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POV Sulfus

Cinque giorni. Avremmo passato cinque giorni e quattro notti in Sicilia,la Magna Grecia,e già me ne ero innamorato.

Il primo posto che visitammo fu il chiostro Santa Maria la Nuova a Monreale,l'area archeologica e l'Antiquarium di Solunto seguito dal Museo Archeologico Antonino Salinas a Palermo.

Il giorno dopo avremmo visto il teatro greco di Segesta e poi quello a Taormina. Ovviamente Taormina l'avremmo visitata il penultimo giorno.

Il nostro alloggio era l'Hotel Europa a Palermo e,dalle foto trovate su internet,non avevo nulla di cui lamentarmi.

Dopo Segesta avremmo fatto tutta una tirata per arrivare ad Agrigento,dove saremmo rimasti un giorno,per poi partire alla volta di Siragusa e Taormina,per poi terminare l'ultimo giorno con Messina.

Un programma abbastanza impegnativo.

Quella sera,dopo cena,eravamo riusciti a convincere i prof a farci fare un giro per le strade,per svagarci un po',e loro hanno deciso di accontentarci,a patto di rimanere sempre tutti insieme.

Io ero in camera con Lucas e Gas,ci stavamo preparando per questo giro e ci saremmo incontrati con le ragazze giù nell'atrio.

-Ancora non riesco a credere che i prof ci permettono di uscire!-

-E' inutile essere così felici,Gas. La Temptel ha espressamente detto che sarebbe rimasta in hotel a sorvegliare tutti gli altri insieme alla Grossi. A meno che tu non abbia sviluppato un certo interesse per quel vecchio monaco di Arkan!-

-Non dire idiozie! Il mio cuore appartiene solo alla Temptel,non potrei mai tradirla- il biondo sbuffò,ricevendo un'occhiataccia da parte di Gas,il quale si era alzato gli occhiali da sole appositamente per quello. Poi riprese a parlare.

-E poi a me fa molto più comodo Arkan che lei,questa sera...- la sua espressione non prometteva nulla di buono,tanto che io e Lucas ci scambiammo la stessa occhiata,prevedendo i piani del rosso.

-Non vorrai mica prenderle un altro regalo,spero!-

-Amico,saresti troppo assillante. E' passato un solo giorno e già le hai comprato una decina di cianfrusaglie e souvenir!-

-Come ti permetti di chiamarle cianfrusaglie! Sono espliciti simboli del mio amore incondizionato e puro!-

-Ossessione malata,vorrai dire...-al commento del biondo,Gas saltò in avanti,pronto a difendere il suo onore,così mi misi in mezzo per calmare le acque,riuscendo a stento a trattenere le risate.

Lucas cambiò argomento.

-Ok ragazzi,Arkan mi sta pure bene,quel vecchio monaco non mi ha fatto nulla,ma pensare che dovremmo uscire con quelle...-rabbrividì,seguito da Gas che cominciò a mormorare sotto voce chissà cosa. Io rimasi impassibile e calmo,o almeno sperai di restarci all'esterno,perchè all'interno non ero riuscito a reprimere delle piccole capriole di felicità.

-Fidatevi di me,neanche quelle quattro ragazze ci daranno problemi. Passeggeranno tutta la sera a fianco del professore,da brave alunne quali sono,lasciandoci tranquilli di ridere e scherzare.-

-Se lo dici tu,capo. Io già non le sopporto a scuola,e non stiamo neppure nella stessa sezione!-

Sbuffai e continuai a prepararmi.

Alle nove e mezza eravamo tutti pronti nell'atrio,mancavano soltanto Dolce e Uriè e saremmo potuti uscire. Stavo perdendo tempo con il telefono mentre Kabalè e Debby non facevano che lamentarsi del ritardo delle due,Kabiria parlava con Gas di non so cosa e Lucas era appiccicato a Misha,o forse il contrario. Sedute sul divanetto di fronte al nostro,Raf e Miky parlavano a bassa voce,mentre il prof parlava con un signore alla reception. Federico era chiuso nella sua stanza,a cercare di far riposare la gamba sulla quale era caduto durante il pomeriggio.

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