16. When Your Enemy becomes your Friend

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Guardavo la tavola apparecchiata e sorridevo leggermente, pensando agli sguardi sorpresi di Logan e Madison, nel vedere il loro padre a pranzo, e non a volare chissà dove.

Sospirai notando l'orario, era tardi, ed i ragazzi dovevano essere di nuovo a casa. Forse Logan aveva gli allenamenti di scherma? No, non era possibile, mi ricordavo i giorni esatti in cui li aveva. 

Mi sedetti e guardai la pasta che avevo fatto. Okay, non ero sicuramente uno chef, ma sembrava buona! E ci avevo davvero messo tutto me stesso, volevo avere un pranzo di famiglia perfetto per parlare e cercare di chiarire alcune cose.

Sentii la porta aprirsi e subito mi alzai cercando di sorridere al meglio. Con la mia velocità andai in bagno, per vedere se il mio sorriso fosse normale e amichevole, rassicurante.

Mi guardai allo specchio e sembrava che stessi sorridendo nonostante qualcuno fosse morto.

"Okay, Louis, puoi fare di meglio, andiamo" dissi a me stesso provando diversi sorrisi per poi sbuffare "Sembro un maniaco così"

Non mi resi conto del tempo che passava, ma cercavo di fare un sorriso rassicurante "Andiamo, facevi i musical a scuola, ed eri geniale da piccolo, forza, coglione passivo" mi insultai cercando di incoraggiarmi

"Lou... ma cos.." Mi girai notando Harry aprire la porta del bagno ed osservarmi leggermente stranito

Sorrisi nervosamente ed agitai la manina "Cosa... stavi facendo?" chiese appoggiandosi allo stipite della porta, ed io mi ritrovai leggermente imbarazzato.

"Ehm... Io" mi portai le mani ai fianchi, guardai lo specchio e lo indicai "Si insomma. Abbiamo uno specchio davvero meraviglioso"

Inarcò il sopracciglio ed io sorrisi, per poi coprirmi la bocca, perchè davvero, quel giorno avevo un sorriso di merda.

Harry mi osservò ancora più stranito "Io..." indicò una parte fuori dal bagno "Ehm forse... Cioè okay, ti lascio uhm... Ammirare lo specchio..." si confuse alle sue stesse parole, si bloccò un momento per poi andare via.

Ruotai gli occhi e gli andai incontro "Aspetta Harry!" mi portai le mani ai capelli "Tutto a posto adesso, ho smesso di ammirare lo specchio" lo baciai dolcemente e lui portò le mani sulle mie guance, facendo scendere quella sinistra sul fianco.

"Nonostante gli anni, rimani sempre inquietante" sussurrò sulle mie labbra, ridendo leggermente notando il mio broncio.

"Disse quello che mi invitava a casa sua di notte e mi fissava in modo inquietante" ribattei, guardandolo angelicamente, facendolo sorridere beffardo.

Appoggiò la fronte sulla mia chiudendo gli occhi, come per godersi quel momento di silenzio e pace, mentre le sue braccia erano scese ai miei fianchi stringendomi leggermente a lui.
"Eppure hai sposato questo weirdo" disse facendomi sorridere. 

Aprì gli occhi "Come stai?" chiese ed io annuii leggermente con un sorriso sussurrandogli un "Bene adesso", sorrise e mi diede un bacio alla guancia

"Ho visto che hai apparecchiato e cucinato, piccola donna di casa" sorrise beffardo e gli feci il segno del fottiti 

"Si, sto aspettando che Logan e Madison arrivino" sbuffai "Volevo fare un pranzo di famiglia"

Harry corrugò le sopracciglia e guardò l'orologio al polso "Non sono ancora a casa?" chiese confuso ed io feci spallucce, mentre lo seguivo al piano di sotto, in cucina 

"No, infatti ero un po' preoccupato, ma sono ragazzi dopotutto, non voglio sicuramente chiamarli per pressarli di tornare a casa" dissi mentre lui annuiva leggermente pensieroso.

Superheroes {Larry Stylinson} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora