Al primo ristorante ci fermammo e andammo a pranzare.
Appena finito di mangiare uscimmo fuori. Karen mi guardava con occhi dolcissimi. Mi avvicinai a lei e la baciai.
Ci staccammo dopo un paio di secondi e notammo che, davanti a noi, c'era una donna poco anziana che ci fissava.
Karen mi disse sotto voce:
K:Amore, cosa vuole quella?
N:Non lo so
Mi girai verso quella donna e dissi a gran voce:
N:Serve qualcosa?
Lei:No no, stavo aspettando mio marito
N:Non potrebbe aspettarlo da un'altra parte forse?
Lei:Certo, come vuoi!
E se ne andò con sguardo minaccioso.
K:Quella donna mi intimoriva
N:È solo una vecchia anziana che cerca di intromettersi nei fatti degli altri
K:Beh, a me sembra di averla già vista.
N:Dove?
K:In una foto che mi fece vedere mia madre. Era ritratto mio padre e, quella donna dietro che lo guardava come se volesse ucciderlo
N:Sarà stato un caso
K:Forse
Continuammo a camminare quando Karen si piegò in ginocchio davanti ad un parcheggio e si mise a piangere e urlare, sembrava doloroso.
N:Karen, cos'hai, stai bene?
K:È lui
N:Chi lui?
K:Il bambino, sta per nascere, si sonno rotte le acque
N:Oh mio Dio
Chiamai subito un'ambulanza, la cui venne in fretta e ci portarono in ospedale...
Karen era in sala parto e io ero a fianco a lei per tenergli la mano.
Stava soffrendo tantissimo.
Presto il bambino uscì, piangeva e strillava ma, in fondo, era stupendo.
K:Assomiglia a suo padre(rivolgendosi a me)
Dott.:Complimenti, bellissimo bambino. Vuole darmi il nome del giovanotto signore?
N:Oh si, si chiama Jacob
Dott.:Bellissimo nome, lo metterò sul testo che dovrà firmare.
Restammo in ospedale per almeno due ore. Firmammo la carta e ce ne andammo.
Prenotammo un hotel nelle vicinanze e entrammo in camera.
N:È bellissimo
K:Proprio come te
N:Hahaha
K:Ti amo
N:Ti amo
K:Senti, vado a fare la doccia mentre il bimbo dorme
N:Ti raggiungo
Andammo in doccia insieme. Finimmo presto, ci vestimmo e uscimmo dal bagno.
Quando uscimmo, la culla con il bambino non c'era più ma, sul letto c'era una lettera e il ciuccio del bimbo. Io e Karen scoppiammo in lacrime.
K:L'ha preso, come ha potuto? Come?
Leggemmo la lettera insieme, diceva:Sapevo che ce l'avrei fatta a prendere il vostro
amatissimo e appena nato Jacob. Spero abbiate
pianto parecchio. Lo terrò io e, se provate a denunciare o me o
la sua scomparsa, gli farò fare una morte lenta e dolorosa.
Non provate a cercarlo perché, altrimenti, potreste
morire anche voi.
ThomEravamo distrutti. Dormimmo per alcuni minuti e poi ci incamminammo per cercarlo...
STAI LEGGENDO
•KasinO•
RomansTutti dicono che in adolescenza si cambia. Forse NO. Forse succede soltanto che si vede la vita da un'altra traiettoria. Si comincia a scegliere cosa è GIUSTO e cose è SBAGLIATO...