SEQUEL-Trentanove

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Taehyung prese il coltello iniziando a tagliare a piccoli tocchetti le verdure, mentre, nervoso, si mordeva il labbro inferiore.

Jungkook stava apparecchiando la tavola e di tanto in tanto gli lanciava delle occhiate. Da quando si erano asciugati e  vestiti Taehyung non aveva proferito parola.

Jungkook appoggiò il mento sulla spalla di Taehyung, circondano il suo busto con le braccia e stringendolo forte forte.

"Amore, è succcesso qualcosa? Sei turbato? Arrabbiato?"

L'altro non rispose, arrossì soltanto voltandosi verso di lui.

Kook si staccò, si appoggiò al tavolo e con le braccia incrociate, lo fissò, aspettando una sua confessione.

"Giura che non mi prendi in giro o dici niente" disse Taehyung guardandolo di sotecchi.

L'altro rise "Non te lo prometto, ma dimmi"

Taehyung abbassò lo sguardo e "A me... Si a me è piaciuto stasera... Ma... Dobbiamo rifarlo per forza?"

Il maggiore lo guardò confuso "In che senso? Scusa non capisco"

Taehyung si maledì. Come poteva dirgli una cosa del genere senza che Jungkook lo prendesse in giro? Impossibile.

"È che... Bhe in realtà.. Preferisco... Altre cose"

Rimase sul vago e capì di essersi scavato la fossa da solo quando vide le labbra di Kookie aprirsi in un ghigno.

"Preferisci stare sotto, vero?"

L'altro annuì e diventò ancora più rosso, Jungkook si avvicinò e gli sorrise malizioso "Ti piace urlare, vero?"

"Smettila" disse Taehyung colpendolo sul braccio mentre l'altro non smetteva di ridere.

"Ti piace essere dominato" e no, questa non era una domanda.

"E dimmi Taehyung, perché ti piace cosi tanto stare sotto?"

Il più piccolo volle sotterrarsi.

Farfuglió qualcosa che alle orecchie di Jungkook arrivarono come delle parole sconnesse.

"Scusa, amore, non ho capito"

Taehyung a quel punto battè un piede a terra e sospirò "Mi piace perché lo hai grosso e perché sei bravo. E anche perché non sei delicato ecco"

Pervert Boy|| Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora