Capitolo 4:

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Sam's pov
Sono le 6:30,la mia sveglia inizia a suonare.
Dopo l'episodio di ieri dal presidente non so cosa aspettarmi oggi a scuola,meglio non pensarci.
Mi preparo a mi avvio.
Arrivo in classe e mi siedo,non la vedo,è sempre in ritardo..non so perché,ora che ci penso non so niente di lei..
Suona la campanella,di lei ancora nessuna traccia .
E così passò la secondo,terza,quarta e quinta ora,che fine ha fatto!?
Dovrei andare comunque al Pop's..molti dubbi nascono nella mia mente,alla fine mi decido,ci vado.
Per chi non lo sapesse il Pop's è un ristorante dove tutti gli adolescenti vanno,il cibo è ottimo e il clima rilassante,ci sono andato un paio di volte dopo il lavoro.
Entro dentro e la vedo,è seduta in un tavolo appartato e sta mangiando un hamburger gigante,sorrido nel vederla abbuffarsi.
Sono un po' titubante ma alla fine mi avvicino e mi siedo.
"Sei venuto alla fine!" Mi dice con la bocca piena.
La guardo.
"Allora non studiamo?" Già effettivamente sono qua per questo.
"Da cosa vuoi iniziare?" Chiedo cercando di non incrociare i suoi occhi.
"Quello che vuoi,vado male in tutto" dice affondando un'altro morso nel panino.
"direi matematica"
"Ooooookay" abbandona il suo pasto e si siede accanto a me.
"Avanti piccolo genio,iniziamo!"
Passiamo 2 orette a risolvere espressioni,all'inizio era molto in difficoltà ma adesso sta già migliorando.
"Basta sono K.O." Dice stiracchiandosi sulla sedia.
"Già anche io" dico sbagliando,scrocchio la schiena facendo intravedere un po' di pancia.
"Hey cosa sono quei lividi" si avvicina a me e inizia a tirarmi su la maglia.
Eccolo. Il mio passato.
"Non sono niente solo un'incidente" dico in maniera veloce e aggressiva,allontanando le sue mani.
"Si certo come no,fammi vedere" si avvicina a me,così decido di indietreggiare,ma nello stesso momento passa un cameriere con un frullato,indovinate chi becca?
Jade inizia a ride più che mai,io la guardo compiaciuto con il frullato che mi scorre addosso.
Ad un certo punto mi prende la mano,mi porta in bagno e chiude a chiave.
"Togliti la maglia" dice con un pizzico di sensualità.
"No aspetta non dirmi che vuoi-"
"Voglio vedere che ti sei fatto e poi i tuoi vestiti hanno bisogno di una lavata"
Si ho frainteso.
Non so perché ma,la tolgo. Lei si avvicina a me,la maglia mi cade dalle mani,è concentrata sul mio petto,pieno di segni e lividi,poi passa un dito lungo la mia pancia e si ferma poco prima della cintura.
"Fa male,vero?" Mi guarda come se sapesse che sto provando.
"Perché oggi non sei venuta a scuola?"
Inarca il sopracciglio,probabilmente per la domanda fuori luogo,raccoglie la mia maglia da terra e inizia a lavarla nel lavandino.
"Non avevo voglia" dice indifferente.
"Fattela venire" queste due parole mi escono con cattiveria,non so perché.
Si gira e mi fa un sorriso,arrossisco da idiota,poi mi lancia la maglia bagnata in faccia.
"Torno a casa,grazie per oggi..sei stato adorabile" dice enfatizzando l'ultima parola,in modo tale che tutto il locale senta e pensi chissà che di noi due.
È stata una giornata intensa,dopo aver sistemato tutto torno a casa e mi corico sul letto.
Chi è lei davvero?

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