<<Voi siete matte>> commentò Lily, vedendo la cugina e l'amica sdraiate per terra, dopo essere appena cadute, ridendo a crepapelle.
<<E' probabilmente colpa di una commozione celebrale, Lils>> le rispose Lucy, anche se pure lei aveva un accenno di sorriso sul viso. Le due ragazze cadute continuarono a ridere.
<<Qualcuno le di una Pozione Soporifera, per favore!>> gridò Albus.
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<<Avete un prato davvero morbido sapete?>>
Artemisia annusò il suo bicchiere di Burrobirra.
<<Ma è alcolica?>> chiese dubbiosa
<<No, perché dovrebbe?>> rispose James
<<Beh...contiene la parola birra, quindi...>>
<<Cosa c'entra?>>
Rose alzò gli occhi al cielo.
<<Se studiassi Babbanologia lo sapresti, James...>>
<<Ma non mi serve! E non mi interessa!>> ribattè lui
<<Mi spiace interrompere la vostra conversazione sulle vostre bellissime materie>> li fermò Artemisia <<Ma questa è una cosa buonissima! E' dolcissima... e non sa di burro... sono scioccata.>>
Hugo la guardò fisso negli occhi, con una faccia inquietante
<<Eh già>>
La Dursley la guardò, sorridendo con la sua stessa espressione da maniaco
<<Ma nella vostra famiglia vi divertite a guardare la gente fisso negli occhi. Non dico che non sia carino, ma mi mette in soggezione>>
<<So cosa possiamo farle fare!>> scattò Fred, senza nessun collegamento apparente alla conversazione che stavano avendo.
<<Nessuno te lo ha chiesto...>> ribattè Roxanne
<<Possiamo farla giocare a Scacchi Magici!>> continuò il ragazzo facendo finta di non averla sentita, e continuando a non specificare il soggetto.
<<Misia, stai ferma lì.>> e detto ciò salì al piano di sopra, tornando dopo poco con una scacchiera. La appoggiò sul tavolino del salotto e si mise a sistemare tutti i pezzi.
Artemisia notò che se li metteva leggermente fuori dalla casella, quelli si sistemavano da soli. La ragazza sgranò gli occhi.
<<So che non dovrei più sorprendermi di niente ma... I pezzi si muovono?!>>
<<Sì>> rispose Fred <<Difatti per farli muovere devi dirgli dove andare, e loro faranno tutto da soli>>
<<Wow!>>
<<Bene. cominciamo!>>
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Artemisia perse, ovviamente. In primis perché non aveva mai giocato a scacchi ( per giocarci bisognava essere in due, e la ragazza preferiva i giochi da singoli) ma soprattutto perché comandare dei pezzi senzienti era molto strano e molto complicato.
A pranzo i ragazzi mangiarono un po' di cose "raccolte", se così si può dire, a caso, e per tutto il pomeriggio restarono sdraiati in salotto, chi sul divano e chi sul pavimento, ascoltando Artemisia leggere "Le Fiabe Di Beda Il Bardo" perché trovavano la sua voce estremamente rilassante.
Erano arrivati alla fine de "La Fiaba Dei Tre Fratelli" con la Dursley che commentava cose del tipo "Certo che gli scrittori non cambiano mai: anche a questo Beda piaceva ammazzare la gente un po' a caso", quando Harry, Ginny, Ron, Hermione rientrarono a casa.
Harry sorrideva. Era andato tutto bene.Quando a cena i quattro raccontarono della giornata che avevano passato, Artemisia cercò con tutta sé stessa di trattenere li risate. Alla fine non era successo niente di strano, e la ragazza sentì la tensione che svaniva, come se le avessero tolto un sasso dal cuore.
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I giorni passarono, ed Artemisia cominciò a sentirsi sempre di più a suo agio ed integrata nel mondo dei suoi amici.
Una delle cose migliori avvenne verso metà mese, quando i ragazzi, accompagnati da Hermione, Ginny e Luna (con anche Victoire e Teddy, che si erano aggiunti all'ultimo), andarono a Diagon Alley per comprare le cose per la scuola, che sarebbe cominciata a breve. Artemisia li seguì soprattutto per vedere in modo più ampio in cosa consistesse il Mondo Magico.
La ragazza quella mattina si svegliò tutta pimpante, si vestì in fretta e scese di sotto, dove tutti erano pronti per partire.
<<Andremo con la Polvere Volante>> le spiegò Hermione <<per evitare di dover viaggiare fino a Londra>>
<<Questo posto si trova a Londra? E dove?>> esclamò la Dursley
<<Charing Cross Road. Oh almeno, è lì l'entrata del Paiolo Magico. Ma è nascosta agli occhi dei Babbani, quindi è praticamente impossibile che tu l'abbia vista>> le spiegò Rose
<<Charing Cross Road? Ci sono stata il settembre scorso con la scuola!>> Artemisia fece un respiro profondo <<Okay, meglio non pensarci>>
<<Bene>> disse Victoire <<Allora possiamo andare. Devi prendere un po' di Polvere ed entrare nel camino. La butti a terra e dici il nome del posto dove vuoi andare. Non è difficile.>>
<<Scandisci bene le parole.>> le suggerì Ginny, ridendo.
Artemisia prese un po' di polvere dal vaso che stava tenendo Teddy ed entrò nel camino. Chiuse gli occhi, buttò la cenere a terra e gridò <<Diagon Alley!>> scandendo le parole come si fa quando si parla con un assistente vocale.
Una fiamma verde si alzò dal nulla e la inghiottì, facendola scomparire.
Spazio autrice🎵
Hi! Come state?
Io sto bene, grazie (che bello parlare da soli).
Lo so che potrebbe diventare ripetitivo, ma...
805 letture.
Ora esplodo......
Ah ah... No.
Mi dovrete ancora sopportare.
Comunque grazie!!! (datemi dei sinonimi, per favore!)
Non mi sarei mai aspettata un "successo" così grande!!!
Grazie, davvero.Okay, basta. Vi ho tolto tempo a sufficienza... Bye!!
P.S. Scusate per gli errori di grammatica e battitura.
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Credendo Vides~Credendo riuscirai a vedere [HP]
Fanfic[COMPLETATA] Artemisia Dursley è una ragazza normale; o almeno, lei si considera normale, perché agli occhi degli altri Artemisia è strana, sognatrice e con la testa fra le nuvole. I suoi compagni di classe la credono una pazza con probabilmente qu...