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Pov's Halsey

Ci sono cose che gli altri non vedono, come le mie debolezze. Cerco sempre di tenerle nascoste e cerco sempre di non far penetrare nessuno nelle mie difese. Gli altri non sanno come ferirmi, vanno alla ceca e c'è lo 0,43% di probabilità che azzecchino proprio l'argomento tabù. Almeno così era qualche hanno fa: con il passare del tempo sono aumentati molto gli argomenti tabù per me e quella percentuale è salita di molto. Alla fine ho solo cominciato a contare i pezzi che rimanevano di me, ma quanti ne sono rimasti effettivamente? Non molti, molti sono così in frantumi che prenderli con la mano è impossibile. Sono come un vetro rotto che ha cominciato a rimettersi a posto.

Sto parlando con Axel, gli sto spiegando la mia decisone e so già che mi getterà fuori di casa. "Sono desolata..." concludo. Lui sa tutto del mio passato, ma non so se comprende come esso mi ha segnato e come gli anni abbiano solo aggravato la cosa. "E per cosa ti staresti esattamente scusando?" Il suo sorriso dolce mi spiazza anche perché non l'ho mai visto sul suo viso. Abbasso il viso: "Perché lasciò il quinto settore, mi sembra...no, mi sto scusando perché so che ti ho deluso!" Lo sento ridacchiare, così alzo lo sguardo piantando i miei occhi cremisi nei suoi neri. "Non preoccuparti, non sono per niente deluso!" dice sorridendo. Si alza e si versa un po' di caffè: "Mi sono abituato ad averti attorno e, nei pochi momenti in cui abbandonavi quel tuo essere formale, mi sono affezionato a te sempre di più. Oramai fai parte della nostra famiglia, sei una Blaze anche senza prenderne il cognome!" Davvero? "Ma..." tento di ribattere, ma non so cosa dire. Mi fa piacere quello che ha detto Axel, in effetti mi hanno fatto sentire come una di casa e io mi ero abituata a vivere qui. "Quindi non mi caccerai di casa?" chiedo con tono incerto. Lui si gira e mi sorride: "Certo che no!" Lasciò che un respiro di sollievo mi abbandoni e prendo la tazza di caffè macchiato con latte che lui mi porge. "Sarà semplicemente strano non sentirti più con quei noiosi torni formali che ti ostinavi ad usare" commenta strappandomi un sorriso. "Tsk, volevo essere educata!" protesto con una finta smorfia contrariata. Lo vedo sorridere e devo dire che come spettacolo il sorriso della gente mi piace molto.

Sto girando per i corridoi della villa, poi Delia mi si parla davanti. "Voi della Raimon vi prendete sempre i migliori" dice scocciata. Io ghigno: "Ti riferisci a Mandy?" Lei annuisce e poi dice: "Almeno prenditi cura di lei!" Inclino la testa di lato: "Questo ti renderebbe felice?" Lei guarda tutto tranne che me: "Cosa ti importa di me?" "Viviamo sotto lo stesso tetto, no?" "Già..." Sospiro: "Comunque non c'era bisogno che me lo chiedessi, lo avrei fatto comunque. Sai, Mandy è mia sorella!" Lei annuisce: "Lo so, me l'ha detto." Quindi Mandy le ha raccontato tutto, vuol dire che si fida di lei. Sospirò e guardo l'ora: 19.15, tra venti minuti devo uscire. Riccardo ha invitato tutta la squadra a casa sua per una cena e dare il benvenuto al nuovo membro, ma sopratutto per passare una serata insieme senza pensieri. "Ora devo andare" dico, ma quando torno a guardare davanti a me lei non c'è più. Vabbè! Vado in camera mia e mi preparo per la cena truccandomi anche, cosa davvero eccezionale per me. Mi metto una camicetta bianca sopra una gonna nera intonata con una giacca del medesimo colore. Con la luce della mia camera i miei capelli sembrano quasi bianchi, in effetti sono proprio biondi biondi, più di quelli di mio padre. Esco di casa alle 19.35 e mi faccio accompagnare da un autista di casa Blaze. Scendo ritrovandomi davanti al cancello di una villa che quasi eguaglia in grandezza quella in cui vivo. "Wow! Ma com'è che qui sono tutti ricchi?!" dico tra me e me. "Bah, me lo chiedo anch'io!" Mi giro incontrando gli occhi blu di Mandy. Abbasso lo sguardo sul suo abbigliamento: porta dei jeans scuri strappati sulle ginocchia che devo dire la rendono molto sexy, una canotta nera con sopra una felpa. Semplice ma sexy! "Salve" dico. Lei mi sorride: "Salve!"

Bene...ricominciamo da qui!

Ci vuole coraggio!••Inazuma Eleven GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora