La dichiarazione più romantica del fottuto universo, but through their eyes

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"È entrato?"
"Certo che è entrato, l'ho buttato dentro con la forza!"

No, cari fidati lettori di molti capitoli. Questa non è la conversazione che Kirishima e Bakugou hanno avuto a letto dopo essersi dichiarati. Mi spiace deludervi, ma sono solamente i nostri soliti eroi di quartiere, Mina Ashido e Denki Kaminari, spiaccicati contro il vetro della serra di Yaomomo, nell'intento di spiare l'appuntamento dei KiriBaku. Vi chiedete perché? Ma ancora vi fate domande, dopo decine di capitoli nei quali hanno combinato solo un mucchio di casini tranquillamente evitabili?

Dopo aver faticato tanto per salvare quella storia d'amore che avevano loro stessi rischiato di mandare in pezzi, i membri del Club Protezione Raggio di Sole non si sognavano neanche di perdersi il finale.

E non solo loro. Sotto l'apparente innocenza, anche un broccoletto come Midoriya, un gattino come Todoroki o un... un... beh, un rappresentante di classe come Iida, nascondevano un cuore di vrenzola, l'anima della vicina di casa pettegola.

Sero, il pratico Hanta Sero, era pur sempre un caro amico di quella buona donna di Kaminari. E non poteva perdersi la reazione di Kirishima alla dichiarazione di Bakugou. Disgraziatamente, una volta arrivato si era accorto che Mineta gli era rimasto incollato a un gomito. Poco male, aveva pensato, magari quegli acini d'uva che aveva per capelli sarebbero stati uno snack sfizioso mentre assisteva a quello spettacolo.

Persino il silenzioso Shoji non poteva fare a meno di seguire la natura dei propri tentacoli impiccioni, inoltre era dannatamente curioso di sapere come sarebbe andata a finire, dopo la discussione che gli avevano imposto di origliare. In breve, era in prima fila.

Satou era lì soltanto per vedere se la torta che Bakugou lo aveva costretto a preparare sarebbe piaciuta a Kirishima. E poi, insomma, in un certo senso questo lo faceva sentire in parte responsabile della buona riuscita dell'appuntamento.

Koda badava alle lucciole, così come Bakugou gli aveva - stringendo i denti - gentilmente richiesto.

Ojiro era stato trascinato lì da Hagakure.

Tokoyami si era imbattuto in quel casino mentre tornava dal McDonalds, dove aveva comprato mezzo chilo di chicken nuggets, e non avendo di meglio da fare, aveva deciso di restare.

Aoyama non aveva alcuna scusa per trovarsi lì, ma era ottimista e credeva che alla fine sarebbe riuscito a inventarsene una decente. (Spoiler: Non ci riuscì.)

"Kyoka-Chan, cosa senti?" domandò Hagakure, agitata. "Kirishima-kun non si muove!"

"Aspetta..."

Improvvisamente Jirou emise un verso di dolore e saltò via dalla parete di vetro dove aveva infilato i jack.

"Ma porc...!"

"Stai bene?!" si precipitò a soccorrerla Kaminari, solo per beccarsi un jack nell'occhio.

"Distanziamento sociale, bambini" disse Ashido, rivolta a voi lettori. Si tappò la bocca, guardandosi attorno, confusa. "... aspetta, cosa?"

"Bakugou ha appena detto a Kirishima di avvicinarsi, col suo solito delicato tono di voce" si lamentò Jirou, massaggiandosi l'orecchio offeso.

"Kirishima-kun sta guardando Bakugou-kun con gli occhi dell'amore!" esclamò Hagakure deliziata, aggrappandosi al povero Ojiro, rosso come un peperone.

KiriBaku // Points of ViewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora