Parte 19

0 0 0
                                    

Arrivò la mattina...

Mi svegliai, guardai Karen per un attimo e, mi scese una lacrima che, cadde sul viso di Karen, svegliandola.
K:Perché piangi?
N:È che temo che non troveremo più il bambino, temo di poterti fare del male, temo di non poterti riuscire a proteggere. Ho paura di perdere te e il bambino.
K:Tu non perderai nessuno, sono sicura che ce la farai, anzi, che ce la faremo, insieme. Troveremo il bambino, uccideremo Katie e poi cominceremo una nuova vita.
N:Lo spero tanto
Karen mi accarezzò il viso, mi sorrise piano e poi mi diede un bacio che approfondimmo immediatamente.
K:Dai, ora alziamoci e andiamo
N:Va bene
E, un altro giorno ha inizio.
Raccogliemmo tutte le coperte, le rimettemmo nello zaino e cominciammo a camminare. Camminando, Karen mi chiede:
K:Come vorresti che fosse la nostra nuova casa?
N:Lascerò decidere a te
K:Come? Hahaha, io devo già decidere come vestire Jacob e che strumenti devo comprare
N:Caspita, allora toccherà a me scegliere il quartiere, la casa, il colore, l'arredamento, ecc...?
K:Si, sarà difficile ma, sono sicura che ce la farai
N:Immagino già la cameretta del bambino, blu e azzurra, piena di giocattoli graziosi e, una culla. Lui è dentro e, io e te siamo intorno a lui e, stiamo ridendo e giocando. Lui ci sorride e, dice la sua prima parola
K:papà
N:papà?
K:Si, la sua prima parola dovrà essere papà. Qualsiasi altra mamma vorrebbe che la sua prima parola fosse proprio mamma ma, io non sono come le altre mamme. Voglio che la sua prima parola fosse papà. Il papà più figo, dolce, forte, premuroso e socievole di tutto il pianeta
N:Adoro la mia bellissima mamma
K:Hahaha, scemo
Ci giriamo entrambi verso un edificio alto 7 piani, era l'edificio dove stava il piccolo Jacob...

•KasinO•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora