Un passato invadente

55 2 1
                                    

I nostri genitori la presero molto bene, ne erano parecchio felici, e poi la madre di Ale mi adorava visto che sin da piccola passavo un sacco di tempo con lei quando i miei erano al lavoro.

Mia madre era felice più che altro perché finalmente mi vedeva sorridere, sul serio però. Da quando mi ero ammalata lei ha sempre cercato di parlare con me per capire quale fosse il problema visto che lei ci ha sempre messo tutta se stessa per crescere me e mia sorella, ma io rifiutavo di confidarmi con chiunque. Quella giornata penso che sia stata quella in cui sono riuscita a mangiare di più in quegli ultimi sei mesi. Nonostante il terrore di ingrassare, a pranzo riuscii a mangiare quasi la metà del piatto di pasta che avevo davanti, ovviamente sempre stringendo la mano di Ale. Avevamo passato tutta la giornata in spiaggia, e ci eravamo divertiti tantissimo, ma ormai erano le sei passate, e la sera saremmo dovuti andare fuori a cena tutti insieme, quindi ci avviammo verso casa per prepararci. Feci una doccia veloce giusto per sciacquarmi dalla salsedine, e quando uscii dalla doccia trovai parecchi messaggi ricevuti nel giro di quei dieci minuti passati sotto la doccia. Uno era di Ale che mi scriveva che era felice di come l'avevano presa i nostri genitori, ma gli altri erano del mio gruppo di amiche, dove praticamente dicevano che ieri il mio ex era andato da loro a chiedere dei consigli per riconquistarmi perché gli mancavo.

Non potevo crederci, dopo più di un mese che non si faceva sentire e dopo avermi lasciato senza un motivo, aveva avuto il coraggio di chiedere alle mie migliori amiche come poteva riavermi. Anche se era stato lui a'' lasciarmi ''e io ci avevo sofferto, lo avrei dovuto comunque lasciare, perché quello che mi aveva fatto era imperdonabile. Vi chiederete cosa ci sia di più brutto di essere lasciate senza motivo. Beh ecco a voi la risposta: Era andato a dire a tutti quelli della mia compagnia che lo avevamo fatto.

Ovviamente non era vero, allora io andai dai miei amici a spiegare come erano andate realmente le cose, e loro ancora più incazzati di me, andarono a parlarci per farlo ragionare, ma lui iniziò a picchiare quello che una volta era il suo migliore amico scatenando una rissa, e ovviamente i miei amici ebbero la meglio.

dopo averle prese però non era soddisfatto e quindi fece delle storie su Instagram dove diceva che ero soltanto una troia, e che mentre stavo con lui me la spassavo con un altro.

le voci giravano velocissime nel nostro piccolo paese, e il giorno dopo persino il panettiere mi guardava male. dopo tutto ciò io cercai di parlare con più gente possibile per far capire la vera versione dei fatti, ma i primi giorni non volevo neanche uscire di casa perché c'erano i ragazzi più grandi che mi urlavano dietro che ero una puttana. risposi semplicemente con un: '' mandatelo a fanculo da parte mia <3''

risposi a Ale con un: ''Anche io sono felice grazie a te<3<3<3''

Decisi di pensare solo a cose belle, che mi facessero sorridere, e l'unica cosa che mi veniva in mente era il mio Ale. ''il MIO Alessio'' era un suono bellissimo. Si era fatto tardi e dovevo sbrigarmi, quindi aprii spotify e feci partire la mia playlist latina che mi metteva sempre di buon umore. prima canzone partita: Dura di Daddy yankee.

scelsi un look più sportivo visto che andavamo giusto a mangiare una pizza, e poi con i nostri genitori! misi i miei jeans blu chiaro a vita alta (ovviamente!),un toppino nero semplice smanicato e le solite 97, che hanno sempre e comunque un certo stile. mi asciugai i capelli che sono di loro propria natura lisci, e provai a tirarli su in vari modi, ma restando sempre insoddisfatta perciò decisi di lasciarli sciolti, visto che essendo molto lunghi(mi arriavano al sedere) fanno sempre la loro bella figura. Il trucco era semplice e leggero nei mesi estivi, quindi misi una sottilissima linea di eyeliner (esclusiva per gli eventi serali), un po' di mascara, terra, illuminante e un po' di burrocacao per evitare la secchezza delle labbra. Non potevano poi mancare i miei orecchini a cerchio enormi e i miei due anelli da mettere all anulare di ogni mano.

infilando gli anelli notai che uno in particolare era più largo del solito, ma non ci feci caso perché mi capitava che le dita si sgonfiassero ulteriormrnte, ho pensato che magari fossi dimagrita ancora, o meglio, lo speravo. Una volta salita in macchina mi assalì l'ansia: avevo mangiato un po' di pasta a pranzo e una mela a merenda, quindi avevo gia assunto come minimo 400 calorie.una pizza intera sono 800, metà sono 400 e la metà della metà sono 200. Dio che ansia!

ma l'ansia si mise da parte quando scendendo dalla macchina vidi Ale e i suoi genitori aspettarci davanti alla pizzeria. lui mi venne in contro e mi baciò delicatamente sulle labbra cingendomi la vita e tirandomi a sé.

✖Un errore perfetto✖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora