Mi sento triste. Vuota dentro.
Ho litigato con tutte le persone a me care. Yasmine, Trevor, mia madre. Non mi è rimasto più nessuno.
Sento un rumore provenire dalla porta della mia camera.
È Evan. Entra e mi guarda con aria triste.
" Lely, hai fatto un bel casino". Scuote la testa e viene a sedersi sul letto.
"Lo so" lo guardo scocciata. Non voglio che stia in camera mia.
"Cazzo Lely! Hai fatto un grossissimo casino!" Alza un po di più il tono di voce.
"Ogni volta devi dire parolacce?" Possibile avere un gemello così?
"Si, qualche problema?" Mi abbraccia. Ok,è affermativo: ha problemi.
"Lely, mi ha chiamato Trevor. Mi ha detto che deve venire con gli altri a casa nostra. Mi ha detto testuali parole :'Tieni la belva in camera'", dice separandosi da me.
"Io non ce la faccio" dico scoppiando a piangere. Non lo faccio mai di fronte a mio fratello, ma la tristezza è troppa.
"Da quando Molly... è morta... io... Io..." Non riesco a finire la frase. È troppo difficile.
" Lely... Ti prego, non piangere. Io... anche se a volte ti tratto male... Io... Ti voglio bene..." Lo abbraccio. Infilo la testa nell'incavo del suo collo e cerco di aggrapparmi alle sue spalle larghe.
"Ti voglio bene anche io..." Mi stringe più forte a se.
"Lely... questo è difficile da dire per un fratello... perchè comunque io sono geloso di te..." ride imbarazzato e mi prende per le spalle sciogliendo l'abbraccio.
"Se Trevor ti fa soffrire io gli stacco i cogl..."
"Evan!" Alza gli occhi al cielo.
"Diciamo che gli faccio male..." continua.
"Dicevo... Trevor, ha una nuova ragazza ogni settimana, apparte Shyla, con lei c'è stato un mese. Comunque, è molto strano che da quando siamo entrati a scuola, non abbia già una ragazza... Sono già due settimane..." si gratta la testa."Lely, non l'ha mai fatto" stringe le labbra e fa spallucce.
"Evan... devo risolvere con lui... aiutami ti prego" dico con tono quasi disperato.
"Certo che ti aiuterò..." alza gli occhi al cielo e mi scompiglia i capelli.
*****
Trevor pov
"Dai Trevor, magari si è pentita" allarga le braccia Daren in segno di resa.
"Possiamo parlare di altre cose?" Dice Greg stropicciandosi gli occhi e sbadigliando mentre controlla qualcosa sul suo telefono.
"Trevi, secondo me sarebbe disposta anche a chiederti scusa" Forse...
Mi alzo in piedi e apro la porta della camera di Evan. La sua è proprio di fronte a me.
I ragazzi sono tutti attaccati allo stipite della porta. Possibile avere un po di privacy?
Apro delicatamente la sua porta e la richiudo alle mie spalle.
La trovo rannicchiata nel letto, con le cuffiette alle orecchie. Sento anche io la musica. Ha uno sguardo perso nel vuoto. Stringe gli occhi e le scende una lacrima lungo la guancia.
Non volevo prendesse le distanze così. Mi ha chiamato 23 volte. Mi ha mandato 459 messaggi. E io non le ho risposto neanche una volta.
Vado verso di lei, e mi siedo sul letto, lei è di spalle. Le tolgo una cuffietta.
"Evan... per favore vai dai tuoi amici, voglio stare un po da sola..." dice tirando su col naso.
"E se non fossi Evan?"
Si volta come se avesse preso la scossa alzandosi dal letto e dirigendosi verso il bagno della sua camera.
" Lely, puoi affrontare i problemi senza chiuderti in bagno?!" Grido. Di tutta risposta chiude la porta a chiave.
"Non ti voglio vedere ok?"
"Io invece si! Come la mettiamo?"
"La mettiamo che te ne vai!".
Inizio a dare pugni alla porta.
"Possibile?! Non ne possiamo parlare senza la porta di mezzo?"
"No!" Alzo gli occhi al cielo. Prima mi scrive una marea di messaggi e poi non mi vuole vedere. Questa ragazza è davvero pazza.
Ma io più di lei, e non mi arrendo di certo così.
"Apri questa diavolo di porta!" Do una spallata alla porta.
"Non distruggere la porta! Non è un giocatore di football" grida con un filo di preoccupazione.
"A me non interessa"
Sto per dare un'altra spallata, e lei apre la porta all’improvviso. Ma è scema?
Mi ritrovo sopra Elisabeth leggermente scombussolato.
"Dannazione! Alzati da sopra di me!" cerca di divincolarsi dal mio corpo.
E no cara Lely, tu non mi hai aperto la porta: ora vedrai.
Mi alzo da sopra di lei con un ghigno stampato in faccia.
Chiudo la porta a chiave e la infilo in tasca e mi giro verso la ragazza con i boccoli davanti a me. Devo ammettere che è davvero bellissima.
"Trevor... che..." inizia a dire balbettando mentre mi avvicino a lei.
La prendo delicatamente per i fianchi e l'avvicino a me. Sta tremando come una foglia.
"Lely... ascoltami"
"Scusa" dice prima di lasciarmi finire la frase. Lo dice con tanta di quella innocenza che... ok Trevor calma... respira...
La tiro con un braccio, e le appiccico la faccia nel mio petto. Ha smesso di tremare. Mi piace il fatto che le trasmetto sicurezza. Ricambia l’abbraccio stringendomi più a se.
"Lely... dicevo... ti va di fare una passeggiata... Ma... da dove proviene questo pianto?"
"Trevor... dammi la chiave..." Si agita tenendosi la testa.
"Trevor posso venire per un po a casa tua?" Mi chiede con le lacrime agli occhi.
"Certo..." perchè, le vorrei chiedere. Ma non posso. Sembra troppo scossa.
"Apri la porta e ti farò vedere" faccio come mi dice. E solo ora noto la culla che c'è in camera sua.
"Da dove hai preso la culla?" Chiedo curioso.
"È di quando era piccola Jessy. Però ora la cosa più importante è dentro la culla"
Guardo dentro la culla e vedo una bimba, vestita di rosa, e che mi sorride.
Allungo le braccia verso di lei. E lei allunga le manine verso di me.
Credo davvero di essermi innamorato. Sorrido e la prendo in braccio.
"Ma sei... sei... sei stupenda..." Ha dagli occhi azzurri stupendi. E poi... e poi... Non lo so,è carina.
"Sai... Mi stai già simpatica" dico. Mi giro verso Elisabeth e sorrido.
"E sai, è difficile anche che trovi un figo pazzesco che ti dice queste cose"
Ma ho sentito bene?
"Cosa?"
"No, niente" . Si,ho sentito bene. Scuoto la testa e sorrido.
"A casa mia vuoi venire con la bimba?"
"Si" adagio la bimba sul letto e aiuto Lely a prepararsi uno zainetto con le cose fondamentali.
"Pronta?". Fa un respiro profondo e annuisce. Prendo la bimba.
Apro la porta e mi guardo intorno. Evan e gli altri sono in camera. Scendiamo le scale cercando di non fare rumore. Dal salotto si intravede Emily che prepara il pranzo.
"Dai su, anche mia madre è distratta"
Prende le sue chiavi dal tavolino all'ingresso e usciamo.
Salgo in macchina e do in braccio delicatamente la bimba a Lely.
Parto, ma non a tutta velocità come sempre. Non so perché ma in questo momento mi sento più responsabile del solito.
"Si è addormentata" dice accarezzando con l'indice il visino della bimba.
" Quindi sarei un figo pazzesco?" La guardo per un secondo e riporto lo sguardo sulla strada.
"L'ho detto perchè lo dicono tutte" fa spallucce.
"Di solito non sei una di quelle che segue le altre" dico parcheggiando davanti a casa mia.
Scendo dalla macchina e le apro lo sportello.
" Sai, mi piace la tua auto". Sorrido.
" Io non ce l'ho neanche" fa spallucce e mi fa cenno con il mento di entrare in casa.
Come entriamo in casa, la bimba le vomita sopra.
Mi viene da ridere, ma non lo faccio se no mi ammazza. Sta imprecando con gli occhi.
"Cazzo... la maglietta nuova..." dice sottovoce.
"Sbaglio o hai detto una parolaccia?" Mi guarda e scuote la testa cercando di negare l’evidenza.
Non smette di guardarmi. Quegli occhioni verdi... No... Non mi ricordano Molly. È tutta una scusa quella, per non dire ... Che mi ricordano solo lei... Lely.
Mi avvicino e prendo la bambina. Non so come, ma sono riuscito a pulirla dal vomito e a cambiarle il pannolino. Prendo la piccola e la metto in modo sicuro nella poltrona.
"Hai qualche indumento... di una tua ex... magari..." pronuncia le ultime parole con disprezzo. Le darà fastidio...
"Ovvio, ho un armadio solo per quelli" Se se come no. A mala pena riesco a tenere in un armadio i miei boxer immaginiamoci anche tutti gli abiti delle mie ex... mi servirebbe una casa, non un armadio per quelli.
Sbuffa. "Ok, magari da quel tuo incredibile armadio potresti trovare un qualcosa per me?" Sto cercando di non ridere... Ma fra un po esplodo...
Dice le parole con tanto di quell'odio... neanche le avessero rubato la sua amata nutella… E per lei è una cosa grave.
"Certo" salgo al piano di sopra. Caro Trevor sei nei casini. E ora che faccio... idea!
Prendo una mia maglietta che uso per casa e un paio di boxer rossi. Non li uso mai, perchè sono ridicoli. I regali di mia nonna... magnifici boxer rossi, con Babbo Natale e la slitta disegnata nel didietro. Per non parlare di quelli leopardati...
Scendo le scale e do la maglietta a Elisabeth.
"Ti posso fare un regalo?" Mi mordo il labbro inferiore trattenendo le risate.
"Si, anche se sei un imbroglione, è tua questa maglietta" fa il broncio.
"Si, si. Allora... siccome sono già due volte che ti cambi con la mia roba, nel giro di tre giorni... Ho deciso di darti un omaggio" sorrido e le do i boxer piegati in mano. Scoppio a ridere per la faccia che ha fatto.
"Grazie" scuote la testa sbuffando. Sale su per le scale.
Dopo circa 5 minuti la vedo scendere...
Ha la mia maglietta, e i miei boxer...
Ma quanto è sexy! Allora ero io il problema, non i boxer...
"Ti piaccio?" Si mette le mani nei fianchi e fa un giro su se stessa.
"Potevi fare di meglio" dico con sufficienza. Mamma... Che gambe.
Si avvicina e mi mette una mano intorno al collo.
"Ok..." sussurra al mio orecchio. Ma cosa mi fa questa ragazza?
Mette anche l'altra mano intorno al mio collo. Si avvicina fino a essere a un palmo dal mio viso.
Squilla il telefono. Lo sfilo dalla tasca e lo lancio non so dove. Lei sorride e mi da un bacio a stampo.
Ma che cosa? Solo questo?
Approfondisco il bacio e la prendo per la vita. Sta tremando di nuovo.
Inizio a camminare tenendola ancora attaccata a me. Lei cammina all'indietro e inciampa su qualcosa. Ma non si stacca. La faccio sedere sul divano e mi stacco da lei.
"Se non ti va di baciarmi non devi farlo per forza" le dico sedendomi sul divano.
Mi salta praticamente addosso e inizia a baciarmi.
Ho la schiena appoggiata al bracciolo del divano e la testa in giù. Lei è sopra di me che mi tiene la testa e mi bacia. Pure i baci con questa ragazza sono strani.
" Lely..." cerco di dire.
"Zitto ... Sta zitto per un pochino" dice con il fiatone. Continua a baciarmi. Cadiamo dal divano. Mi si strappa mezza camicia mentre cerco di tenermi ma non ci riesco. Ora sono io sopra di lei. Mi sto mantenendo solo con gli avambracci. Lely... come il suo solito è tutta rossa.
Io... io... Non lo so...
La bacio. Non posso resistere... Ho sempre voglia di baciarla... però continuo a dire a tutti che non sono innamorato.
Sento il pianto della bambina. Santo cielo la bambina!
Ci alziamo subito e andiamo a guardarla. Chissà come ci vede lei. Uno con mezza camicia sbottonata perchè come siamo caduti si sono stracciati metà dei bottoni; lei che ha una maglietta piú grande di quattro taglie e dei boxer con Babbo Natale dietro...
Meno male che a questa età non ricordano niente i bambini…Angolino dove sta l'autrice
Ragazzi... Ma che cosa è preso a Lely?
Perché non vuole più stare a casa sua?
Trevor sarà innamorato?
Abigail secondo me pensa "ma... sono già stata sfortunata che mi hanno buttata in un cassonetto dell'immondizia. Dovevo per forza finire con questi due pazzi?"
Se ne dovrà fare una ragione😂Spero vi piaccia il mio libro... se si votatelo e commentatelo.
Siete i miglioriiiiiii❤❤❤Miry523
Spero che tu ora veda il capitolo❤❤Un bacio Ale❤
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Genitori per caso (In Revisione)
RomanceL'unica persona che la capiva, l'unica che le è sempre stata vicino, ormai non c'è più. La perdita di una sorella è un dolore troppo grande per una ragazza di nemmeno 18 anni, non sa come gestire il suo dolore e le sue emozioni, quindi addossa tutto...