Bakugou Hairdresser Salon

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Bakugou entrò nella stanza con gli occhi vermigli socchiusi, seri e gravi. Con le mani piantate sui fianchi, scrutò le ragazze sedute a terra in un semicerchio, le quali ricambiavano il suo sguardo intenso con altrettanta solennità.

Ashido Mina sedeva al centro del circolo, le braccia incrociate sul petto morbido con aria di sfida.

Kaminari Denki, ospite onorario, sedeva nascosto dietro la schiena di un'amareggiata Jirou, tremulo come una foglia.

"Di chi è questa stanza inguardabile?" domandò il biondo esplosivo, truce, scorrendo con lo sguardo l'arredamento zebrato fucsia e nero.

"La mia" rispose Ashido, affatto colpita.

"Sembra la stanza di una truzza fissata con Avril Lavigne."

"Non so cosa significa truzza, ma adoro Avril."

"Significa che mi fa venire un attacco epilettico, e comunque non avevo dubbi."

I due si fissarono con tracotanza, nessuno dei due pronto a mollare l'ascia di guerra.

"Allora?" domandò Ashido, infine. "Ti siedi o no?"

Bakugou lanciò uno dei suoi famosi "Tch" prima di sistemarsi a gambe incrociate davanti al semicerchio di fanciulle (e Kaminari), completandolo. Yaoyorozu si sporse ad allungargli una tazza di tè. Il biondo la afferrò dopo qualche secondo di esitazione, ingollandone una sorsata bollente senza fare una piega, sotto gli sguardi increduli di Uraraka e Jirou. 

"Beh? Che fate, di solito, vi guardate in silenzio?" borbottò il biondo, asciugandosi le labbra con l'avambraccio.

"N-no" balbettò Uraraka, incerta. 

"E allora?"

Le ragazze si scambiarono occhiate indecise. Non erano certe di cosa aspettarsi, per la verità. Ashido le aveva informate che Bakugou aveva scoperto del Club Protezione Raggio di Sole e che aveva preteso di partecipare a una riunione. Avrebbero pensato di trovare un classico Bakugou furioso, pronto a fargliela pagare per aver ficcato il naso, invece il ragazzo era insolitamente calmo, in un modo quasi inquietante. Forse, aspettava il giusto momento per esplodere.

Sbuffando, annoiato dal silenzio, il biondo si alzò e afferrò un pettine e dei fermagli dalla scrivania di Ashido.

"Ehi!" esclamò la ragazza. "Quella è roba mia!"

"E Kirishima è roba mia, ma non mi sembra che tu abbia tenuto quelle manacce a posto!" grugnì Bakugou, puntandole il pettine contro.

"Roba tua...?" ripeté Kaminari, tirando fuori la lingua. Era troppo strano sentire Bakugou parlare di qualunque argomento romantico, figurarsi assistere a quella scenetta da innamorato possessivo.  "Bakubro, come sei passato dal negare i tuoi sentimenti a queste frasi da The Vampire Diaries?"

"Chiudi quella fogna, razza di adattamento Netflix di Zenitsu" lo minacciò il biondo esplosivo. "Non ho mai negato un cazzo, semplicemente pensavo che Kirishima fosse etero! Non potevo mica cambiare il suo fottuto orientamento, idiota!"

"Per essere tanto intelligente sei proprio ottuso" commentò Tsuyu.

"Te la annodo, quella lingua" rispose lui, lapidario. "Non è certo colpa mia se Pinkie Pie, qui, si comporta come se Kirishima fosse il suo maledetto ragazzo!"

Ashido roteò gli occhi al cielo, sbuffando, prima di giungere a una realizzazione improvvisa e voltarsi di scatto ad analizzare il biondo, ferina. Hagakure la anticipò di poco, saltando in avanti nel cerchio.

"Conosci My Little Pony, Bakugou-kun?" trillò la ragazza invisibile - e se qualcuno avesse potuto vederne gli occhi, avrebbe trovato le sue iridi a forma di stelle.

KiriBaku // Points of ViewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora