Combattuto

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Quando Taehyung ebbe finito per quella giornata, Mark si offrì di accompagnarlo a casa, così si avviarono verso il condominio camminando fianco a fianco. "Stai bene?" L'adesso biondo, Mark chiese. I due si erano tinti i capelli per uno dei loro video, Mark biondo e Taehyung castano scuro.

"Sì, sto bene." Mormorò il più piccolo, portandosi le mani in tasca mentre continuavano a camminare lungo la strada. "Chiaramente qualcosa ti turba. Che è successo?" Domandò Mark. Non gli piaceva quando Taehyung era turbato o irritato.

"Non è niente, davvero. Mi sto solo comportando da stupido, tutto qui." Disse il bruno, volendo chiudere la conversazione lì e subito. Ma non funzionava mai in quel modo. "Ha a che fare con Jimin?" Taehyung si fermò, chiedendosi come il più grande fosse saltato a quella conclusione.

"Perché pensi che abbia a che fare con Jimin?"

"Quando non ha a che fare con Jimin?"

Visto che il più giovane si ammutolì, Mark ricevette la sua risposta. "Non dirmi che ti stai davvero innamorando di lui." Chiese quest'ultimo, scuotendo la testa per la delusione. "Cosa, no, non mi sto innamorando di nessuno. Sono solo combattuto. Sono incazzato con lui ma non ho alcun diritto di esserlo." Rispose Taehyung, le sopracciglia aggrottate in maniera carina.

Il biondo non capiva di cosa Taehyung stesse parlando ed il più piccolo non voleva che lo sapesse, così si ritrovò leggermente confuso riguardo ciò che stava accadendo. "Bhe, lui è uno stronzo quindi probabilmente hai il diritto d'essere incazzato con lui."

Taehyung rilasciò un piccolo sospiro, abbassando lo sguardo sul pavimento. "La maggior parte delle volte probabilmente avresti ragione. Ma non questa volta. Lui non ha fatto niente per cui possa essere arrabbiato, eppure mi irrita comunque da morire." Odiava sentirsi in quel modo. Odiava Jimin perché lo faceva sentire in quel modo.

"Che ha fatto?" Chiese Mark, adesso estremamente curioso. Il castano non voleva che Mark lo sapesse, era una ragione stupida e l'avrebbe solo messo in imbarazzo. Quindi scosse semplicemente la testa per far intendere di non volerne parlare prima di cambiare improvvisamente discorso.

"Quand'è il tuo prossimo lavoro?" Chiese nonostante Mark stesse ancora aspettando una risposta alla domanda precedente. "Tra due giorni, penso. Tu?"

"Il prossimo fine settimana."

Alla fine raggiunsero l'edificio ed il più grande volle accompagnare Taehyung alla porta. Mentre attendevano nell'ascensore, Mark studiò il più piccolo, notando che si era nuovamente perso nei suoi pensieri. Rinunciò a chiedere visto che Taehyung non voleva rispondere, ma non riuscì ad evitare di chiedersi cosa lo stesse infastidendo tanto.

"Tae." Il biondo picchiettò la spalla di Taehyung, risvegliandolo dai suoi pensieri, visto che avevano raggiunto il piano su cui dovevamo scendere. "Sai, non devi accompagnarmi per forza per tutta la strada." Disse il più giovane, estraendo le chiavi dalla tasca. "Lo so, ma voglio farlo."

"Quindi, ci vediamo dopo?" Non appena si aprì la porta, Taehyung recepì una conversazione molto spaventosa.

"Preferirei vedere Taehyung sotto di me invece che sopra di me."

Il suddetto ragazzo si fermò sullo stipite della porta, voltando la testa mentre batteva le palpebre più volte, chiedendosi in cosa era appena capitato.

"A meno che non mi stia cavalcando."

Taehyung alzò gli occhi al cielo, schiarendosi la gola per rendere nota la sua presenza. "Oh, Taehyung sei- santa merda." Jimin si fermò quando incontrò lo sguardo del più piccolo, notando i capelli appena tinti. Rimase in silenzio per qualche istante, la stanza rimase silenziosa.

Seducing The Porn Star | pjm•kth Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora