19.1: Ricerche

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POV Raf

-Papà,ti prego,dimmi qualcosa!-

Erano passati circa due minuti da quando avevo annunciato ai miei genitori per video chiamata la mia iniziativa di cercare dei veri parenti. La mamma,rimasta visibilmente shoccata,era riuscita a rispondermi,chiedendomi se fossi riuscita a trovare qualche indizio o informazione,mentre mio padre...bhè,lo avevo già detto che in aspetto fisico lui ed Axel erano uguali? Bene,aggiungiamoci anche il carattere!

Appena avevo dato la stessa notizia ad Axel,era rimasto in silenzio,con lo sguardo perso senza riuscire a dire nulla,per poi fare una scenata da bambino abbandonato. Alla fine aveva capito,cominciando a sostenermi e fornendomi il suo aiuto.

Ma alla fine.

Stessa cosa si stava rivelando con mio padre,il quale,supponevo,avrebbe iniziato la sua scenata tra tre...due...uno...

-Tesoro mio,non puoi! Non ti abbiamo amato abbastanza? Vuoi rimanere lì e non tornare più?Sei la mia bambina,la mia piccola Raf,tesoro di papà non dirmi queste cose. Mi sto facendo vecchio e non potrei sopportare un tale dolore! Bimba mia,torna a casa,non rimanere lì,da sola,senza nessuna protezione,non posso neanche immaginarlo! Torna a casa,dai tuoi genitori,dal tuo papà!-

Come non detto

-Papà,non voglio abbandonarvi,certo che torno a casa!- continuava a lagnarsi e neanche la mamma riusciva a farlo tacere. L'aveva addirittura spinta via ed ora vedevo solo il suo grosso faccione nello schermo.

-Papà io....ma mi fai parlare! Ti sto dicendo che.... PAPA'!-

Bene,ora sta zitto!

Sospirai.

-Papà,non ho nessuna intenzione di abbandonarvi,siete i miei genitori e lo sarete sempre,qualunque cosa accada io tornerò sempre da voi. E' solo che,ora che mi trovo qui,nella nazione in cui sono nata,io...ho voluto almeno tentare di capire chi sono,di trovare la mia vera famiglia,le mie origini. Non sono sicura di riuscirci,ma almeno ci avrò provato.... E smettila di chiamarmi bimba! Non lo sono più!-

Lo vidi sussultare all'ultima frase,ma per il resto mi sembrò di essere riuscita a fargli arrivare il messaggio.

-Mi sta bene,sia che tu cerchi la tua famiglia d'origine che il...non...chiamarti più...bimba,ma a patto che tu torni sempre qui da me!-

-Scusa ma io chi sono? La gallina nera?-

-No tesoro,tu sei la gallina rossa.-

-Smettila di fare il bambinone e non giocare con il colore dei miei capelli!-

-Ma se a te piace quando faccio il bambinone!-

-Mi fai solo venire i nervi,invece!-

Decisi di salutarli e chiudere la chiamata,sapendo già che da li a dieci minuti avrei ricevuto un messaggio con la scritta "E' caduta la linea?".

Ormai erano troppo presi dai loro stupidi bisticci,ed io ne avevo sentiti fin troppi in vita mia per ascoltarne altri,anche se,ogni volta,morivo dalle risate.

Con il sorriso sulla bocca,cominciai a scendere le scale per andare in salone,dove tutti mi stavano aspettando. Con loro la situazione era ancora abbastanza confusa,e stavo ancora cercando un modo di sistemare le cose.

Appena tornati dalla gita,chiamai Sophia e le raccontai tutto,e intendo davvero tutto. Lei mi aveva consigliato di dire la verità a tutti,ma io non ci ero riuscita.

O almeno,non ci ero riuscita completamente.

Un giorno li presi tutti da parte, e gli spiegai tutta la situazione. Gli dissi che tra me e Federico non poteva funzionare,che avevamo capito che non potevamo essere altro che buoni amici,e così saremmo rimasti.

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