Confusione

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(N/T: hey, you know the drill. Non ho potuto rileggere, segnalatemi gli errori se ne trovate. Grazie mille!)

Quando raggiunsero il loro appartamento, Jimin lanciò la propria borsa da qualche parte e si avviò nella propria camera, sbottonandosi la camicia. Afferrando un asciugamano, lanciò la camicia sul letto e si avvicinò al bagno. "Mi faccio la doccia." Informò Taehyung, che sedeva sul divano.

Il minore semplicemente mormorò in risposta, accendendo la TV. Jimin sospirò aprendo la porta del bagno e spogliandosi del tutto prima di entrare nella doccia. Girò la manopola della doccia e l'acqua calda iniziò subito a scivolare lungo la sua schiena.

Molti pensieri si fecero strada nella sua mente ed non sapeva come processarli. Essenzialmente, tutto ciò che desiderava era che Taehyung fosse suo, ma si stava dimostrando un obbiettivo difficile da raggiungere. In aggiunta, voleva discutere del futuro del più giovane senza ferire i suoi sentimenti o iniziare un litigio.

Eppure non sapeva quale fosse il modo più delicato di fare tutto ciò.

"Licenziati e basta, cazzo." Mormorò Jimin tra sé e sé. Voleva Taehyung tutto per sé. Non voleva che un'altra pornostar o che qualunque ragazzo lo toccasse, voleva fosse suo.

Dopo una doccia più lunga del normale, Jimin chiuse l'acqua ed un asciugamano da legarsi in vita e un da posarsi intorno al collo. Quando entrò in salotto non vide Taehyung, immagino quindi che fosse andato in camera sua.

Però fu piacevolmente sorpreso quando, entrando nella propria camera, trovò il più piccolo seduto sul suo letto.

"Taehyung-ah, che ci fai qui? Che succede?" Domandò, avvicinandosi all'armadio.

"Jimin, dobbiamo parlare." Il suddetto ragazzo si immobilizzò per un attimo prima di affermare una delle sue magliette smanicate. "Riguardo?"

"Riguardo a prima. Ciò di cui parlavamo mentre correvamo intorno al campo."

Quando Jimin fu abbastanza coperto, solo con una canotta nera e dei boxer, si girò per fronteggiare il più giovane.
"Che c'è da dire?" Sapeva che doveva gestire la situazione con delicatezza o sarebbe solo finita come la volta precedente.

"Cosa intendi con che c'è da dire? Jimin, sembra che tu ci abbia davvero pensato prima d'ora e che sia serio quando mi dici di lasciare il lavoro. Perché?"

Comunque, col fatto che Jimin era pur sempre Jimin, non poteva reagire a questa situazione in maniera calma e contenuta.

"Perché? Non ho già elencato abbastanza ragioni? Perché dovresti voler spendere il resto della tua vita a fare questo? Capisco che ti servivano soldi, ma adesso che sei all'università e ti laureerai presto, avrai la possibilità di guadagnare onestamente."

"Chi sei tu per giudicare le mie scelte di vita? Sei solo il mio coinquilino, Jimin. Non sei i miei genitori, né un membro della mia famiglia, solo il mio coinquilino."

Jimin si fermò per un momento, assimilando le sue parole. Era solo stato preso momentaneamente alla sprovvista da ciò che aveva detto.

"Lascia che ti chieda una cosa. Davvero ti vedi a fare questo per il resto della tua vita? Perché se è così.. credo di dover abbandonare ogni sogno e speranza di stare insieme a te."

Taehyung si sorprese a sentire ciò dal più grande. "Cosa?" Chiese, la sua voce più bassa rispetto a prima.

"Desideravo semplicemente essere con te ma questo quando ti conoscevo solo tramite i video e ti volevo solo per il sesso. Ma da quando ti ho conosciuto come persona, quel lato di te non è più importante.

Seducing The Porn Star | pjm•kth Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora