Non ho fame, non mangio forse da una settimana, a scuola è sempre la solita routine:
appena arrivo all'istituto il ragazzo del club di tennis mi fa il solito cenno che sta a significare "Ci vediamo lì, Sunmi", al terzo piano prima di pranzare. A volte ho le guance arrossate, ma non più per l'imbarazzo, non più. Quel ragazzo credo sia giapponese, si chiama Takashi Suzuki.«Sunmi!» chiamò il mio nome.
Appena sentii la sua voce mi irrigidii, ma mi disse che prima di andare a mensa sarei dovuta passare per il corridoio dell'ultimo piano, doveva parlarmi. Io accettai, pensavo che volesse chiedermi scusa senza che tutti lo vedessero. Poteva essere una buona scusa.
La campanella suonò e mi diressi al punto d'incontro.
Era vicino alle porte del bagno girato di spalle, ma appena mi sentì si voltò: indossava una camicia bianca e dei pantaloni blu scuro sorretti da una cinta nera, la divisa che avrebbero dovuto indossare tutti gli studenti. Aveva i capelli a caschetto, con qualche ciuffo che copriva la fronte, delle labbra di un rosa scuro, molto carnose che stavano alla perfezione con la grandezza del suo piccolo naso e i suoi occhi scuri, quasi color nero; solo in quel momento notai quanto si potesse vedere il suo pomo d'Adamo.
Mi avvicinai a lui dicendo: «Eccomi, di cosa volevi parlarmi?»
«Quindi hai una voce?» rise.
Annuii. Cominciò ad avvicinarsi, io mi limitai a guardarlo in maniera interrogativa.
«Non voglio parlarti di nulla.» rispose alla mia domanda.
Aggrottai la fronte.
Mi prese dal collo, tentò di alzarmi ma mi disse che ero troppo pesante e che sarei dovuta dimagrire, quindi mi buttò a terra e mi diede dei calci nello stomaco, da lì iniziai a non mangiare.
"Mi sento grassa, devo dimagrire." iniziai a ripetermi.
Non riesco più a camminare con la schiena diritta, sono sempre curva a causa del dolore.
La mia pancia ha varie macchie viola tendenti al blu.
Fa veramente male.
Kim Taehyung?
Lui e i suoi amici non si fanno vivi da circa una settimana, quindi Takashi Suzuki ne sta approfittando insieme a Im Nayeon.
Non ci sono più le urla nei corridoi, è un sollievo.
Sungjae non l'ho più visto, mi ha anche bloccata su tutti i social.
Non riesco ad esprimere il dolore che sto provando.
Non riesco a fare più nulla, educazione fisica o camminare in un modo normale.
Mi sento distrutta fisicamente ed emotivamente, non mi sono mai sentita così. Mai.
Mia madre non sa che non sto più mangiando, porto sempre il cibo in camera per poi darlo al mio gatto.
Mi trovo già in classe, ho le lacrime agli occhi, come quasi ogni mattina.
Desidero solo qualcuno che mi aiuti. Non chiedo altro.
A distrarmi dai miei pensieri sono delle urla di una ragazzina:«Sono tornati!» dice euforica.
"Taehyung e i suoi amici, ne sono sicura." penso.
Sento una fragorosa risata provenire dal corridoio principale.
"Kim Seokjin." mi dico sicura, la sua risata è inconfondibile.
«Cosa guardi?» chiede una voce con un tono pacato, attirando la mia attenzione.
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Why Me? [Kim Taehyung]
Fanfiction«Perché me?» domando con le lacrime agli occhi. Mi guarda con paura, con occhi spalancati pregandomi di perdonarlo.