CAPITOLO 19

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- I Tre Moschettieri sono senza dubbio i clienti più difficili che io abbia mai avuto. - cominciò Grémier - Ciononostante valgono bene gli sforzi che mi costano. Come sicuramente saprete, essi sono capeggiati da un certo Treville, il quale, oltre a commissionare loro i lavori e stipendiarli, si occupa anche dei rifornimenti di munizioni. Ricevo i suoi ordini in forma di lettera anonima, scritta a macchina, quindi non chiedetemi se l'abbia mai visto in faccia. Stessa cosa vale per il pagamento. -

- Che genere di munizioni vengono richieste negli ordini? -

- Principalmente proiettili da cecchino prodotti su misura, a volte anche coltelli da lancio, insieme a varie tipologie di bombe e proiettili per armi pesanti. Non vi annoierò con inutili dettagli tecnici, anche perché so già cosa volete sapere: a cosa servono tutte queste cose? Vi consiglio di cambiare cilindro a quel grammofono, perché ne ho di cose da dire. - si appoggiò allo schienale, intanto De Rue fece come aveva detto - I Tre moschettieri sono semi-automi dotati di protesi particolari. Non sono un esperto a riguardo, ma da quanto ho capito sembra che si tratti di tecnologia ad uno stadio sperimentale. Le chiamano "Protesi Cangianti", consentono al semi-automa che ne fa uso di cambiarne la forma a suo piacimento. Basta che quest'ultimo faccia assumere al proprio arto una particolare posizione, così da far attivare il meccanismo. Ognuno dei Tre Moschettieri è dotato di tali protesi, diverse in base alle loro abilità. Athos, il leader della squadra, ha una protesi al posto del braccio sinistro. Essendo specializzato nelle uccisioni a distanza, il suo arto meccanico può trasformarsi in un fucile di precisione. Quando necessita del fucile, Athos chiude leggermente il pugno, in questo modo. - Grémier distese il braccio, tenendo la mano semichiusa, come se stesse afferrando un asta invisibile - A quel punto la mano si piega di novanta gradi verso l'alto, quindi scorre su un binario fino all'altezza del bicipite e si ferma. Dal palmo spuntano due lenti, che vanno a costituire con l'intera mano il mirino. A questo punto dal moncherino lasciato dalla mano spunta la canna del fucile, da sotto il polso fuoriesce un bipiede e, all'altezza del gomito, compare il grilletto. Il caricatore è situato sul lato dell'arto, praticamente identico a quello di un normale fucile di precisione. -

- Che ci dice degli altri due? - chiese De Rue - Aramis e Porthos, presumo. -

- Aramis è specializzato nelle uccisioni ravvicinate. Possiede due protesi, al posto di entrambe le braccia. La loro trasformazione è la meno scenografica, tuttavia è la più rapida e anche la più facilmente occultabile. All'interno di ognuno dei polsi sono nascoste due lame, una più piccola, situata nella parte inferiore, ed una più grande, posta nella parte superiore. Quando Aramis apre la mano, distanziando le dita una dall'altra, sotto al palmo appare la lama minore, mentre quando le unisce fuoriesce la lama maggiore. Solitamente utilizza le lame minori per uccidere, mentre quelle maggiori le impiega più di rado, quando deve combattere. Infine, possiede una serie di coltelli nascosti nelle braccia, che può lanciare fino a svariate decine di metri, grazie alla forza consentitagli dalle protesi. Porthos è totalmente diverso dai suoi compagni; infatti, se gli altri due Moschettieri preferiscono uccidere silenziosamente, lui lo fa producendo quanto più rumore possibile. È il dinamitardo del gruppo, e spesso fa esplodere interi edifici per ammazzare una persona; pertanto il suo lavoro normalmente si limita ad eliminare gli elementi di disturbo. È dotato di una protesi al posto del braccio destro, e di due al posto delle gambe. La sua agilità e la sua forza sono eccezionali, tanto che per uccidere si serve solo delle sue mani. Tuttavia il suo massimo lo dà quando deve far saltare in aria qualcosa. Difatti, il suo braccio destro può trasformarsi in niente di meno che un cannone ad aria compressa. Il meccanismo si attiva quando Porthos tiene il braccio teso, con la mano aperta e piegata verso l'alto. Allora il suo palmo si divide in quattro parti, che si spostano sui lati del braccio, lasciando il posto alla bocca del cannone. Porthos porta dietro la schiena una bombola contenente il gas, collegata alla protesi, mentre dalla bocca inserisce o dei pesanti proiettili in piombo o delle granate. -

HOMO EX MACHINADove le storie prendono vita. Scoprilo ora