Trevor pov
"Trevor..."
"Dimmi" alza la testa e mi guarda con gli occhi rossi dal pianto.
" Non voglio rovinare la festa anche a Yasmine... Posso dormire da te?"
Dice stringendomi ancora più forte, sento il cuore battermi a mille e non capisco se sia l'alcool che mi da alla testa o questa ragazza sbronza davanti a me.
"Domani non ti ricorderai nulla è mi urlerai contro" scoppio a ridere e lei sorride.
"Usciamo da qui" dice alzandosi ma cadendo subito a terra.
"Amore non ti posso portare con me... Non posso guidare, ho bevuto meno di te ma sempre troppo..." mugugno. Solo qualche secondo dopo mi accorgo di averla chiamata... amore...
Le prendo il braccio inchinandomi e cerco di tirarla su.
" Lely, tu reggi a me io reggo a te, ok?" Annuisce ma butta tutto il peso su di me e cadiamo entrambi, scoppio a ridere un po nervoso per la situazione.
"Meno male che avevi capito" alzo gli occhi al cielo e cerco di trascinarla fuori."Oddio!" Grida una voce alle mie spalle.
"Ha ucciso mia sorella!" Dice Evan uscendo da una stanza con Greg alle sue spalle. Sorrido nella mia testa ma subito mi accorgo che non è proprio il momento di sorridere.
"Evan! È ubriaca fradicia si vede da lontano!" Dice Greg scuotendo la testa sconsolato per la frase del ragazzo accanto a lui.
"Si è ubriaca e anche io... Non riesco a prenderla in braccio..." dico vedendo che si sta risvegliando.
"Ho la nausea..." dice Lely toccandosi la testa un po scombussolata.
"Sollevala" dice Evan con tono rimproveratorio. Elisabeth proprio in quel momento rimette e io le tengo i capelli per non farla sporcare.
" Non mi piace vomitare..." dice con tono schifato e continuamente confuso.
"Non avresti bevuto idiota" ribadisce Evan prendendola in braccio.
"Vi accompagno a casa..." continua sempre in tono serio.
"Accompagnaci a casa mia" dico appoggiando la mano al muro cercando di tenermi in piedi. Reggo molto l'alcool ma oggi sono veramente stanco.
"Col cazzo! Siete ubriachi tutti e due! Non voglio altri bambini in casa, mi basta Jessy" Evan mi guarda male e io abbasso lo sguardo sentendomi in imbarazzo.
" Non le faccio niente" dico con un filo di voce cercando di non sbagliare neanche una parola per non prendermi un pugno dritto sul naso.
"Come il fatto che non la facevi soffrire" ribadisce e sento quelle parole come un pugno allo stomaco.
"Evan tua madre si incazza come una bestia se la porti così a casa. Falla andare con Trevor e di a tua madre che è andata a casa di Yasmine per il resto ci penso io. Dopo lo dico a Daren e glielo dirà. Ora sono impegnati..." dice alzando gli occhi al cielo. E io sorrido pensando alle varie chiacchierate di cui mi parlava Daren.
Evan cede e andiamo verso la macchina facendo attenzione a Lely.****
"A domani..." dice Evan lasciando Lely nelle mie mani e guardandomi male. Ha ragione a non fidarsi di me dopo tutte le delusioni che ho dato alla sorella.
"Se hai voglia di vomitare avvisami ok?" Dico mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e chiudendo la porta. Mi volto e la osservo in tutta la sua bellezza.
"Ma sbaglio o io ti odiavo?" Dice grattandosi la testa più confusa di prima. Ridacchio vedendo la stupidità dell'alcool farsi strada tra le sue meningi.
"Più o meno. So che domani mi odierai ancora di più... andiamo a dormire" le prendo il braccio e lo metto intorno al mio collo, cercando di reggermi in piedi. Arriviamo alle scale e si blocca sui suoi passi aiutati dai miei.
"Beh non ti odio tanto... come faccio se il mio amore per te è infinito come le stelle?" L'alcool la fa diventare anche dolce a quanto pare... rido, anche io sono ubriaco, ma avendo già avuto molte sbronze so che mi ricorderò almeno la metà delle cose successe stasera... mentre lei avrà un gran mal di testa in ricordo.Saliamo le scale molto lentamente e la porto nella camera degli ospiti.
"Trevor..." sussurra con un tono quasi disperato.
"Dimmi" c'è silenzio fra noi due. Si volta verso di me con viso dispiaciuto, e il petto mi scoppia in petto.
"Non mi è mai piaciuta questa stanza... È buia e... Non sono fra le tue braccia..." I miei genitori e mia sorella non ci sono a casa quindi potrei anche farla dormire con me. Ma non sarebbe giusto nei suoi confronti, non è lucida e se ne pentirebbe.
Ma da ubriachi si dice sempre la verità... e credo di essere abbastanza lucido per non fare cazzate.
"No, no Lely... Ci siamo lasciati. È giu... È giusto dormire in camere separate" riesco a dire con i singhiozzi che mi occludono la gola. Non riesco a stare tranquillo con lei nei dintorni. Non dopo quello che ho fatto.
"Ma-" non la lascio finire che chiudo la porta della sua stanza. Entro nella mia e mi sdraio sul letto. Penso acosa sarebbe potuto succedere se non avessi baciato Shyla. Shyla è stata una parte importante della mia vita. Abbiamo sbagliato entrambi ad usarci solo per visibilità nella scuola. Ma in fin dei conti le voglio bene come una sorella e non voglio che le succeda niente di male. E se questo comporterà a perdere l'amore della mia vita, non ci posso fare nulla. Prima amicizia e poi amore. Anche se ammetto che Lely mi abbia dato molto anche come amica. L'ho sempre vista come una ragazza speciale, unica, si un po strana ma questo la differenziava da tutte le altre che mi correvano dietro... in lei ho visto quello che volevo da tempo. Ma lei mi ha sempre evitato. MI ha sempre visto solo come lo stronzo della situazione, mai come un amico. E si mi piace stuzzicarla, ma lo faccio solo perchè sennò il nostro rapporto non sarebbe "nostro". Credo che se smettessi di romperle i coglioni ogni volta che la vedo in corridoio mancherebbe anche a lei. Anzi... ho smesso. Parlo sempre come se nulla fosse successo, e invece è successo. Le ho spezzato il cuore senza sapere di esserne capace. Ho fatto quello che il fratello aveva paura che facessi e me ne pento, ma ero costretto a farlo...Sento un botto che proviene dalla porta e mi sollevo mettendomi seduto. Si apre la porta e vedo un ombra illuminata appena dal lampione che sta nella strada.
"Scusa, emm.. Sono inciampata" dice mettendosi una ciocca dietro l'orecchio.
Annuisco e continuo a guardarla.... È bella, senza paragoni è bella nel suo modo di fare, di sorridere, di essere se stessa senza maschere... non come me...
"Trevor, sono ubriaca fradicia e probabilmente non so che dico, ma... Io ti amo e non ci posso fare nulla, tu mi hai tradito, si, ma ciò non significa che io non ti ami più... anzi..." continuo a fissarla e decido di alzarmi per andare verso di lei.
"Tanto domani non ti ricorderai nulla" dico senza pensare spinto da una forza più forte di me e della mia stanchezza.I nostri nasi si sfiorano, le nostre labbra si toccano. E piano piano le mie mani si fanno strada nel bordo della maglietta che le ho lasciato sul letto prima di andarmene. La sfilo lentamente rivelando a me ciò che ho già visto di nascosto, ma che ora ho davanti agli occhi. Reggiseno nero... Deglutisco.
Lei mi guarda negli occhi desiderosa di qualcosa che non conosce nemmeno. Neanche io conosco questa sensazione. Una sensazione di toccarla, di accarezzarla, di averla tra le mie braccia, più vicina di quanto sia ora. Si ho avuto altre relazioni ma non ho mai provato un'attrazione fisica così forte... che parte dal cuore e non dalla testa. Non posso fare altro che... che baciarla e lasciarmi trasportare dalla leggera brezza della notte che entra dalla finestra aperta.Sfilo anche la mia maglietta e continuo a baciarla. Con calma e dolcezza. C'è solo lei. Ce ne sono state altre prima, ma dopo mai. Lei si è presa il mio cuore e lo custodisce con tanta dolcezza e attenzione. Vorrei solo farle provare ciò che provo io. Anche solo per un momento vorrei sentire il suo sospiro sul mio petto in modo che mi faccia capire quanto mi ama.
Lei ti segna al suo passaggio e non puoi fare a meno di essere trascinato dalla sua bellezza, simpatia, dal suo tutto che rende l'imperfezione, perfezione ai miei occhi. La faccio indietreggiare verso il mio letto e la sdraio con delicatezza.
Senza neanche accorgermene mi trovo sopra di lei con indosso solo i boxer e con-
"Cazzo..." mi lancio in fretta dall'altro lato del letto strofinandomi gli occhi. Sono un coglione.
"Non è bello, ne romantico tutto questo" dico ma senza avere risposta. Faccio schifo come persona. Penso solo a me stesso e non al fatto che io sia il suo primo ragazzo e che credo vorrebbe una prima volta più bella, non sicuramente da ubriaca e che al risveglio non ricorderà nulla.
Mi volto e vedo Lely sorridermi con dolcezza e poi vomitare sul mio letto. Che schifo. Mi alzo e faccio alzare anche lei accompagnandola verso il bagno per pulirsi.
"Scusa...." dice con quasi le lacrime agli occhi.
"Tranquilla... è normale. Andiamo a dormire nell'altra stanza non ti preoccupare"Angolino dove sta l'autrice:
Beh sinceramente lo vedevo più come un sogno non come una realtà.
Ho rotto le scatole ai miei amici, compagni, genitori, parenti ecc. per festeggiare questi 10K.
Non credevo di festeggiare i 10K in quarantena HAHAHAHA ma almeno ci siamo arrivati.
vi ringrazio con tutto il cuore per questo traguardo e per questo vi faccio questo piccolo regalo.
ringrazio
@camillamocci4 per non aver letto il libro ma avermi supportata HAHAHAHA
@Miry654 per esserci stata fin dall'inizio e avermi supportata.
Ringrazio le amiche che hanno letto il libro consigliandomi e facendo critiche per far crescere questo progetto.
Ringrazio i miei genitori che mi stanno sempre vicini.
Ma soprattutto ringrazio voi, che mi dedicate il vostro tempo e che vi appassionate alla storia di questi due giovani incasinati.
Vi amo tanto.
Appena si potranno fare nuovamente feste ne farò una e pubblicherò le foto nel profilo di genitori per caso.
se siete curiosi andate a guardare IG: genitori_per_caso_alexa
se volete seguire anche l'account del mio libro "pensieri" ecco IG: i_pensieri_di_alexa
e poi il mio profilo personale IG: __ale__puddu__
Un bacio grandissimo a tutti vi voglio bene ❤
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Genitori per caso (In Revisione)
RomanceL'unica persona che la capiva, l'unica che le è sempre stata vicino, ormai non c'è più. La perdita di una sorella è un dolore troppo grande per una ragazza di nemmeno 18 anni, non sa come gestire il suo dolore e le sue emozioni, quindi addossa tutto...