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Avevo trovato una buon amica, nonostante i miei pensieri alquanto perversi su di lei riuscivo a parlarle con un po di coraggio, la timidezza ancora c'era però non come la prima volta che la vidi.

Scoprì che lei mi aveva già visto prima di quel giorno, avevamo lo stesso prof d'arte e lui ci fece vedere un film in teatro, io non mi ero accorta di lei perché stavo scherzando con la mia miglior amica, nonché mia compagna di banco, ero troppo presa da vedere chi avessi dietro infatti in un primo momento non ci credevo molto che lei mi avesse notato e che si fosse ricordata di me.

Ero fra i banchi di quella noiosa scuola, quando entrò la bidella "Ragazzi domani tutta la scuola entrerà alle 10:00" io pensai subito a lei, era della centrale però comunque la bidella aveva specificato che tutta scuola fosse entrata a quell'ora, volevo chiederle di stare insieme dalle 8 alle 10 però era fidanzata, non volevo darle fastidio o rovinare tutto, quel pomeriggio lei mi chiese di vederci il giorno dopo per fare colazione assieme, sapeva che non mangiavo da un po quindi voleva convincermi in qualche modo a mangiare, non riusciva a vedermi così, erano passati pochissimi giorni però c'era una certa affinità fra me e lei. Decidemmo di passare la mattinata assieme, furono delle belle ore, mi sentivo bene con lei, mi ha anche convinta a mangiare, non so neanche come io abbia ceduto, lei pensa che io l'abbia fatto per non studiare, mi aveva detto che se non mangiavo dovevo fare i compiti che il giorno prima non avevo fatto ed io decisi di mangiare, in realtà scelsi ciò per farla contenta, adoravo quando sorrideva quindi se questo poteva farla felice perché non farlo?

Ormai parlavamo tutti i giorni a tutte le ore, è sempre stato difficile sentirla perché dovevamo nasconderci dalla sua ragazza, anche se non era della nostra stessa città guardava tutti i suoi accessi, una stalker psicopatica direi.

Ricordo ancora il mio primo vero pensiero su di lei, quando pensavo che volevo conoscerla in realtà pensavo anche un altra cosa.
Quando incrociai il suo sguardo quel 17 ottobre pensai a quanto desideravo averla tutta per me, desideravo il suo fiato sul mio collo, volevo chiudermi in bagno con lei, sbatterla nel muro del bagno, per quanto io fossi bassa quindi baciarla sarebbe stato difficile volevo farle capire quanto la desideravo, non era mai successo che una ragazza mi provocasse tutto ciò, ero sempre stata impassibile e indifferente ma con lei non era così, lei mi provocava un qualcosa di strano dentro di me, volevo essere dominata da lei, ho sempre amato il sesso intenso anche se con una donna non l'ho mai fatto, lei faceva uscire in me quella parte selvaggia e vogliosa.

Ho sempre pensato che nello sguardo, esiste il massimo dell'attrazione. La fisica dovrebbe tenerne conto nei suoi esperimenti. E' più facile staccare una calamita dal metallo che staccare i miei occhi su quel viso e su quel corpo che mi rende così vulnerabile alle mie più oscure voglie. Si mi rende vulnerabile e ogni secondo di più desidero fare l'amore con lei, non riesco neanche a guardarla negli occhi perché la tentazione di far unire le nostre labbra in una danza lenta e seducente era troppa, la verità è che comunque continuo ad immaginare il momento in cui le nostre labbra si sfioreranno.

Vorrei trovare il coraggio di dedicarle ciò:
" Vorrei regalarti un'avventura
una di quelle che restano
nei ricordi e nel cuore
prenderti per mano
e strapparti da tutto il resto.
Ti porterei al mare
aspettando un tramonto
che non finirebbe mai.
Ti inviterei a ballare
sotto le stelle
anche se a dirla tutta
non sono una gran ballerina.
Ti coprirei dal freddo abbracciandoti.
Infine ti riporterei a casa,
e guardandoti negli occhi
ti direi che é stato magnifico
che te sei fantastica
e che mi manchi sempre."

Chiunque starà pensando che sono innamorata, no non è così, il mio non è amore e non è neanche volere bene, è qualcosa a cui non si può dare un nome e onestamente non m'importa neanche definire ciò che io e lei siamo, per me è importate e farei di tutto per stare al suo fianco, vorrei starle accanto non per un secondo fine ma perché lei è tanto buona e dolce, merita una persona che la faccia felice, che la metta sempre al primo posto e non la faccia soffrire, merita qualcuno di stabile, che resta nonostante tutto e nonostante tutti che la fa andare a dormire senza il pensiero e la preoccupazione che quel qualcuno l'abbandoni il giorno seguente.
Lei merita una persona che la tratti come se fosse la cosa più preziosa al mondo.

Come ho già detto lei è una ragazza alta con i capelli corti e colorati, anche lei ha gli occhi chiari ed un viso che riesce a farti bagnare con uno sguardo, ha un anno in più di me, si chiama Leila ed è la ragazza più intrigante e bella che io abbia conosciuto, la sua bellezza fisica è qualcosa di unico, non posso fare altro che pensare quanto vorrei averla nuda davanti a me, baciarla e farle venire i brividi per l'eccitazione però questo è solamente qualcosa di stupido perché la parte più bella di lei è il carattere, ha quel modo di fare che ti fotte il cervello e riesce ad insediarsi nella tua mente con una velocità incredibile, la cosa che più mi eccita di lei è proprio questo.

Dopo un paio di settimane finalmente mi ha abbracciata, volevo sprofondare fra le sue braccia, mi ha colta alla sprovvista, aspettavo questo momento da tanto, in quell'abbraccio penso di aver lasciato un pezzo del mio cuore che torna da me ogni volta che ci rivediamo e ci riabbracciamo.

~My erotic dream~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora