Cap 5

176 7 0
                                    

La notte l'ho passata così, accasciata a terra piangendo quando ad un certo punto..

"Anya, ecco qui gli scatoloni metti qui i tuoi libri e le tue cose"dice Mamma.

"Vai a cagare! Invece di consolarmi, di chiederti perché ho una vita di merda, pensi solo al bene tuo e di Papà senza sapere che una persona, ma che dico persona, tua figlia stia buttando via gli anni più belli della sua vita per causa tua! Ti odio".

Io di solito non sono così però è quello che veramente penso di lei e che dovevo dire. Corro nella mia camera prendo una valigia, metto dentro tutti i miei vestiti (era molto grande) prendo il caricabatterie, il computer, l'ipad e esco per mettere tutto in macchina. E subito dopo uscirono da casa Harry, Mamma e Papà e chiusero la porta.

Harry entra in macchina sedendosi dietro con me, papà al posto del guidatore e Mamma al posto del passeggero. Per tutto il viaggio in macchina ascolto attraverso la musica delle mie cuffiette Harry litigare con i nostri genitori.

Invece nel viaggio in aereo ho ascoltato la musica, giocato a candy crusch saga, e parlato con mio fratello.

Arrivati a Parigi andiamo subito nella nostra nuova casa.

Una fottuta casa bellissima, al quinto piano di un palazzo moderno sugli Champs Elysées fatta tutta di vetri modernissima arredata con mobili bianchi e neri. Subito vado nella mia camera, la quale è grande con un murales che ritraeva una città di notte dietro a un letto a due piazze bianco, davanti una scrivania moderna bianca con una lampada nera e un pacchetto grande sopra, l'apro e trovo dentro un iMac bianco bellissimo.

Dopo aver guardato il mio nuovo computer vado verso la finestra, una parete fatta tutta di vetri che dava sulla via, mi siedo sul puff vicino alla parete,apro uno scatolone e prendo un diario con una penna per scrivere tutto quello che mi sarebbe successo in questi fottuti giorni a Parigi e per scrivere quello che mi mancava di casa. Si per questa, per quanto fosse la casa piu bella che abbia mai visto non l'avrei mai definita casa.

Giorno 1

Ormai sono arrivata a Parigi da circa 5 ore e non sono ancora uscita a vedere la città , mi sono anche rifiutata di pranzare e mi sono isolata qui in camera per scrivere.

Scrivere di te, di te Zayn.

Stiamo insieme da 8 giorni.

Mi manchi cosi tanto, ero abituata a vederti tutti i giorni a scuola, a sbavare dietro te senza che tu sapessi neanche della mia esistenza.Quando eravamo a scuola e ti vedevo stare con Perrie e baciarla tutto il tempo non sai quanto stavo male, quanto soffrivo.

Però quando finalmente alla festa sono successe quelle cose, tu non ti immagini neanche quanto ero felice, contenta ed ora eccomi qui, sola come sempre d'altronde a scrivere sta cosa e a sperare di rivederti. Un giorno.

Ed ora mentre sono qui a maledire tutte le persone francesi che passano tu sarai a casa a divertirti, a una festa.

Mi manchi, ma non come un bambino dice a una bambina quando non sa cosa dire quando sono lontani, ma come manca un ragazzo a una ragazza così tanto da scrivere questo diario per ricordarlo.

E mentre sto scrivendo le lacrime mi scendono, macchiando il diario, i pantaloni e il pavimento ma non mi interessa.

"Anya vieni un attimo!" grida mia mamma dal salotto.

Metto la penna nel diario e lo appoggio nel cassetto della scrivania.

Esco dalla porta e vado in salotto per trovare mia mamma pronta, truccata e vestita con un vestito azzurro e delle scarpe alte nere con il tacco che mi dice: " Anya preparati che andremo a fare un giro".

Annuisco, ho bisogno di prendere una boccata d'aria perché se stavo a casa di sicuro avrei pianto e scritto il diario allora vado in camera, prendo un vestito bianco aderente smanicato che arriva sopra le ginocchia,una collana grande sui toni del fucsia e del rosa e delle scarpe bianche con il tacco.

Poi vado in bagno per pettinarmi i lunghi capelli biondi e metto dell'eye-liner facendo una linea sottile lungo la palpebra, un po' di matita sotto e del lucida labbra.

Prendo una borsa bianca di Subdued ed esco per andare da mia madre.

Giriamo Parigi e andiamo a fare shopping.

Lei compra 2 paia di scarpe, 3 vestiti dei pantaloni e delle maglie, come se ne avesse già poche e io compro un paio di dr. Martens, delle calze con la Marijuana, delle maglie e un paio di pantaloncini.

Non so perché, forse per la nuova città ma mia mamma tratta me e mio fratello come dei re , facendoci come cena il nostro piatto preferito, spaghetti alla Carbonara, e del gelato, portandomi a fare shopping.

Anche se è tutto strano mi piace, niente più sgridate, litigi, urla.

La sera la passo con mio fratello (cosa molto strana) a guardare un film horror nella sua stanza.

La mattina dopo faccio con lui colazione, caffè e ciambella, per restare in linea ovviamente.

Andava tutto bene, io che guardavo instagram, lui che massaggiava quando a un certo punto Harry mi dice con voce seria e alta.

"Anya, stai insieme a Zayn?"

"ehm.. Si."

"Anya non lo conosci neanche!"

"si invece."

Questa volta ha ragione Harry, lo conosco da poco però so di lui molte cose.

"Stai attenta, non è quel tipo di ragazzo che ti porta a cena con le rose e ti scrive quei biglietti da sfigati."

"beh se è per questo manco tu lo sei, ma sei mio fratello e ti voglio bene"

Non so perchè l'ho detto, non ha senso come frase ma non so cosa dire e questa è la prima cosa che mi è passata per la testa.

"fa come vuoi, io ti ho avvertita."

Giorno 2

È il secondo giorno all' 'inferno parigino' e la mancanza si fa sentire.

Mi manca tutto di Casa.

Mi manca la casa dove sono nata e vissuta per 16 anni, l'odore di vaniglia che c'era mentre entravi, quel fottuto pavimento di legno che scricchiolava anche se stavi fermo, quei mobili dell'anteguerra mischiati con quelli nuovi e moderni, quella cucina immensa dove un esercito poteva mangiare, il giardino, la casetta sull'albero dove da piccola mi rifugiavo per scappare da mio fratello, mi mancano anche i miei vicini, quelli scorbutici dei Potter, che dovevano rompere le palle anche quando non facevamo casino, mi manca quella camera, quella camera che ho odiato per molti anni che alla fine mi piaceva.

Quella camera vecchia,piccola, fredda, con un letto a una piazza e mezza, una scrivania, un armadio e nient'altro, mi manca l'odore di fritto che usciva tutti i giorni dalla casa di quei grassoni dei White, mi manca perfino Miss puttanella, la figlia dei Vines che già da quando aveva 9 anni sognava di fare la spogliarellista.

Beh almeno il suo sogno si è avverato, ha 17 anni e lavora nei locali.

Ma più di tutto mi manca Zayn,i suoi baci, il modo in cui mi prende in braccio dalle gambe, Il modo in cui mi toglie i capelli dalla faccia, il modo in cui mi guarda con quei suoi occhi color caramello.

Mi mancano le giornate in cui lui non sapeva neanche della mia esistenza, quando lo guardavo passare con il suo gruppo per andare alla mensa, quando analizzavo tutto di lui, infatti so tutti i suoi vestiti e tutte le sue azioni.

Mi manca tanto, in così poco tempo mi manca tutto. So che non ripotrò mai più vedere Zayn, Nicolle la mia casa, la mia città.

In poco tempo tutto il mio passato è andato via, nel giro di due giorni ho perso tutto.

TUTTO, e soprattutto te Zayn.

ESCAPE||zanyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora