PROLOGO

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Caro Diario,
oggi sono un po' agitata. Domani partirò per l'Inghilterra! Ma ti rendi conto? Il mio sogno si è realizzato! Ho dovuto aspettare 18 anni, ma credo ne varrà la pena. Non vedo l'ora di conoscere la famiglia che mi ospiterà. Sarà simpatica? Boh, te lo farò sapere ;). Quello che mi rende triste, è non poter vedere i miei genitori e le mie migliori amiche per un anno intero. Ma questo è l'unico modo per imparare meglio l'inglese...Giusto? Ora vado a letto che domani mattina mi devo svegliare presto per prendere l'aereo. Ti scrivo non appena sarò sistemata nella mia nuova " famiglia ". A presto.
Tua Sel.

Presi il diario, e lo misi nella borsa che l'indomani avrei tenuto con me. Erano le dieci, ma prima di andare a letto, volli dare un'occhiata alla stanza per controllare se avevo preso tutto.
"Allora, soldi, documenti, tessera sanitaria li ho presi, però sento che mi manca qualcosa..."
"Il cervello?"
"Ehi!" Certe volte una voce nella mia testa si intrufolava nei miei pensieri. Non so se chiamarla coscienza o meno, fatto sta che rompeva spesso le scatole.
" Non sei simpatica! Sto cercando di pensare, quindi non disturbarmi!"
"Hai preso il biglietto dall'aereo?"
" Giusto il biglietto!" Corsi vicino alla scrivania, e lo presi, mettendolo subito nel mio portafoglio.
" Vedi? Te l'avevo detto che sei scema"
" Piantala, altrimenti io..."
<< Selena?>> Mi chiamó mia madre entrando in camera mia. << credevo che fossi già a letto, ma ti ho sentita parlare. Con chi parlavi?>>
"Parlava da sola, è matta"
<< Con nessuno mamma, stavo solo pensando ad alta voce alle cose che mi mancavano da prendere>>
" Con te facciamo i conti dopo" dissi in mente, rivolgendomi alla voce rompi scatole. Credo che la chiamerò Break, perché rompe. Sì credo che Break le si addica perfettamente.
" Non mi piace Break, fa proprio schifo come nome"
" Per questo te l'ho dato"
<< Okay, Sel. Adesso però vai a riposarti, altrimenti domani non riuscirai ad alzarti>>
<< Va bene mamma>> detto questo, mi diede un forte abbraccio.
<< Mi mancherai piccola! Come farò senza di te per un anno?>>
"Pff, vuoi fare cambio? Pensa a me che sono costretta a seguirla"
<< Anche tu mi mancherai, ma pensa che un anno passerà in fretta, e poi ci sentiremo ogni sera>>
<< Promesso?>>
<< Premesso>> Mia madre mi diede un forte bacio e se ne andò.
Puntai la sveglia alle 5 della mattina e mi misi sotto le lenzuola. Mi girai e girai più volte nel letto, immaginando come sarebbe stata la mia nuova famiglia, la scuola e se avrei fatto nuove amicizie. Mi addormentai per le due di notte, solo tre ore prima che suonasse la sveglia.

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