Cap 22

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Arrivati all'arena scendiamo dalla macchina e facciamo la fila per comprare i biglietti del concerto, ovviamente secondo noi un'ora prima ci sono ancora biglietti.. Si.. Certo.
"Salve vorremmo due biglietti per il concerto"
"All'ultimo momento eh"
Signora non rompa il cazzo.. "Eh già" rispondo.
"Sono 140 sterline"
"140 sterline? Siamo pazzi?" Grida Louis.
"Louis é per una buona causa dai.."
"Ma 70£ per un gruppo che neanche ascolto!"
"Louis me l'avevi promesso.." Faccio la faccia da cucciolo bastonato.
"Okay va bene dai.. "
L'abbraccio e gli do un bacio sulla guancia.
"Se avete finito con le scene sdolcinate.." Sicuramente sarà zitella o divorziata, ne sono sicura.
"Scusi, grazie" prendo i biglietti,llascio i soldi,prendo la mano di Louis e corro verso l'entrata.
Per pura fortuna il concerto non é ancora iniziato e correndo per le scale a una velocità che non riesco neanche a spiegare arriviamo ai posti ' 13/15, fila A,prima anello rosso" e ci sediamo ad aspettare.
A sinistra ho Louis con il fiatone, che respira come Dart Fener di Star Wors e alla mia destra un signore sui 70/80/sa cavolo quanti, con i tappi alle orecchie e la bava che esce dalla bocca.
Le luci in arena si spengono e i riflettori puntano al palco.
Tutti gli spettatori guardano il palco aspettando la grande uscita, e dopo alcuni secondi da delle specie di botole escono fuori Luigi,Aroldo,Nello,Guglielmo e Zaccaria, vestiti con jeans stretti, camicie e canottiere.
Mentre io mi godo la prima canzone ' live where we're old' vedo Louis fermo.
"Dai su! So che ti diverti" anche se so che non é così.
"Sto facendo tutto questo per te, sai?"
" grazie di tirarmi sempre su di morale" dico gridando dato che con la musica a massimo volume non sento neanche il russare del mio vicino.
Dopo 10 canzoni, purtroppo, il concerto finisce e io e Louis cerchiamo di uscire dall'arena.
Appena fuori, respirata un po' di aria fresca e non di 'eau de parfum, la vechiaje' chiedo a Louis dove andare.
"Andiamo a casa, sono stanco"
Lo abbraccio forte ancora per ringraziarlo e andiamo in macchina.
Arrivati alla mia casa provvisoria o confraternita, dipende dal punto di vista, entriamo e girando tra la folla ci fiondiamo in camera e dopo pochi minuti cadiamo in un sonno profondissimo.
Mi sveglio quando sento la sveglia suonare come se non ci fosse un domani e per poco non cado dal letto.
"Buongiorno" dice Louis ridendo.
"Giorno" dico sbadigliano.
Quando guardo l'ora vedo 10.30 a.m, tardi troppo tardi, infatti Louis é già vestito.
"Perché non mi hai svegliata prima?"
"Dormivi così bene, eri tenera" se.. Tenera.
Vado a mo' di mummia in bagno e per poco non muoio d'infarto. Capelli arruffati che sembrano un nido di..polli(?), occhi struccati e trucco sulle guance come un panda, canottiera del pigiama che ormai se ne stava andando e pantaloncini al contrario, un bijoux.
Prendo la spazzola e mi pettino l'ammucchio di capelli che mi ritrovo in testa, poi lavo la faccia e sistemo il pigiama.
Esco dal bagno e insieme a Louis andiamo in cucina a fare colazione, ovviamente un caffè e dei biscotti, invece lui: cioccolata, biscotti, mezza brioche, della frutta, un panino con burro e marmellata, una vecchietta che passava per la confraternita e del miele.
Dopo pochi minuti arrivano gli altri ragazzi della confraternita di cui si bene o male 3 nomi. Hanno tutti l'aria da post festa, da coglioni e hanno gli occhi rossi. Non voglio sapere che cosa sia successo ieri sera.
"Peter com'è andata ieri," chiede Louis, io intanto mi limito a guardare e ad ascoltare.
"É stato un vero casino, erano state invitate circa 70 persone e ne sono arrivate 150"
Dal casino che c'è qui in cucina si capisce tutto.
"Ahia, ma ieri quando io e lei siamo tornati, tipo alle 2 del mattino non c'era tanto casino"
"Abbiamo sbattuto fuori la maggior parte delle persone perché erano dei drogati"
"Che bello."
Faccio segno a Louis con la testa indicando le scale, poi mi alzo e vado in camera. Prendo dei vestiti a random, una maglietta è un paio di pantaloncini, mi vesto e comincio a mettere a posto la camera.
Quando vado alla finestra per aprirla e far cambiare l'aria rimango senza parole e con la faccia commossa.
Trovo un cartellone con scritto 'ti prego Anya perdonami, non ce la faccio a stare senza di te' e Zayn vicino.
Lancio la coperta che ho in mano e i fiondo al piano terra. Con tutti gli occhi su di me esco dalla confraternita e corro da Zayn, gli salto addosso e lo bacio forte, mentre lui non ha ancora capito che sta succedendo.

ESCAPE||zanyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora