"McGee, entro dalla porta sul retro" Avvertì Tony, con una punta di timore per ciò che gli sarebbe potuto succedere.
Avevano seguito la ragazza che aveva tentato di ucciderli fino ad un accampamento non molto lontano dall'Opera. Era entrata dentro, probabilmente per prendere l'occorrente per un nuovo attentato a Gibbs e la sua squadra...
Tony aveva il compito di fermarla, e sarebbe entrato in quella casa di legno seppur con tanta paura, se qualcuno non lo avesse afferrato per un braccio.
"Tu non vai da nessuna parte senza di me!"
Ziva aveva seguito i suoi colleghi, e per buona parte del percorso aveva tentato di chiamarli, ma forse per l'adrenalina, nessuno l'aveva sentita... Così aveva scelto di continuare a correre per risparmiare il fiato.
"Ziva? Ho le allucinazioni o fino a pochi minuti fa eri all'Opera, davanti ad una giuria a fare le audizioni?" domandò perplesso "E decisamente con altri vestiti!" aggiunse sornione.
"Non hai le allucinazioni DiNozzo... E adesso chiudi il becco ed entriamo" gli intimò la ragazza.
"McGee, Ziva è con me!" Tony avvertì l'amico, via auricolari.
Quando Tony e Ziva entrarono nell'appartamento, assisterono ad una scena alquanto triste.
Una ragazzina, la stessa di prima, era seduta per terra con una foto in mano, mentre sussurrava qualcosa.
"Ti vendicherò fratellone. Te lo prometto"
"Allison..." chiamò Ziva, l'unica che conoscesse il suo nome.
"Ziva che ci fai qui?"
"Ti voglio aiutare... So cosa significa perdere un fratello, e credimi... Conosco anche la sensazione che si prova quando uccidi qualcuno! Non ti farà sentire meglio!"
Provò, avvicinandosi alla ragazza che poche ore prima le aveva parlato del fratello.
"Non è vero! Tu menti!"
"È Gibbs l'agente che ha mandato in prigione tuo fratello, vero?" chiese con tono dolce.
Tony, intanto aveva assunto uno strano colorito. Ziva non colse immediatamente il problema, e si limitò a pensare che non si stesse sentendo bene. Ma la risposta arrivò ben presto.
"No, sono stato io! Allison Tolman... Un caso di Baltimora..."
"Agente Anthony DiNozzo... Mio fratello era innocente" ringhiò la ragazza.
"No, non lo era... Lui ha ucciso delle gente... Era un membro della banda dei Mala Noche... Mafia sudamericana" provò a spiegare l'agente, lasciando la ragazza sbigottita.
"Se non vuoi fare la sua stessa fine, Allison, lascia stare tutto..." provò a convincerla Ziva.
la giovane spostò lo sguardo prima su Ziva, poi su Tony e infine nuovamente su Ziva... Poi con uno scatto alzò la pistola contro l'israeliana.
"Lui mi ha portato via la persona che amavo... Io la porterò via a lui!"
Tony e Ziva puntarono immediatamente le loro pistole...
"Ragiona Allison... Quante possibilità hai?"
La ragazza si guardò intorno, prima di arrendersi e posare la pistola per terra. Con cautela i due agenti le si avvicinarono, ammanettandola.
"Per curiosità... Perché credi che io ami Ziva?" chiese Tony a bassa voce mentre la portava all'NCIS nel furgoncino insieme a Ziva e McGee.
"Vuoi forse dire che non è così?!" lo prese in giro la ragazza.
"Sembrate saltati fuori da un film della Disney... Solo che il principe azzurro che ti ha protetto dallo sparo è lei!" continuò a punzecchiarlo.
"Non ti conviene far arrabbiare un'agente federale che può sbatterti in galera!"
Ringhiò Tony in un sussurro, aumentando la stretta delle manette.
"Ti stavo per sparare... Non credo che potrei aggravare la situazione più di così!"
rise sommessamente Allison, mentre Tony bofonchiava qualcosa.
Erano trascorse alcune settimane da quel caso, che presto si concluse.
Il rapporto tra Tony e Ziva era tornato esattamente come una volta. Le stesse battutine sarcastiche, gli stessi sguardi, gli stessi gesti.
"Tony... Devo trovare un posto dove andare a vivere... Non potrò vivere per sempre da te!"
"Cioè fammi capire... Stai per salire su un aereo, che ti porterà lontano da qui, per un tempo indefinito... E tu mi parli di un posto in cui alloggiare al tuo ritorno?!" domandò il ragazzo stranito. Poi aggiunse con sguardo malinconico e allo stesso tempo divertito "Sempre se tornerai!"
Ziva ora era tornata ad essere un agente operativo dell'NCIS, ma era stata mandata in una missione di ricognizione a Tel-Aviv, per abbindolare un commerciante d'armi e vivere con lui il tempo necessario per trovare tutte le prove poterlo sbattere in prigione.
Poteva avere contatti solo con Vance, il direttore, e su questo, Gibbs non era pienamente d'accordo.
Sapeva che Tel-Aviv era una zona calda per la sua agente, e non avrebbe mai voluto perderla di nuovo. Non se ne preoccupava, però, più di tanto. Aveva ignorato infiniti ordini del direttore, e in questo caso, non avrebbe fatto un'eccezione.
"Ci si vede ragazzi..." il suo saluto era un po' esitante.
Era consapevole che non sarebbe riuscita a tornare da Tel-Aviv, senza averci riflettuto abbastanza. Ma non poteva tradire i suoi amici, la sua famiglia... Ora non aveva più scusanti... Ora!
L'unica cosa che la rendeva più tranquilla era il fatto che McGee sarebbe andato con lei. Un esperto di computer per comunicare da due lati opposti del mondo, era decisamente necessario.
"Ciao ragazzi... Ci vediamo alla fine della missione!" McGee era abbastanza euforico, a differenza di Ziva. Per lui sarebbe andato tutto liscio. Avrebbe continuato a fare quello che faceva sempre, solo dall'altro lato del mondo...
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My Reason To Go On
Fanfiction~Tratto dal 1º capitolo~ "Sentì dei rumori provenire dalla cucina, si alzò e senza pensarci estrasse la pistola da sotto il cuscino. Ma non fece in tempo a raggiungere la stanza che vide un uomo uscire dalla porta di casa, e lei non poteva sparare...