Che la fortuna possa essere sempre a tuo favore

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-Invece di stare al computer potresti anche aiutarmi- mi richiamò mio padre che con fatica aveva trasportato un letto nella mia camera.

Era domenica pomeriggio, ovvero il giorno che sanciva l'inizio della guerra, nonché convivenza, tra me e Styles. Lo guardai riducendo gli occhi a due fessure per poi ritornare a fissare lo schermo che mostrava la pagina di facebook. Che cosa pretendeva? Che saltassi dalla gioia nel trascorrere del tempo con il mio peggior nemico?

Lo sentii sbuffare sonoramente per poi affermare:- A momenti sarà qui. Ti prego solo di essere gentile-.

Chiusi di scatto il mio computer portatile e con passo pesante mi trascinai giù in cucina per prepararmi un tè caldo. Non riuscivo a capire come i miei genitori si lasciassero ingannare dalla falsa educazione di quell'idiota di Harry Styles. Presi il cellulare dalla tasca della felpa blu che stavo indossando e, scrivendo un messaggio nella conversazione che avevo in comune con Audrey e Katherine, andai in salotto.

Io: "Credo che presto farò una strage a casa mia"

Katherine: "è già arrivato?"

Io: "No, ma è questione di poco"

Audrey: "Che la fortuna possa essere sempre a tuo favore"

Io: "Molto divertente, ma non sono in vena di cazzate"

Katherine: "Qua ci vuole il nostro intervento. Questa sera facciamo un salto a casa tua"

Audrey: "Porto qualche film da vedere"

Io: "Vi adoro"

Rimisi il cellulare in tasca e portai la tazza di tè alla bocca per sorseggiarne un po’. Loro erano sempre pronte ad aiutarmi e tirarmi su di morale, persino quando il mio comportamento aveva lasciato un po’ a desiderare. I miei pensieri furono presto interrotti dal campanello. Feci un respiro profondo e terminai il tè tutto d'un fiato scottandomi leggermente la lingua.

-Harry caro, accomodati- parlò mia madre facendolo entrare in salotto con la sua valigia fin troppo grande per i miei gusti. 

-Ti sei portato mezza casa?- dissi cercando di trattenere una risata.

-Scarlett!- mi richiamò mio padre che era appena entrato nel salotto e che stava salutando calorosamente Styles.

Alzai gli occhi al cielo e dopo aver tossito per richiamare la loro attenzione chiesi:- è un problema se questa sera vengono Audrey e Katherine?-.

-Nessun problema- disse mia madre per poi continuare come se avesse avuto un'idea brillante:- Harry perché non inviti anche qualche tuo amico?-.

-Non se ne parla- sbottai io.

-Non vorrei creare disturbo- rispose Styles con falsa aria educata e con un finto adorabile sorriso. Se continua a mostrare quelle fossette, sarò costretta a spaccargli la faccia.

-Credimi non è nessun disturbo. Fai come se fossi a casa tua e ti prego di ignorare Scarlett- parlò questa volta mio padre guardandomi di traverso.

Poi aggiunse:- Scarlett, aiutalo a sistemarsi in camera tua-.

Alzai gli occhi al cielo spazientita e, dopo aver poggiato la tazza vuota sul tavolino basso davanti al divano su cui ero seduta, dissi al Nido d'Uccelli:- Muovi il culo e seguimi-.

Salimmo le scale in silenzio e quando raggiungemmo la mia camera, mi buttai a peso morto sul mio letto e incrociai le braccia.

-Mettiamo in chiaro qualche regola- sbottai tutto d'un tratto mentre lui iniziava a sistemare le sue cose.

10 Things I Hate About You [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora