23. Fuori dalle regole

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"The universe is under no obligation
to make sense to you"
-N D T

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-Non penso sia una buona idea...- continuo a ripetere per la centesima volta a Tasha mentre ormai siamo difronte al cancello del carcere minorile.

-Stai tranquilla...- mi appoggia una mano sulla spalla -So quello che faccio...- aggiunge.

-Ma non possiamo entrare...- dico come se fosse ovvio, perché nonostante io abbia il permesso, oggi non ho lezione con Daniel.
-Adesso c'è l'ora d'aria...- mi spiega mentre ci stiamo dirigendo verso il retro dell'edificio, dove si trova il grande giardino.
-C'è una grande rete...ma comunque riusciremo a vederli...- mi spiega mentre si guarda intorno ripetutamente.

Ci sono meno guardie ma riesco a notare benissimo almeno una decina di telecamere puntate esattamente sopra di noi.
Tasha sembra leggermi nel pensiero.
-Oh non preoccuparti per quelle...non le controllano quasi mai-
Quasi?

Dopo l'uscita con lei e Tobias ammetto che abbiamo legato di più.
Perfino Tobias la trova molto simpatica.
È stata proprio Tasha a proporci di fare questa visita improvvisa, spiegandoci che è una cosa che le è capitato spesso di fare, per vedere Alger.
Tobias ha rifiutato immediatamente spiegando che non era sicuro e sicuramente ci avrebbero beccato.
All'inizio anche io la pensavo come lui.

"Non succederà niente! È sicuro"
"Per favore accompagnami almeno!"
"Fidati di me!"
Erano queste le parole con cui Tasha per qualche strana ragione mi aveva convinta.

Vederla così felice all'idea di rivedere Alger...
Non potevo lasciarla rischiare da sola, sono sicura che avrebbe fatto la stessa cosa per me.
In fin dei conti il dirigente e le guardie mi conoscono, potrebbero essersi dimenticata che oggi è una giornata senza lezioni.

-Questa è chiamata "zona libera"...- mi spiega Tasha indicando l'angolo in cui ci troviamo.
-Le guardie da questa angolazione non ci vedono, e questo muro accanto alla rete può coprirci in caso di emergenza...- aggiunge mentre la vedo sedersi sul muretto.

Indossa una maglia aderente grigia che lascia intravede il prosperoso seno, e un jeans altrettanto stretto.
I capelli raccolti in treccine sono più luminosi del solito.
Si deve essere fatta bella per Alger, e sicuramente ci è riuscita perché catturerebbe subito l'attenzione di chiunque.
Mi piace vederla sorridere mentre sposta di continuo lo sguardo attraverso la rete, aspettando di vederlo uscire.

-Non hai caldo?- domanda poi, passando lo sguardo su di me.
Indosso anche io dei jeans, insieme ad una canottiera, tutto il ciò però è coperto da un lungo maglione di colore rosa cipria chiaro.
So benissimo che sicuramente trova il mio outfit noioso e fuori moda, ma mi sono sempre vestita così, e per il momento non ho intenzione di cambiare le mie abitudini.

-No...sto bene- le sorrido e lei ricambia subito.
-Sai hai un fisico molto bello...dovresti valorizzarlo di più...- mormora mentre con una mano tocca la stoffa del mio grande cardigan.
-Così sembri solo nasconderti...-

-Mi sento più a mio agio così...- le spiego, anche se una parte di me invidia il modo in cui altre ragazze della mia età riescano a mostrarsi senza sentirsi a disagio, come Tasha.
-La prossima settimana direi che andremo a fare shopping!- controbatte lei mentre si accende una sigaretta.

Difficult HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora