Punti deboli- pt 2

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"Hey, troia. Andiamo a casa." Disse Jimin piazzando un braccio intorno al ragazzo dai capelli rosa che alzò gli occhi al cielo, spingendo via il suo braccio.

Le persone intorno a loro li stavano fissando visto che Jimin era piuttosto rumoroso ed erano nel mezzo del cortile. "No, non andiamo a casa. Mi porti a fare shopping." Disse Taehyung, facendo strada.

Jimin si fermò, momentaneamente confuso, prima di raggiungere il più piccolo. "E quando è stato deciso?" Domandò. "Adesso. Mi comprerai dei vestiti." Disse Taehyung mentre uscivano dal campus.

"Perché sto per comprati dei vestiti? Pensavo che lo scopo di venir fottuto fosse guadagnare un sacco di soldi."

Taehyung smise di camminare, stando difronte a Jimin, facendo fermare anche lui.

"Tu me lo devi cazzo. Da quando ti ho conosciuto mi hai fottutamente chiamato prostituta, troia, la tua puttana e sono piuttosto sicuro che tu mi abbia anche chiamato sgualdrina. Per scusarti, mi comprerai qualunque cosa io desideri, che tu lo voglia o no." Affermò Taehyung, lanciando un'occhiataccia al maggiore prima di continuare a camminare.

Jimin rilasciò un sospiro, trascinandosi sul pavimento, seguendo Taehyung.

"Perché sto per comprarti dei vestiti quando vorrei che non indossassi niente...?" Mormorò sottovoce ma venne udito chiaramente da Taehyung.

"Sei un tale pervertito."

"Che c'è di nuovo?"

Taehyung mormorò qualcosa sottovoce mentre camminavano verso la fermata dell'autobus. "Quindi dove stiamo andando?" Domandò Jimin appoggiandosi al muro del giardino di qualcuno mentre aspettavano l'autobus.

"Al centro commerciale. Ho bisogno di vestiti nuovi e come ho detto prima, li pagherai tu." Jimin alzò gli occhi al cielo sentendolo. Non era povero, ma nemmeno ricco. Aveva un sentore che Taehyung avrebbe prosciugato il suo denaro.

Il bus presto arrivò e quindi salirono, Jimin pagando il biglietto di Taehyung visto che il più giovane aveva "dimenticato" il portafoglio a casa.

Era sul fondo del suo zaino.

Si sedettero nel retro, c'erano solo un paio di persone sul bus. C'era un'anziana coppia seduta proprio davanti e qualche adolescente nel mezzo. Fortunatamente per loro non c'erano molte persone nelle vicinanze visto che Jimin non sapeva controllare il proprio volume.

"Yah... voglio parlarti." Disse Taehyung, intrigando Jimin siccome in genere era lui ad iniziare le conversazioni più serie. "Riguardo cosa?"

"Riguardo ieri.." Il ragazzo dai capelli rosa mormorò, in lieve imbarazzo semplicemente ricordando l'accaduto.

Jimin fu momentaneamente confuso ma gli eventi della notte scorsa gli tornarono velocemente in mente. "Ohh." Un ghigno apparì sul viso del maggiore. "Vuoi farlo di nuovo?" Chiese lui, scivolando più vicino a Taehyung che s'accigliò e lo spinse via.

"No, idiota. È stato così imbarazzante. I miei amici continuano a prendermi in giro e pensano che siamo una coppia... Non posso credere che l'hai fatto davanti a loro."

Jimin semplicemente rise, scorrendo le dita tra i propri capelli. "Pensavo avessimo superato il periodo in cui ci sorprendevamo per le mie azioni."

"Sapevo che eri un bastardo arrapato ma non pensavo fossi spudorato abbastanza da fare roba del genere difronte ad altre persone."

"Guarda, potrebbero essere lì mentre facciamo sesso e non m'importerebbe."

La voce di Jimin era leggermente troppo alta, face girare un paio di ragazzi seduti qualche fila davanti a loro, che guardarono strano la coppia. Si voltò anche l'anziano seduto davanti, scuotendo leggermente la testa e mormorando qualcosa sottovoce.

Seducing The Porn Star | pjm•kth Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora