✖Un errore perfetto✖

l'accompagnatore

Il giorno dopo mi svegliai presto, anche se non di mia volontà, visto che mia sorella e Sonia erano venute a svegliarmi tutte agitate.
"C'è una festa sulla spiaggia stasera!" Iniziarono a urlare.
Ma io, che già ci sarei voluta andare l'anno prima, smorzai la loro gioia dicendo: "e pensate che veramente ci lasceranno andare?"
Già sapevo cosa avrebbe risposto mia mamma, visto che per convincerla l'anno prima non era servito neanche pulirli la casa da cima a fondo.
Mia sorella mi disse poi:"ma proviamo almeno, magari troviamo un buon compromesso, magari ci facciamo accompagnare dalla sorella di Sonia che ha 19 anni"
"È vero!" Disse Sonia, ma io dubitavo che ci avrebbero lasciate.
Nel primo pomeriggio presi il telefono è sentii se ci sarebbe stato qualcuno dei miei amici, ma solo 3 di loro c'erano, ed erano troppo piccoli per essere i miei "accompagnatori". In tutto questo non avevamo ancora chiesto a mia madre, perciò andai verso la sua camera, dove stava riposando con mio padre, ma quando aprii la porta erano svegli e avevano già messo il costume, stavano preparando le borse.
"Dai su, vai a prepararti, e fai preparare tua sorella" mi disse mia madre,perciò mi andai a preparare dimenticandomi di quello che avrei dovuto chiedere.
Arrivammo in spiaggia, e lui non c'era, i suoi erano sotto l'ombrellone a leggere, ma lui non c'era, o almeno così credevo.
Andai a fare il bagno, l'acqua era ancora gelida, e io non avevo mangiato nulla, e visto che non me la sentivo di fare il bagno, mi misi seduta a riva a guardare le onde che andavano e venivano.
"Fammi indovinare, non hai mangiato vero?"
Quelle parole mi fecero sobbalzare, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, quando mi girai vidi lui, Alessio si stava sedendo al mio fianco.
"Si che ho mangiato" gli dissi con la voce che tremava, ma lui ovviamente non ci credette.
"E cosa hai mangiato?" Mi disse con un pizzico di arroganza che mi attraeva molto.
"Ok, non ho mangiato e allora?"
"No niente, volevo sapere, almeno adesso so perché non entri in acqua, sei troppo debole senza cibo."
Capendo che quella che mi lanciava era una sfida, mi alzai e iniziai a camminare verso l'acqua.
"Non ho bisogno del cibo per avere energia, né tanto meno per avere coraggio."
Gli dissi io, e rimase sorpreso dalla mia risposta visto che non aprì più bocca finché non arrivai ad un punto dove non toccanvo praticamente più.
"Contento adesso?" Gli dissi io con un sorriso malizioso.
Fecimo un bagno lunghissimo, e mia sorella non si vide perché era con Sonia e Valeria a giocare a Pallavolo, perciò eravamo solo noi due.
Ad un certo punto smisimo di parlare e restammo abbracciati per un po, finché poi iniziammo a guardarci negli occhi.
Lui iniziò a sorridere e guardarmi.
"Perché mi guardi così?"
Gli chiesi io, e lui rispose:
"Perché sei bellissima" iniziava ad avvicinarsi sempre di più, ma io mi ricordai della festa e quindi mi staccati all'improvviso e dissi: "scusa ma io devo andare a chiedere una cosa ai miei genitori."
"Ti accompagno" mi disse sorridendo e prendendomi per mano. Arrivammo all'ombrellone e io tolsi la mano dalla sua, e chiesi a mia mamma:
"Mamma, ti ricordi quella festa che fanno ogni anno sulla spiaggia? Ecco io e chicca volevamo andarci"
Ma mia mamma disse "beh allora, tu forse ma tua sorella sicuramente no, è troppo piccola."
Io sorpresa dissi:"allora io posso andare?"
"Non da sola ti deve accompagnare qualcuno"
E io ribattei:"infatti ci sono altri tre miei amici della stessa età"
Mia mamma disse ridendo: "E secondo te io ti mando con tre cretinetti della tua età che se ti succede qualcosa invece di reagire scappano?"
"La accompagno io" intervenne Alessio.
"Sempre se a Debby sta bene"
Mia mamma disse: "Si è una buona idea, poi di Alessio mi fido quindi per me va bene" E anche mio padre sembrava d'accordo.
"Bene ti passo a prendere alle 9?" Disse Alessio.
"Si va benissimo grazie"
Sentivo che sarebbe successo qualcosa quella sera, ma non sapevo spiegare cosa, ma ne ero felice.