Capitolo 7

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Mi sento bene oggi.
Ho combinato un bel casino, ma l'ho risolto facendo altri casini.
"Dai Lely andiamo a letto?" Dice Trevor sbadigliando.
"Cosa?" Dico guardandolo male.
"A dormire..." ah. Figura di ..... .
"Si sono stanca anche io"
Ci alziamo dal divano e saliamo al piano di sopra.
"Tu vai nella camera degli ospiti, io in camera mia" dice fermamente.
Annuisco e entro nella stanza. Mi sdraio nel letto, ma sento freddo.

****
È già passata un'ora, e io non riesco a dormire.
Mi alzo ed entro in camera di Trevor.
"Trevi..." bisbiglio.
Alza la testa di poco e si stroppiccia gli occhi. La luce dei lampioni gli illumina il viso.
"Dimmi..." si stiracchia e si tira su.
"Posso dormire con te?" Aggrotta le sopracciglia.
"Perché?" Uffa non si può rispondere di si e basta?
"Perchè non riesco a dormire" annuisce e si sposta un po.
Tanto ci sto anche io, ha un letto a una piazza e mezzo.

Mi sdraio affianco a lui come una sardina. Mi sento a disagio e anche se c'è spazio non riesco a rilassarmi.
"Vieni" dice con voce rassicurante.
Infila un braccio sotto la mia schiena e mi tira verso di lui. Io appoggio la testa sul suo petto e mi accoccolo.
Si, ora sto molto meglio.
"Ai tuoi do fastidio vero?"
"No. Gli ho già parlato prima di cena. Erano tranquilli. Gli va bene anche che rimani tutta la vita qui. Tranquilla" appoggia il naso nella mia testa e ispira.
"Mmm..."
"Ti voglio bene Trevi"
"Ti voglio bene anche io casinista"

****

Mi sveglio tra le braccia comode di Trevor. Apro gli occhi e trovo Caroline che mi fissa. Caroline è la sorellina di Trevor. Ha la stessa età di Jessy.
Mi fissa con quegl'occhioni azzurri come quelli del fratello.

"Perchè sei nel letto con mio fratello?"
Mi guarda sospettosa.
"Caroline..."
"Non dovevi dormire nella camera degli ospiti? Era questo il patto"
Questi bambini ne sanno una più del diavolo.
" Non riuscivo a dormire... e..."
"E ti sei intrufolata nel letto di mio fratello" incrocia le braccia al petto e solleva un sopracciglio.
"Ti credevo diversa dalle altre" Scuote la testa schifata.

"Lei è diversa dalle altre" la voce profonda di Trevor mi fa sobbalzare.
Mi scavalca e si alza. Ieri non avevo notato che aveva solo i boxer indosso.
"La settimana prossima hai partita... vedi di non distrarti se vuoi quella dannata borsa di studio"
Trevor alza gli occhi al cielo e la spinge delicatamente fuori dalla stanza.
"Ti ho detto un milione di volte di non entrare in camera mia senza il mio permesso" la guarda con rimprovero.
"Ogni volta una diversa... ora pure lei?" Lo guarda con le lacrime agli occhi.
"Non sono affari tuoi" Serra la mascella e sbatte la porta.

"Ti fa arrabbiare perchè ti dice le cose in faccia?" Gli chiedo alzandomi anche io. E  solo ora mi ricordo che la mia roba era dentro lo zainetto... e che io ieri ho cenato e dormito con questi boxer orribili... che vergogna.
"Non ti ci mettere anche tu" apre l'armadio e prende una maglietta e un paio di jeans neri.
"Se lei è già sveglia vuol dire che dobbiamo iniziare a prepararci"
"Posso venire alla partita?"
Sorride e si avvicina a me con solo i jeans addosso. Che fisico...
Mi accarezza le guance e mi da un bacio a stampo.
"Certo amore"

Ho sentito male...
"Come scusa?"
"Amore? Non ti va bene?" Si infila la maglietta.
"Si... certo..." Ma... ok è solo un sogno.
"Chiedi a mia madre se ti da qualcosa da metterti..." mi guarda e si morde il labbro inferiore trattenendo le risate.
Cambia espressione. Sembra come incantato.
Mi guarda da testa a piedi gnignando.
" Non so se capirai questa frase ma... sei ridicolamente sexy"
"Wow fantastico " scoppio a ridere e lo abbraccio.

****
"Dai vieni" mi prende per mano.
"Mamma controlla la bambina" esclama. Usciamo dalla casa e andiamo verso la macchina.
" Mi devi molte spiegazioni" dice aprendomi lo sportello.
Salgo sull'auto.
"Raccontami tutto della bambina" dice partendo.

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