꧂Capitolo 13

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*Midoriya's POV*

Con un pugno aprii la porta del carcere.

Essendo stato membro dei Villains fino a poco tempo prima, sapevo benissimo dove si trovava la sede e dove si trovava di conseguenza Kurogiri.

Le mie gambe correvano in automatico, verso quella meta tanto ardita che contemporaneamente sarebbe diventata la responsabile della mia morte.

Il mio corpo si stava danneggiando sempre di più... all'incirca ogni 5 minuti, i miei muscoli , a causa delle scosse, non rispondevano più e cadevo malamente a terra.

Eppure mi rialzavo.
Era tutta una questione psicologica, il cui fulcro era Todoroki.

I villains sbagliavano a sottovalutarmi: ormai non avevo più nulla da perdere ed era proprio questo che mi rendeva l'individuo più pericoloso.

*Dabi's POV*

<TOMURA> imprecai
<C'È QUALCUNO CHE VORREBBE DORMIRE QUI. QUINDI SMETTILA DI FARE TUTTA QUESTA CONFUSIONE PORCA PUTTANA.>

<Ma che cazzo vuoi> sbadigliò l'azzurro arrivando inaspettatamente dalla sua camera.

<eh?> chiesi perplesso <Non eri tu in salotto?>

Nel volto di Shigaraki si dipinse un' espressione interrogativa.
<Ma io pensavo fossi tu a->

Un tremendo boato interruppe la sua voce rauca.

<Mi sorprendi sempre di più...ecco uno dei motivi per cui mi hai rubato il cuore> sussurrai guardando la figura che aveva appena varcato la soglia.

Ricevetti un sorriso sbilenco in risposta.
<E ora...vedi di crepare>.

*Midoriya's POV*

Subito dopo quelle mie parole la lotta ebbe inizio.

Il primo che eliminai fu Tomura.
Lo ammetto, non era per niente male dal punto di vista potenziale, ma decisamente non era nulla a confronto di Unstoppable soul o di One for all.

Ora eravamo rimasti solo io e il mio ex migliore amico...gli altri erano tutti scappati.

I nostri occhi continuavano a guardarsi reciprocamente in cagnesco, in attesa che uno dei due desse inizio a quello che sarebbe stato lo scontro finale.

"Fanculo... o adesso o mai più" pensai

*Dabi's POV*

Midoriya si avvicinò a me, ustionando il mio braccio destro con il fuoco prodotto dalle sue mani.

Fuoco?
Strano...non era da lui.
I quirk che solitamente amava utilizzare erano senza ombra di dubbio tutti quelli collegati alle tenebre e alla psiche umana...
E ora come mai quell'improvviso cambiamento?

Un'inaspettata e  immensa ondata di ghiaccio mi paralizzò il corpo, impedendomi di compiere qualsiasi movimento.

Ah...ora avevo capito.
Stava utilizzando gli stessi elementi che caratterizzavano il quirk di mio fratello.

Con un movimento mi liberai dalla lastra di ghiaccio.

<sei ripugnante e patetico Izuku.
Nonostante sia stata la tua rovina, lo pensi ancora? ANCHE MENTRE STAI PER MORIRE?>
Ridacchiai nascondendo il senso di rabbia che stava lentamente nascendo nel mio stomaco.

<Patetico? È così che chiami l'amore verso una persona? È così che chiami il non arrendersi mai nonostante tutto?>

<GODITI I TUOI ULTIMI RESPIRI PEZZO DI MER->
Non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai in uno stato di trans improvviso.

*Midoriya's POV*

<Wow, non ti credevo così stupido> dissi guardando i suoi occhi vacui.
<Eppure...non avevi appena pensato alla stranezza provocata dal fatto che non avessi ancora utilizzato uno dei miei ben noti quirk psicologici?> sorrisi scuotendo la testa.
<Puoi essere forte quanto vuoi, ma se soffri di una mancanza di neuroni ci sono ben poche cose da fare>.

<M-mi sembri e-essere ritornato un Villain> balbettò

<Uh? Non ti ho ancora ordinato di stare zitto? Allor->

<NO.>

Lo guardai annoiato.

<Prima di farlo c-ci tenevo a dirti che t-ti ho sempre ammirato.> pronunciò lentamente <I s-sentimenti che ho detto di n-nutrire nei tuoi c-confronti sono veri> continuò mentre una lacrima iniziava a colare dal suo occhio destro.

<Stai forse cercando la mia compassione per convincermi a liberarti?> sussurrai, questa volta in modo più serio.

<No. Volevo solo c-chiarire con t-te i miei sentimenti. S-sinceramente non mi interessa più m-mostrare l-le mie debolezze. L-la mia dignità l'ho p-persa quando ti ho visto baciare l-lui> rispose debolmente. <Ora v-vai. Se v-vuoi salvare il tuo vero mondo, n-non ti resta t-tanto tempo>.

<Ti ordino di stare in silenzio> pronunciai fermamente.
<E comunque...grazie per essere stato l'unico a preoccuparsi di me quando ero in uno dei periodi più bui della mia vita. Addio.> sussurrai voltandomi a grandi passi verso la porta per impedire alle mie lacrime di rendersi visibili.

Nonostante tutto, per me sei stato un fratello Dabi.

E con quell'immenso peso sia fisico che psicologico, mi diressi verso il luogo che in quel mondo sarebbe diventato probabilmente famoso per la mia morte.

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SPAZIO DELL' AUTRICE

Ci avviciniamo sempre di più alla fine...

Unexpected || TodoDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora