Capitolo 10

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Da quella volta non avevo più parlato con Jack, anzi si teneva lontano da me e da Norrington: << Hope state bene? >> mi chiese quest'ultimo: << Più che bene, ma dovrei chiederti un favore... non ce la faccio più a puzzare di sudore, devo farmi una doccia >> era vero, quell'odore mi mandava in bestia, non supportavo di puzzare così tanto: << Tenete duro, tra poco attracchiamo e Sparrow ci da la sera libera, così potete lavarvi in tranquillità >> queste erano le belle notizie: << Grazie James e grazie di tutto >> salimmo in coperta e c'erano tutti i pirati radunati: << Allora avete la serata libera, fate quello che volete, sulla Perla rimaniamo io, Gibbs e tu ragazzo >> m'indicò, strinsi la mano al Commodoro: << Mi offro anch'io per rimanere sulla nave capitano >> urlò Norrington: << Bene, il Commodoro rimarrà sulla nave... ora andate luridi cani rognosi e divertitevi... mentre voi due seguitemi >> seguimmo Jack nella sua cabina: << Commodoro Norrington conoscete questo ragazzo? >> gli chiese indicandomi... e ora perché questa domanda? << Sì capitano, era un mio marinaio sull'Interceptor >> si girò dandoci le spalle: << Potete andare >> uscimmo il più velocemente possibile, portai una mano sul cuore: << Pensavo che mi avesse scoperto >> avevo perso un anno di vita: << Hope sarebbe meglio che vi andaste a lavare, non so quando potrebbero rientrare i pirati >> gli sorrisi e corsi nella stiva, preparai una bacinella enorme e la riempii d'acqua, mi svestii e m'immersi nell'acqua: << Ci voleva proprio un bagno rinfrescante >> dopo essermi immersa molte volte, mi alzai e diedi le spalle alla porta.

Pov Jack Sparrow
Avevo finito il rum, ogni sera bevevo per dimenticare Hope, per dimenticarmi che era morta tra le mie braccia, così andai nella stiva, ma non appena entrai trovai dei vestiti per terra e la collana: << Il ragazzino si è forse spogliato per farsi un bagno nel pieno della stiva? Dev'essere tutto matto quello >> dopotutto eravamo uomini, così entrai, ma quello che vidi, non era un corpo di un ragazzo, ma di una ragazza, rimasi a guardarlo, si spostò i capelli da un lato e li strizzò, si girò completamente da quel punto mi nascosi, la guardai da un buco e non potevo credere ai miei occhi, quella ragazza era Hope, come faceva ad essere ancora viva? Ed ecco come aveva la collana quel ragazzo, semplice era stata sempre sua, si vestii e si legò i capelli: << Hope siete presentabile? >> nella stiva entrò il Commodoro: << Sì, James >> Hope indossò la collana: << La portate sempre con voi questa collana? Vi ricordo che grazie a questa, ormai Sparrow vi scopriva >>
<< Lo so, ma è un porta fortuna, vi ricordo che questa collana mi ha salvato la vita, beh sono rimasta in coma per qualche giorno, se non l'avessi avuta a quest'ora sarei morta >>
<< Allora è più che un porta fortuna.. andiamo, non voglio che Sparrow ti scopra >> le mise il capello egli sorrise ed insieme tornarono in coperta, così decisi di uscire dal mio nascondiglio, m'inginocchiai: << Hope è viva, perché mi hanno tenuto nascosto una cosa del genere?! >> poco m'importava, ora che era viva le carte in tavola erano cambiate, lei mi sarebbe appartenuta, dopotutto sono il capitano Jack Sparrow.

Pov Hope Swann
Dopo una bella lavata, iniziai a pulire il ponte, ne approfittai dato che non c'era nessun pirata che faceva avanti e indietro: << Tu, ragazzino in piedi >> mi alzai e mi misi sull'attenti: << Seguimi >> lo seguii fon dentro alla sua cabina, Jack chiuse la porta a chiave, cosa voleva farmi, voleva uccidermi? Così iniziai a pregarlo per risparmiarmi la vita: << Vi chiedo perdono, non volevo mancarvi di rispetto quella volta in coperta, ma ho detto la verità, quella collana l'ho trovata, non l'ho ru... >> trovai le labbra di Jack sulle mie, lo scansai immediatamente: << Capitano ma che fate? >> si avvicinò ancora a me, allungò un braccio, mi slegò i capelli e mi tolse il capello: << Hope!! >> esclamò, così mi aveva scoperto: << M..ma c..come mi avete scoperta? >>
<< Avevo finito il rum, così sono andato nella stiva per prendere un'altra bottiglia e vi ho visto >> le gambe m'iniziarono a tremare e caddi a terra: << Non è possibile, ho curato tutto nei minimi dettagli >> si inginocchiò di fronte a me: << E poi anche quella vi ha tradita >> indicò la collana: << Sapevo che il ragazzino stava mentendo... secondo voi, perché non vi ho fatto scendere a terra? Volevo scoprire la vostra vera identità e ora che l'ho scoperta non vi lascerò mai più andare >> mi abbracciò e iniziò a baciarmi da per tutto: << Quanto mi siete mancata >> l'allontanai subito da me: << Mancata? Ho visto come ci sono mancata, vi siete consolato in fretta con quelle donne >> non mi ero dimenticata che cosa avevo visto quella sera alla locanda a Tortuga: << Ti posso spiegare tutto tesoro >>
<< Spiegarmi cosa? Ti sei divertito, andando a donne, mentre io ero ferita e in stato dormiente per averti salvato il culo >>
<< Oh oh. La figlia del rispettabile Governatore che usa certi termini. Questa mi mancava >>
<< Siete spregevole e il peggior pirata che si ricordi >> in quel momento, preso da chissà quale pensiero, mi spinse contro alla scrivania e con forza mi alzò di peso, facendomi sedere di conseguenza, iniziando a baciarmi intensamente come quella volta nella cella della Perla Nera. Sentivo le mani di Jack sulla mia schiena, accarezzandola in modo dolce e provocandomi brividi su tutto il corpo: << Sei così bella >> mi disse sussurrando e con una sua mano, mi sfiorò il collo, nascosto dalle ciocche di capelli, scendendo poi verso il petto e passando in mezzo si miei seni. Quando ebbe finito di ispezionarmi, mi sollevò per le cosce, dandomi così la possibilità di allacciarli le gambe intorno alla sua vita, mentre mi tenevo saldamente a lui, con le braccia intorno al suo collo, sentii che eravamo vicini al letto perché ebbi un leggero sussulto quando urtò qualcosa di legno. Ovviamente non lo avevamo visto, occupati com'eravamo a baciarci in modo dolce e passionale. Mi sdraiò e lo fece lui di conseguenza, mettendosi sopra di me e avvertendo le sue mani scendere sempre più in giù, finché non arrivò a portata di mano degli short, slacciandoli in modo lento e snervante, sapendo che mi stava torturando dal piacere. Quando mi lasciò solo con gli slip, tornò su e mi levò la camicietta, sbottonandola in modo lento come aveva fatto con gli short poco prima. Quando mi lasciò finalmente in intimo, mi guardò ammaliato per un pò per poi fare sul serio e passare al dessert. Mi tolse la fascia che racchiudeva le mie forme, seguita poco dopo dalle slip, sfilate in modo lento come il resto degli abiti. Ero nuda davanti a lui e lo dovevo ammettere. Mi sentivo un pò in imbarazzo, ma quando mi sfiorò la cicatrice creata dal proiettile che mi ero preso al suo posto per salvarlo, mi sentii subito meglio, ma sembrò mandarlo in crisi. Non ci feci poi molto caso e iniziò a baciarmi il collo in modo languido. Questa cosa, lo scoprì solo allora, mi mandava in estasi. Jack decise di farsi più audace e scendere con i baci, lasciandomene una scia sulla pancia, avendo anche l'istinto di ridere per il solletico che mi creava la barba. Arrivò a baciarmi l'interno coscia, provocandomi brividi ovunque per poi passare alla parte che sicuramente desiderava più di qualsiasi altra. La mia intimità, il vero tesoro, quello nascosto ed inesplorato. Sentì la sua lingua dentro di me che esplorava, che cercava di capire com'era fatto il suo tesoro. Suo e di nessun'altro. Sarei per sempre appartenuta a Jack Sparrow. Stavo provando tanto piacere come non mi era mai successo in vita mia, un piacere che non avevo mai provato e che mi portava a gemere. Era così bello ed unico: << J-Jack...s-sono a-al... >> avevo raggiunto il mio limite, sentendo le gambe tremare dal piacere e se non la smetteva con l'esplorazione del tesoro, venivo prima di aver ottennuto ciò che desideravo veramente, ma per fortuna lui capì e smise subito, uscendo la lingua e leccandosi le labbra come un animale famelico. Quando si mise in ginocchio per spogliarsi da solo, vidi che aveva un abbondante erezione e la si vedeva perfettamente attraverso i pantaloni di tela marroni. Quando si denudò davanti a me, gli guardai la pelle abbronzata e il petto muscoloso ma non troppo, per poi far cadere il mio sguardo sul suo membro eretto. Aveva quasi una vita propria: << Ti piace ciò che vedi? >>
<< M-Molto... sei bellissimo Jack >>
<< Mai quanto te... Hope >> lo guardai stupita, mi aveva veramente chiamato con il mio nome lasciando perdere le formalità? Non feci in tempo a darmi una risposta che si sdraiò sopra di me, sovrastandomi con la sua figura, baciandomi in un modo così dolce che mi lasciò senza fiato e senza parole. Poco dopo, quando meno me lo aspettai, lo sentì entrare lentamente dentro di me. Era più grande di quello che sembrava e le prime scosse di dolore arrivarono: << J-Jack...m-mi f-fa m-male >> gli dissi tra i gemiti di dolore, non era ancora del tutto dentro e volevo che uscisse. A quanto pare capì e si fermò, facendo diminuire così il dolore: << Sono quasi tutto dentro tesoro. Tra poco sentirai solo piacere e il tuo corpo si deve abituare all'intrusione>> riprese la sua marcia e spinse ancora, sentendo finalmente che era dentro del tutto, avvertendo che ancora più dolore di prima, mi strinsi a lui e gli graffiai la schiena e le spalle, lasciando dei graffi ben visibili e rossi. Quando, pian piano il dolore diminuì, lasciando spazio al piacere, lo incitai a muoversi con un mio leggero colpo di bacino. Afferrato il messaggio, iniziò a muoversi e il dolore sparì del tutto, proprio come aveva detto Jack... All'inizio erano spinte leggere e dolci, come i baci che mi regalava durante quel momento romantico ed esattamente come il nostro primo ed unico bacio, ma poi iniziò ad aumentarne la velocità, gemendo dal piacere esattamente come me e spingendomi ad andare a ritmo con il suo bacino. Eravamo coordinati, due parti di una sola cosa. Non seppi esattamente quanto andando avanti, ma rangiungemmo il nostro limite insieme così come il mio primo vero orgasmo assieme, sentendo che mi riempiva, venendo allo stesso tempo. Eravamo sfiniti, sudati, ma felici di aver fatto quel passo assieme, per poi accasciarsi come una marionetta senza fili su di me, mormorando poche semplici parole prina di addormentarsi: << Mi sei veramente mancata Hope >>.

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