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Luglio

Da qualche anno a questa parte, la nostra scuola era impegnata in un gemellaggio con altre due scuole: una ad Atene, in Grecia, l'altra a Roma, in Italia. Voi direte " Wow! Che cosa fantastica! ". E non sbagliate, perché era la stessa cosa che pensavo io. Come dicevo, la nostra preside, amante della cultura occidentale, soprattutto quella classica, aveva smosso mari e monti per riuscire a contattare queste scuole, e trovarne alcune disposte a far fare ai propri alunni un viaggio aereo di circa 16 ore, che li avrebbe portati dall'altra parte del mondo per studiare la storia e la cultura dell'Australia. Come c'era da aspettarsi, i rifiuti scendevano dal cielo come pioggia fina ma, per fortuna nostra e della nostra preside, due scuole, una per ogni nazione, avevano accettato. Così eccomi qui, oggi, ad aspettare con ansia la fine delle lezioni. Ero al terzo trimestre del primo anno della High School di Sydney e, a fine lezione, avrei trovato ad attendermi in sala professori la ragazza che io e la mia famiglia avremmo ospitato per un anno.

- Raf? Raf ma mi stai ascoltando? – come se avessi appena preso la scossa, saltai sul posto, rischiando di far cadere dal vassoio il mio pranzo. La mattinata di lezioni si era appena conclusa ed io e Sophia avevamo appena finito di fare la fila alla mensa, con i nostri vassoi pieni, dirette al nostro solito tavolo.

- Scusami, ero sovrapensiero... -

- Ma davvero! Non me n'ero accorta... - le feci una linguaccia e mi sedetti sulla sedia.

- Allora, stavo dicendo, cosa molto interessante e per cui non ti perdonerò abbastanza facilmente, che da domani vedremo otto facce nuove qui a scuola! –

- Lo so, Sofy, infatti stavo pensando proprio a quello. Chissà com'è questa Miky... -

- Ma come? Non mi hai detto che vi siete scritte e scambiate i numeri? –

- Si certo. E' solo che un conto è conoscere una persona per messaggio, l'altra è averci a che fare per un anno intero giorno e notte. E se ha delle strane abitudini? E' sonnambula, russa oppure ha un'alta sudorazione e puzza peggio di Jo? –

- Tesoro, ti stai facendo troppe paranoie, secondo me. Punto primo, nessuno, e sottolineo nessuno, puzza peggio di Jo, specialmente dopo l'ora di ginnastica. Punto secondo, e non ridere! Dormirete in stanze diverse, giusto? Se russa non la sentirai, mentre se è sonnambula, basterà mettere la sicura alla finestra e chiudere a chiave la porta. Ma se davvero lo è, lei già lo saprà e saprà come affrontare la situazione, vi dirigerà lei. –

- Ok, sono d'accordo. Ma se invece fosse una ragazza maleducata e sboccata? Una disordinata che lascia tutto in mezzo senza mettere in ordine, mette i piedi sul tavolo e si mette le dita nel naso? –

- Mio Dio, Raf. E' una normalissima ragazza italiana, non un'indigena! Smettila con tutte queste sciocchezze, nessuno degli altri ragazzi si sta facendo tutti questi problemi, a parte te! Guarda Debby, per esempio. E' sempre la solita secchiona tranquilla. Tuo cugino, sempre il solito scimmione tutto muscoli e niente cervello! Nessuno di loro è agitato quanto te, sono tutti tranquilli e spensierati. Sono contenti di dover accogliere una persona straniera, della loro età. Non si stanno facendo tutti questi problemi, a differenza tua! –

- Uno, tu non puoi saperlo se se li stanno facendo o meno, visto che sono dall'altra parte della stanza. Due, mio cugino non è affatto il tipico scimmione tutto muscoli e niente cervello! Sei davvero cattiva certe volte. –

- Dai, ora non prendertela! Lo sai che per me è più facile insultarlo. E' proprio lui con il suo atteggiamento a chiedermi "Sophia, ti prego! Insultami! Umiliami! Prendimi a pesci in faccia, ti scongiuro!". Vedi? E' lui, anche se non esplicitamente, a chiedermelo. – detto questo, mise su una faccia soddisfatta e trionfante, e addentò la sua mela. La pausa pranzo era quasi finita, ci restava qualche minuto al massimo, e poi saremmo dovute rientrare nelle nostre classi.

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