La musica è alta e tutti ballano e parlano del più del meno.
Io mi sono seduta in braccio a Trevor.
Lui è vestito elagantissimo. Indossa un completo blu con sotto una camicia bianca e la cravatta dello stesso colore dell'abito.
Io invece indosso un vestito che arriva sopra le ginocchia blu elettrico con delle scarpe del medesimo colore.
Si è sistemato i capelli davvero bene sembra quasi un adulto con quello sguardo serio.La casa è piena di persone che volevano bene ai nostri fratelli, mi rende felice il fatto che fossero amati da tutti.
Mi giro un pochino verso Trevor e lo trovo intento a guardarmi. Sorride e torna a guardarsi intorno.
Gli accarezzo il viso.
"Sei carino quando sei assorto" penso ad alta voce. Rimette lo sguardo su di me e sorride.
"Tu sei bellissima sempre, ma oggi sento qualcosa di speciale tra di noi" dice pensieroso.
"Anche io" mi alzo dirigendomi verso il piano che è stato posizionato in mezzo alla sala.
Trevor mi segue e fa un sorriso a trentaduedenti.
Si siede accanto a me e mi guarda negli occhi.
"Per loro" dice mettendo la mano sulla mia.
Annuisco e suono la prima nota di Stand by me. Era una delle canzoni preferite di Molly e Rj.Le nostre voci stanno molto bene insieme. Riusciamo a creare un'atmosfera dolce e romantica e tutti iniziano a ballare un lento.
Suonata anche l'ultima nota il padre di Trevor attira l'attenzione battendo un cucchiaino su un bicchiere.
"Spero non dica cazzate come gli altri anni" sussurra Trevor."Allora, vorrei fare un bel discorso. Risparmierò agli altri il discorso. Oggi credo che basti il mio" dice sorridendo compiaciuto.
"Cosa significa?" Continua a sussurrare Trevor.
"Ho passato 3 anni ad odiare mio figlio Trevor"
Si alza dallo sgabello e lo faccio risedere.
"Abbiamo fatto pace ma continua a fare il coglione" dice guardandomi in preda a una crisi di nervi.
"Ascolta quello che ha da dire" dico massaggiandogli con una ma la schiena."Credevo di poter trasformare Trevor in Rj... ma mi sbagliavo. Il semplice motivo è che sono due persone diverse e io l'ho capito troppo tardi"
Vedo scendere una lacrima dal viso del ragazzo accanto a me e mi avvicino un po di più.
" L'ho fatto soffrire e ho fatto anche tanti altri sbagli. Vorrei semplicemente dire a mio figlio una cosa" l'uomo si sofferma guardandosi la punta dei piedi per poi puntare lo sguardo sul figlio.
"Sei fantastico così come sei. Non devi cambiare per nessuno... neanche per me. Ti sei fatto una vita e ti sei costruito un futuro grandioso. Ti voglio bene Trevor" io ragazzo si alza e abbraccia il padre. Tutti iniziano ad applaudire e a me scende una lacrima.
E così bello vedere una famiglia riunirsi dopo anni di conflitti.Mi volto e vedo mia sorella Jessy giocare con la sorella di Trevor, Caroline.
Sorrido nel vedere le nostre famiglie così unite. Spero tanto rimanga così per sempre.****
"È stata davvero una grande serata" dico salendo le scale con i piedi scalzi e le scarpe in mano.
"Sei stanca?" Chiede Trevor e scuoto la testa. Ho ancora tanta adrenalina in corpo.
"Dai andiamo a cambiarci" apro la porta della sua camera e faccio spazio per farlo passare.
Lui rimane immobile in mezzo alla stanza.
"Che cos'hai?" Dico guardando fuori dalla finestra come sta facendo lui.
"Pensavo a come tu sei sempre stata un sogno e ora sei reale" dice voltandosi verso di me.
I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.
Mi avvicino per baciarlo e mi mette il dito indice sulla bocca.
Lo guardo confusa e lui si allontana da me.
Spegne la luce della camere e accende la piccola lampada da scrivania che ha sul comodino.
Poi va verso la porta e chiude a chiave.
"Che fai?" Faccio un sorriso malizioso e lo guardo intensamente negli occhi.
Lui fa spallucce e mi bacia lentamente.
Metto le mani dietro i suoi capelli che sono un po cresciuti.Mi passa le mani dietro la schiena fino ad arrivare alla zip del vestito.
Questa volta non ho ansia, anzi mi sento molto a mio agio e credo lo senta anche lui.
Aveva ragione.
Fascivolare il mio vestito a terra continuando a baciarmi.
Mi spinge verso il letto e io gli sfilo la giacca accarezzando i suoi muscoli tesi.
Mi fa sedere sulle sue lenzuola profumate di vaniglia continuando a baciarmi mentre si leva la cravatta e si slaccia la camicia.
Poso la mia mano fredda sul suo petto caldo e lo sento rabbrividire.
Scendo con la mano e slaccio la cintura e la lancio a terra.
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Genitori per caso (In Revisione)
RomanceL'unica persona che la capiva, l'unica che le è sempre stata vicino, ormai non c'è più. La perdita di una sorella è un dolore troppo grande per una ragazza di nemmeno 18 anni, non sa come gestire il suo dolore e le sue emozioni, quindi addossa tutto...