Protezione Raggio di Sole™

11K 570 2.5K
                                    

Nero.

Dannazione.

Kirishima osservò con orrore nello specchio le radici scure che spuntavano alla base del suo cranio e rabbrividì. Solitamente la cosa non avrebbe rappresentato un problema, ma dopo uno scontro particolarmente cruento con un villan aveva le braccia a pezzi. Non sarebbe riuscito a tingerli da solo.

Uscì dalla sua stanza con una boccetta di tintura rossa e una di decolorante sotto il braccio, circospetto. Si fermò davanti alla porta di Bakugou e per un attimo valutò di chiedergli una mano, ma scosse prontamente il capo.

Non voleva che lui scoprisse quanto fosse banale il vero colore dei suoi capelli, in più non era certo che avrebbe acconsentito ad aiutarlo. 

Con un sospiro, camminò fino alla stanza dell'unica persona a conoscenza del suo vero aspetto e bussò. Ashido aprì dopo pochi secondi, socchiudendo la porta e affacciandosi dal sottile spiraglio con fare circospetto.

"Kiri?" domandò, sorpresa. "Che succede?"

Il ragazzo le mostrò le boccette, grattandosi un avambraccio, imbarazzato.

"Mi daresti una mano a ritoccare le radici? Riesco a stento a sollevare le braccia."

Ashido sorrise, comprensiva, e spalancò la porta.

"Ma certo, Kiri!" esclamò, allegra. "Ti aiuteremo noi!"

Nella stanza di Ashido, sedute a terra in circolo, c'erano tutte le ragazze della sezione A, che lo fissavano curiose. Kirishima impallidì, ma prima che potesse fuggire, Ashido lo trascinò dentro e il povero malcapitato venne travolto da un uragano rosa di fanciulle eccitate di poter mettere mano sui capelli di un ragazzo.

Prima di rendersene conto, si ritrovò accucciato a terra con la testa incellofanata e un piede di Hagakure in grembo, concentrato nella titanica impresa di passarle lo smalto sulle unghie senza vedere minimamente dove fossero.

"Come accidenti fai a mettertelo senza dipingerti tutte le dita?" si lamentò Kirishima.

"Scemo, è il mio piede, so dove sono le unghie!" esclamò la ragazza.

"E allora potresti mettertelo da sola" borbottò lui.

Era un uomo, maledizione, si sentiva un po' in imbarazzo.

"Kiri!" esclamò Ashido. "Noi ti abbiamo aiutato. Ora tocca a te!"

Kirishima sospirò.

"Va bene, basta che non dite a nessuno di questa sera. Non è molto virile tingersi i capelli e partecipare a una serata tra ragazze."

"Non preoccuparti!" lo rassicurò Ashido con un sorriso birichino.

"Sinceramente, è più divertente ora che ci sei anche tu" disse Jirou, intenta a giocare con il telefono, distesa col capo sulle cosce di Yaoyorozu.

"Dovresti partecipare più spesso, kero" disse Asui.

"Magari potremmo aiutarti a tingere i capelli ogni mese!" esclamò Hagakure, allegra.

"Lo dici solo così lo puoi obbligare a metterti di nuovo lo smalto" la schernì Uraraka.

"No, grazie, ragazze" le interruppe Kirishima, sospirando. "Siete molto gentili, ma di solito riesco a farlo da solo."

"Oh, avanti, Kiri! Cosa c'è di male se partecipi a una serata tra ragazze? Mica passiamo tutto il tempo a truccarci  e a parlare di vestiti" si lamentò Ashido, mettendo il broncio.

Kirishima allargò le braccia e la fissò, con gli occhi sgranati come a dire perché, cosa stiamo facendo? 

"A volte guardiamo dei film Disney, kero" spiegò Asui.

KiriBaku // Points of ViewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora