Artemisia non si sentiva pronta, come sempre quando doveva affrontare qualcosa.
Ma perché i personaggi nei libri riuscivano ad affrontare le situazioni senza problemi?
Era il 14 febbraio: Il giorno in cui avrebbe rivelato alla sua famiglia dei suoi magici amici era arrivato e Artemisia, come sempre, era in ansia; e per ansia s'intende quella vera, quella che ti chiude i polmoni in una morsa di ferro e ti fa rigirare lo stomaco; quella che ti spegne i neuroni e che non ti fa più ragionare; quella che di solito Artemisia provava in mezzo ad una folla di persone, sospesa in aria, o in posto chiuso, ma mai completamente sola, in una camera spaziosa e con un pavimento.Ma decise non poteva arrendersi ora. Ora che era tutto programmato, ora che i suoi amici contavano su di lei, ora che aveva l'opportunità di far ritornare la sua famiglia ai tempi in cui c'era Harry, facendoli capire gli sbagli che avevano fatto.
Così prese lo zaino, gli auricolari, il telefono, e, ovviamente, il Foglio, e scese di sotto.
Si accertò che nessuno potesse vederla, quindi prese la lettera e la appoggiò sul tavolo della cucina.
Fece un respiro profondo e uscì di casa a passo sicuro, dirigendosi a scuola.____
<<Misia? Misia?! Ehi, Artedreamia, ci sei?! Torna sulla terra!>>
Artemisia sentiva a voce di Tom lontana, come se provenisse da un altro mondo. O almeno, la situazione era così, finché lui non le tirò un pugno.
<<Ma che...>> farfugliò la ragazza, cercando di non far vedere quanto in realtà quel pugno le avesse fatto male.
<<Ti vedo preoccupata, a cosa pensi? >>
"Eh, sai" avrebbe voluto rispondergli "pensavo al fatto che a mia nonna prenderà un infarto quando leggerà che ho fatto amicizia con i nipoti della sorella che lei odia che tra l'altro era una strega. "
Ma, per ovvi motivi, rispose:
<<Pensavo a... Cose da Fangirl. Tu non potresti capire.>>Mentre rispondeva all'amico una faccia sorridente spunto da dietro la spalla di Tom.
<<Ciao Misia>> la salutò Grace Chamberlain, con la sua immancabile macchina fotografica appesa al collo. <<Tom, buon San Valentino>> aggiunse poi rivolta al fidanzato, con aria sognante e palesemente innamorata cotta. Si erano messi insieme alcune settimane, nonostate la Fangirl non si fosse mai resa conto che tra i due ci fosse del tenero.
Ah, i misteri dell'amore.
Privet Drive N.4
<<Oh Dio, no...>>disse un agitatissimo Dudley Dursley, sbiancato improvvisamente, che teneva, con la mano tremante, una lettera.
<<Che succede?>>gli chiese la madre, mentre puliva il bancone della cucina.
<<A-Artemisia...Ha-ha lasciato una lettera e...>>balbettò lui, incapace di formulare una frase.
<<È scappata di casa?!>> chiese la donna, allarmata. Voleva davvero bene a quella ragazza. Così diversa, così unica.
Il figlio le passò il foglio. Man mano che continuava la lettura gli occhi si sgranavano sempre più.
Finito di leggere alzò la testa lentamente, aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse subito, senza sapere cosa dire.<<Dubito che stia scherzando, anche perché non potrebbe sapere così tanto>> disse il figlio rompendo il pesante silenzio che si era formato, e rispondendo ad una delle tante domande che frullavano nella testa della donna.
<<Secondo te sa anche, beh, di loro?>> aggiunse infine.<<Non lo so>> rispose Petunia, ancora scossa <<Dice solo che sa che sono figli di Harry...>>
<<Figli di CHI?!>> disse un voce alle loro spalle.
Vernon Dursley fissava il figlio è la moglie con gli occhi spalancati.
Quest'ultima gli passo il foglio e Vernon, alla fine, disse:<<Dobbiamo parlare con Artemisia appena torna da scuola...deve per forza scherzare...>>
_____
Appena Artemisia varcò la soglia di casa si rese conto che non sarebbe potuta semplicemente salire in camera facendo finta di nulla.
<<Artemisia!>> la chiamò infatti sua nonna dalla cucina. La sua voce non era arrabbiata, era dolce, e sembrava che la donna avesse pianto poco prima.
Quando arrivò lì Petunia le rivolse un sorriso dolce, ma un po' spento. Lei le rispose con uno dei suoi sorrisi-scalda anima
<<Vieni>> disse la donna <<Dobbiamo parlare>>.
Spazio autrice🎵
Ciao Raggi di Sole! Vi sono mancata?
Voce fuori campo: No. Vai via.Ehm... Okay.
No, scherzavo, non vi libererete di me così facilmente, MUAHAHAHAHA!!!
Sono perfida, e la perfidia vince sempre (tutti i riferimenti a OUAT sono pura casuali)!!!
Sempre parlando di malvagità: mi piace lasciarvi in ansia.... Ah ah ah!!!
Il prossimo capitolo non so quando lo pubblicherò, dato che ultimamente ho un sacco da fare.
Ma il sacco è di farina o di sassi?
Okay no, la pianto.Questa cosa è stata assolutamente inutile e penso che la maggior parte ne avrà letto la metà, ma vi voglio bene comunque, Raggi di Sole.
Io mi eclisso, ciao e buona vita.P.S. Scusate per gli errori di battitura e grammatica.
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Credendo Vides~Credendo riuscirai a vedere [HP]
Fanfiction[COMPLETATA] Artemisia Dursley è una ragazza normale; o almeno, lei si considera normale, perché agli occhi degli altri Artemisia è strana, sognatrice e con la testa fra le nuvole. I suoi compagni di classe la credono una pazza con probabilmente qu...