirko, nel frattempo mi stampa un bacio sulla guancia e si allontana con Dref, Charlie, Sfera e Simona, tenendomi sempre d'occhio anche a distanza; a questo punto, non appena gli altri escono in giardino, rimaniamo io, Sara, Mario e Luca in soggiorno.

"Allora come va con la ragazza con cui ti frequenti?" Domanda euforica la mia amica guardando Mario.
"Non è andata molto bene in realtà: non funzioniamo come coppia ma siamo comunque buoni amici" il ragazzo inizia a raccontare qualcosa di più riguardo la questione e nel frattempo percepisco lo sguardo di Luca puntato insistentemente su di me; non appena mi volto verso di lui, infatti, aggancia prontamente i miei occhi e sbuffa, quasi fosse annoiato, al che prende il telefono ed inizia ad armeggiare con esso.
Rivolgo perciò lo sguardo altrove e poco dopo mi arriva un messaggio, un suo messaggio.

Luca

Mi sto annoiando a
sentirli parlare

Alzo gli occhi verso il ragazzo in questione, scuotendo la testa.

Luca

Sei davanti a me, perché invece di stare appoggiato al muro non vieni qui a dirmelo?🤦🏻‍♀️

Luca abbozza un sorriso divertito e mi fa un occhiolino senza farsi notare dagli altri due. In seguito il moro si dirige verso la cucina, probabilmente per uscire a fumare in balcone, chiedendomi indirettamente di seguirlo.

"Scusate, vado un attimo in bagno." Affermo dopo un paio di minuti da quando Luca è andato via.
"Se lo fai per non sentire i nostri discorsi ti converrà restarci più di un attimo" risponde Mario sorridendo, coprendomi non appena capisce le mie reali intenzioni.
Ricambio il sorriso mentre mi alzo e mi dirigo verso il corridoio, per poi deviare in cucina.

"Non credevo che saresti venuta da me" Luca mi squadra mordendosi il labbro.
"Devi smetterla" divengo seria tutt'un tratto facendo qualche passo avanti verso di lui, con le braccia incrociate.
"Di fare cosa?"
"Di squadrarmi così, di pensare a me invece che a Sara, di fulminare Mirko con lo sguardo, di farmi impazzire, Luca" respiro profondamente per calmarmi "Smettila"
"Ammetti che provi ancora qualcosa per me"
"Sto con Mirko, e a differenza tua io al mio ragazzo ci tengo"
"Non hai idea di quanto tengo a te, però. Sicuramente molto più di Mirko"
Luca tenta di avvicinarsi ulteriormente ma non glielo permetto e, con un movimento rapido, mi allontano da lui.

"Schiarisciti le idee e a quel punto seppellirò l'ascia di guerra, ma nel frattempo stammi lontana: l'hai voluto tu tutto questo"
Detto ciò mi volto e torno dagli altri, fiera di non avergliela data vinta per una volta.
È giunto il momento che la smetta di prendersi gioco di me a suo piacimento.

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