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Appena entrai in aula capii subito che qualcosa non andava. Tutti erano fermi, con un espressione sconvolta in volto, nessuno osava fiatare, nemmeno Bakugou.

Improvvisamente sentii qualcuno piombarmi addosso per poi abbracciarmi. Era Tsuyu.
<C...cosa succede?> le sussurrai mentre le sue lacrime bagnavano la mia divisa. Lei si limitò ad osservarmi disperata, come se qualsiasi capacità comunicativa le fosse stata all' improvviso sottratta.
Il silenzio prese nuovamente possesso dell'aula, fino a quando una voce fredda parló: <Uraraka e Iida sono stati attaccati da un gruppo di supercattivi. Attualmente si trovano entrambi in condizioni gravi e non si sa ancora se la loro lotta contro la vita avrà una fine positiva o no>.

Tutti si voltarono sorpresi verso l'origine di quella voce: era Todoroki. Nessuno lo aveva mai sentito parlare. La sua voce era quasi robotica, priva di sentimenti. La sua espressione era costantemente passiva: nei diversi mesi scolastici  nessuna persona lo aveva mai visto sorridere o rattristirsi. Emanava un'aura potentissima, un'aura che intimoriva addirittura Kacchan: l'ultima volta che aveva tentato di procurargli fastidio con il suo quirk, aveva ottenuto come risposta un'ondata di ghiaccio talmente potente da farlo rimanere bloccato per un paio di minuti, fino allo scongelamento effettuato sempre da Shoto.

In ogni caso non prestai molta attenzione al suo intervento: ero fin troppo sconvolto dalla notizia. Lacrime calde e salate cominciarono a solcarmi il viso. Non potevo permettermi di perdere i miei due migliori amici, coloro che mi avevano sempre pazientemente sostenuto e che mi erano sempre stati accanto.

Senza rendermene conto mi ritrovai in ginocchio sul pavimento. Non potevo accettarlo.

E ora come farai? Tutto questo è colpa tua. Pensa se erano lì per te. Magari ti stavano aspettando come sempre, e non vedendoti hanno aspettato la metropolitana successiva. Se non fossero saliti su quella metropolitana, non avrebbero subito l'attacco e non si sarebbero ritrovati nelle loro attuali condizioni. Ma non ti fai schifo? Ma non ti vergogni di...

<BASTA!!> urlai disperato alla mia coscienza. E se fosse stato veramente così? Mi iniziai ad accasciare sempre di più a terra.

La mia vista inizió ad oscurarsi. Non ero pronto nè fisicamente, nè psicologicamente ad una notizia del genere.

Due colpi alla porta mi fecero improvvisamente ritornare ogni mia capacità cognitiva.
Una figura gigantesca apparve all'ingresso.

Ammetto di aver reso la storia abbastanza diversa da come avevo progettato andasse inizialmente.

Non so se abbia scelto la strada giusta , ma almeno si diversifica un po', no?

Ok, confesso: la mia vena tragica non mi abbandona mai.

Spero solo di non avere un blocco dello scrittore come conseguenza. 😩

Unexpected || TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora